domenica 28 settembre 2008

ancora una volta al Deep Inside

Oggi ancora una volta siamo stati presenti al diving Deep Inside di Chioma , per una giornata all’ insegna come sempre del buon umore e del divertimento.
Quei mattacchioni di Mauro ed Elisabetta, sono sempre pronti a farci divertire con il loro buon umore.
La temperatura non era delle più gradevoli, ma un tiepido sole, ci ha accompagnato ed ha fatto si che la barca fosse piena di sub anche oggi. L’immersione si è svolta al Chenion, con una visibilità che si aggirava attorno hai 3 metri ed una temperatura dell’acqua che in profondità non superava i 15 gradi, temperatura che richiedeva l’uso dell’ormai intramontabile muta stagna. Dopo 40 minuti di giri e rigiri fra i pinnacoli che caratterizzano questa immersione, siamo risaliti in barca, per andare a prendere un gruppo di sub, lasciati in precedenza in un altro luogo, arrivati sul posto, ed incontrato il gruppo, ci sono stati, alcuni schetc da parte di un membro del gruppo, fra le risate generali, ma anche questa è subaquea!
In conclusione, anche oggi, ci siamo divertiti tutti assieme, come facciamo da tempo!
Grazie a tutti per la compagnia e alla prossima!

lunedì 22 settembre 2008

pericolo, pericolo, la muffa è in arrivo..........

La temperatura si è notevolmente abbassata e da domani entreremo in autunno, che succede in autunno?
In questa stagione, specialmente al mattino presto, si vede nelle vallate, una nebbiolina insidiosa la quale avvisa che il terreno sta ribollendo ed è proprio il ribollire del terreno che favorisce il formarsi della muffa.
La muffa colpisce solitamente nei luoghi umidi, per i subacquei il posto più umido è proprio dietro le orecchie. Qui la muffa si inizia a formare ai primi freschi e pian piano, crescendo inibisce la voglia di andare in acqua.
Già ieri, al Deep Inside,le barche non erano più sovraffollate come in Luglio- Agosto. Proprio ora però incomincia il vero relax del sub onnipresente, ovviamente sono pochi tali sub e si riducono man mano che il freddo aumenta, ma è in questo periodo che va solitamente dalla fine di Settembre ai primi di Aprile, che noi ci facciamo delle bellissime immersioni in assoluto relax, senza lo stress di barche affollate, file sulle strade e corse per il rientro al diving.
Quindi ragazzi, munitevi di muta stagna e viaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!
Buone bolle a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

martedì 2 settembre 2008

un altra spelndida giornata alle Formiche di Grosseto...




