domenica 6 dicembre 2009

Un posto nuovo...

Oggi Al diving Deep Iside di Chioma la giornata non era delle migliori, infatti il tempo che ieri era bellissimo, oggi faceva i capricci, al mio arrivo aveva anche iniziato a piovere.
La giornata però si è svolta al meglio, infatti, alla partenza del mitico Gigalù, la pioggia era cessata e il mare all'uscita dai flangi flutti era calmo.
Non appena usciti abbandoniamo lì i partecipanti al corso Correctly UTR e ci dirigiamo verso nord come al solito, ma Mauro ci comunica che ci porterà a visitare un posto nuovo, l'eccitazione si impadronisce della barca.
Ancorati sul nuovo punto ad una profondità di circa 20 metri, un quartetto di cui facevo parte anche io, si cala lungo la cima constatando con disappunto che la visibilità era scarsa, ma arrivati intorno ai 25 metri ci si para davanti una visibilità che sfiorava i 10 metri, quindi partiamo all' esplorazione del nuovo punto d'immersione, che devo dire, privo di pesce, ma ricco di corallo, gorgonie bianche e rosse, in somma un punto da continuare ad esplorare.
Dopo circa 60 minuti risaliamo in superficie contenti della scoperta, subito salpiamo l'ancora e ci dirigiamo a recuperare i corsisti, recuperati gli stessi, rientriamo in porto, dove oltre ai commenti ci aspetta un ricco piatto di pasta offerto dal diving.
Grazie a Mauro ad Elisabetta e a tutti i componenti della barca per la bella giornata passata assieme!

domenica 11 ottobre 2009

una splendida giornata all'Elba...

Giornata spettacolare quella passata nelle acque dell’Elba oggi, mare calmissimo e sole splendente, tutto il contrario di ciò che diceva il meteo.
Si parte da Perelli attorno alle 10.00 con il gommone del mitico Giorgio, a bordo di esso un gruppaccio formato da tek e rec, otto subacquei in tutto.
Direzione le Cannelle 2 dove il gruppo dei rec, si immerge per primo, gruppo formato da 5 elementi che non appena scesi in acqua subito si dirigono sulla parete di destra, l’immersione prosegue fino ai 45 metri che non tutti toccano dato il loro limite di brevetto, qui, si fanno alcuni incontri, come murene ed una piccola Aragosta, l’immersione prosegue senza intoppi fino al 60° minuto, non abbiamo fatto incontri eccellenti al contrario dei nostri amici tek, ma ugualmente ci siamo divertiti. Risaliamo sul gommone e subito si cambia la bombola, pronti per la seconda immersione, nel frattempo anche i tek risalgono ed anche alcuni di loro, subito cambiano la bombola pronti per la seconda.
Durante tutto questo tran tran, una barca si ancora vicino alla nostra e li io riconosco alcuni vecchi amici sub, anche loro mi riconoscono e ci scambiamo i saluti, ma noi siamo pronti per salpare l’ancora e dirigersi sul luogo della seconda immersione, i famosi Picchi di Pablo ( Punta Bianca)*. Al gruppo dei cinque rec si aggiungono anche due del gruppo dei tek. Pronti partenza via e giù in acqua per un immersione che ci ha ampiamente ripagato della precedente, qui infatti gli incontri prestigiosi non si sono fatti attendere, Dentici, Musdelle, Saraghi ed un punto dove alcuni grossi Scorfani si erano riuniti. Ma il tempo è implacabile e ci dice che dobbiamo lasciare quello splendore per far rientro in superficie.
Tutti a bordo e via verso casa ma con una fame che non vi dico, arrivati a Perelli subito Giorgio ci fissa il posto nel ristorantino adiacente, dove ci mangiamo un bell’antipasto e delle tagliatelle di mare che erano uno spettacolo.
In somma una giornata da incorniciare, passata come sempre in compagnia degli AMICI della Sub Way, tanto che domenica prossima si replica.
*nota per un “amico”.

martedì 11 agosto 2009

vacanze in Calabia...















Erano circa le 11.00 di domenica 26/07/2009 quando arrivo all’areoporto di Bologna pronto per imbarcarmi su di un volo alla volta di Crotone dove avrei dovuto passare la settimana di vacanza in compagnia di alcuni amici. Ma arrivato li quelli che erano ad attendermi, mi fanno la proposta di trasferirci in macchina a Scilla, dove avremmo fatto immersioni nello stretto di Messina. La proposta mi va subito a genio, infatti passati un paio di giorni a le Castelle CR, ci trasferiamo sullo stretto, dove nei giorni che seguono facciamo 5 bellissime immersioni, fra Calabria e Sicilia, immersioni indimenticabili sia per i fondali sia per la compagnia.
Si conclude con queste poche righe e con queste immagini il racconto della mia vacanza Calabrese.

mercoledì 8 luglio 2009

ancora alle Formiche con il Sestante...