Salve a tutti! Con il fratello, l’omone ed altri scubateknichiani e non siamo andati ancora una volta alle Formiche di Grosseto, a portarci è stato ancora una volta il diving dei diving e cioè il Sestante!
Come al solito, levataccia mattutina, ritrovo a casa dell’omone e carico delle attrezzature, piccola sosta per la colazione a Chiesina Uzzanese e via verso nuove avventure!
Arriviamo come di consueto con largo anticipo sul luogo dell’imbarco, ancora una piccola colazione, poi prepariamo le attrezzature, mentre anche gli altri membri della comitiva arrivano alla spicciolata, il tempo di avere a bordo tutto e tutti, che partiamo! Ci aspettano cinquanta minuti di navigazione prima di ancorare alla Secca di Zi Paolo, è proprio li che facciamo la prima immersione, la guida ci fa un piccolo breefing, si formano i gruppi di discesa, io come al solito sono in quello che arriverà alla maggiore profondità, so di non avere un attrezzatura professionale e di non avere un assetto perfetto ma so già che mi divertirò lo stesso! Indossiamo i nostri ARA, con decompressive al seguito, tutti in acqua, controlli pre immersione e via giù, lungo una parete verticale che sembra non finire mai, ma ad una profondità che non sto a dichiarare ecco che la guida, la quale era munita di video camera, si ferma, entra in una piccola grotta ed incomincia a filmare, in principio non capiamo il perché, ma poi appena lui esce, il segreto viene svelato, infatti affacciandosi alla grotta e puntando la torcia all’interno si vede uno spettacolo che non avevo mai visto, miriadi di gamberetti, si muovono sinuosamente da una parte all’altra della grotta come in un balletto, uno spettacolo indescrivibile! Rimaniamo ad ammirarlo per una decina di minuti, ma poi guardando il computer, esso ci dice che ne dobbiamo fare 15 di deco prima di poter uscire, allora decidiamo di risalire, lungo la parete, dove facciamo altri incontri anche se non così importanti. Dopo circa 60 minuti e dopo aver fatto tutte le nostre soste di deco e di sicurezza, usciamo da quella che è stata sicuramente una delle migliori immersioni, ma sapendo che la giornata non sarebbe certamente finita li! Mentre l’omone ed io ci apprestiamo a risalire a bordo vediamo a pochi metri di distanza un gommone che sta tentando di salpare l’ancora, ma non ci riesce, l’ancora è incastrata, l’avrebbero dovuta mollare! Allora dopo un piccolo consulto con l’omone, mi avvicino al gommone in difficoltà avvertendolo che mi immergerò per risolvere il loro problema, detto fatto, un paio di minuti di immersione a -12 metri rigorosamente con nitrox 50 ed il problema è risolto, salpano l’ancora ringraziano e se ne vanno, io torno verso la nostra barca dove il mitico omone mi aspettava ancora in acqua.
Saliamo a bordo, dove ci aspetta un succulento pranzetto, come sempre preceduto da l’aperitivo, ci spostiamo sulla formica di mezzo e li consumiamo il pranzo con una certa fame.
Alla fine del pranzo facciamo un po’ di meritato riposo, con chiacchiericci vari, prima di affrontare la seconda immersione, che si svolgerà proprio li!
Al gruppo dei profondisti si aggiunge un nuovo membro, il quale non tradirà certo le aspettative, nuovo breefing e via in acqua! Gav sgonfi raggiungiamo la quota di 6 metri, dove ci aspetta una pinneggiata un po’ più lunga, ma alla fine la fatica viene ampiamente ripagata, infatti è proprio su quella parete che ho fotografato l’Astrospartus che appare all’inizio articolo, una parete immensa con una visibilità che superava ampiamente i 25 metri, ma anche questa volta il computer ci avverte che è meglio andare, visto che ci sono altri 15 minuti di deco da fare, risaliamo lungo la parete, ed alla quota dei 6 metri incontriamo l’altro gruppo, noto che c’è qualcosa che non va, infatti un sub si teneva alla parete, con la guida che lo teneva a sua volta, decido di donargli due dei miei chili anche se ho ancora qualche minuto di deco da fare, ma non ho con cosa agganciarglieli, in quell’istante mi giro e vedo l’omone che ha appeso al gav un moschettone , glielo prendo spiegandoli per quanto possibile di non preoccuparsi, mi avvicino al sub in difficoltà e gli attacco i mie due chili, lo vedo subito rasserenarsi, ora non è più positivo, neanche io lo sono, quindi continuo la mia deco senza difficoltà. ( non credo che i nostri amici DIR siano in grado di fare un azione del genere, ma io sono, in primis un istruttore, poi il venta!) Usciamo dall’acqua dopo circa 60 minuti, risaliamo sulla barca che di li a poco ci serve una succulenta merenda poco prima di salpare l’ancora, per tornare in porto. Attraccati in porto, tutti si apprestano a riporre le attrezzature, velocemente per poter andare via, ma noi ci attardiamo come al solito ed è qui che arriva una nuova sorpresa, un bella crostata fatta in casa, la quale dura poco con le bocche che ci sono.
Caricate le attrezzature salutiamo i componenti del diving e partiamo, lungo la strada non troviamo affatto il traffico che si preannunciava, quindi concludiamo la giornata con una cena al ristorante da Dolfo a Chiesina Uzzanese.
La morale dice che ci siamo diverti allegramente tutti assieme anche senza essere dei sub con attrezzature ed assetti impeccabili, DIR.
Ciao alla prossima, venta!