Finalmente dopo aver dovuto rimandare, causa maltempo l’uscita prevista per il 21 di Giugno, siamo riusciti ad immergerci alle mitiche Formiche di Grosseto. Ma come siamo potuti arrivare a questo, se non con l’aiuto di due miti della subacquea, in primis l’associazione Sub Way capitanata da Spartaco Del Buono, della quale sono socio, che ha organizzato l’uscita ed in secondo, ma non per importanza dello staff del Sestante diving di Castiglion della Pescaia. Due parole, voglio proprio spendere a proposito di questo diving e del suo staff, capitanato dal mitico Sandro, non a caso è il miglior diving per immergersi alle Formiche il tutto per professionalità, modo di fare e conoscenza del luogo, c’è poco da dire ma immergendoti con loro si ha sempre la sicurezza di divertirsi e fare degli incontri non da tutti giorni. E così che è successo anche domenica scorsa, che con le due immersioni alla Secca di Zi Paolo ed alla Formica di mezzo, abbiamo fatto incontri fantastici, specialmente nella seconda immersione, dove oltre che alle varie Murene, Aragoste, Polpi, abbiamo trovato una grotta dove all’interno stanziavano varie Musdelle, di cui una di grosse dimensioni ed una grossa quantità di Gamberetti. Poi come sempre nei momenti di attesa prima e dopo l’immersione, il Sestante ci rifocillava con la sua buonissima pasta alle Cozze e con spuntini vari accompagnati dall’immancabile aperitivo.
Quindi ancora una volta una giornata di divertimento in compagnia degli AMICI del Sub Way e del Sestante diving.
Grazie a tutti venta.

lunedì 15 giugno 2009

il banco di Santa Croce







Vacanza indimenticabile quella passata a Vico Equenze per il ponte del due Giugno!
Indimenticabile sotto molti punti di vista sia positivi che negativi.
Parliamo innanzi tutto della compagnia, che devo dire è sicuramente stata delle migliori sotto ogni punto di vista sia subacqueo che non. Infatti i mie compagni di avventura Spartaco, Patrizia, Gianni ed Olivia, tutti membri del mitico gruppo Sub Way sono davvero insuperabili quando si tratta di divertirsi assieme, infatti, pur essendo io l’unico del gruppo senza una compagna, non mi hanno certo fatto sentire di troppo.
In secondo l’albergo che pur essendo situato in un posto non molto curato, al suo interno invece il servizio e la pulizia non lasciavano certo a desiderare.
In terzo il diving, dove ci saranno da spendere due parole in più. La logistica, anche se non era affatto delle migliori devo dire che certamente i ragazzi ed in particolare il “proprietario” Pasquale ce la mettevano tutta per rendere le cose più agevoli, pensate che al mattino al nostro arrivo trovavamo le ceste con le attrezzature già in spiaggia da dove si sarebbe poi partiti per le immersioni. Del diving facevano parte anche le imbarcazioni, che tranne un gommone non tanto grande che era l’unico attrezzato per i sub, le altre, due piccoli tender ed un gozzo non erano affatto idonee al trasporto di sub attrezzati.
In quarto il punto d’immersione il famoso Banco di Santa Croce, Un luogo chiaramente suggestivo, formato da vari pinnacoli staccati poche decine di metri l’uno dall’altro dove si possono fare decine di immersioni diverse fra grandi Gorgonie rosse, Spugne gialle, uova di Gattuccio e Cernie di dimensioni notevoli.
E poi per ultimo e non per importanza gli amici incontrati li fra cui Marcello Polacchini e sua moglie due compagni inseparabili, gli altri sub e membri staff, fra i cui membri, ho fatto un incontro che non credo dimenticherò facilmente, anche perché…
Quindi un ringraziamento speciale va a tutte le persone menzionate sia per nome che non, per il buon tempo passato assieme ed un ringraziamento particolare ad una persona che non nomino ma sicuramente capirà il perché!
Ciao a tutti venta.

martedì 26 maggio 2009

una giornata a Giannutri...






Era appena l’alba, quando siamo partiti alla volta dell’argentario, sicuri di passare una fantastica giornata in compagnia di molti amici, e così è stato!
Arrivati presto a Porto Ercole abbiamo trovato ad aspettarci come al solito l’equipaggio dell’Abracadabra, sempre cordiale e disponibile come al solito, in più alcuni componenti del gruppo erano già li anche se da poco. Ma mano anche gli altri componenti arrivano ed è cosi che si forma ben presto l’allegro gruppaccio.
Con la barca ancora in porto, incominciamo a montare le attrezzature ed appena finito salpiamo alla volta dell’isola di Giannutri, ma non ancora informati sul punto d’immersione da raggiungere.
Una trentina di minuti di navigazione e raggiungiamo l’isola, nel frattempo avevamo deciso di ancorare a Punta Secca, ma arrivati sul punto ci rendiamo conto che è troppo affollato e quindi ripieghiamo su il punto più vicino cioè la Secca dei Piemontesi, che altro non è che il continuo della parete di Punta Secca.
Una volta ancorati viene fatto dal comandante della barca il breefing dell’immersine e poi i vari breefing fra i componenti dei vari gruppetti, subito dopo ci prepariamo e giù in acqua, il mio gruppo formato da quattro componenti subito si immerge e raggiunge la parte più profonda dell’immersione, seguiamo la parete fino proprio all’inizio di quella di Punta Secca, ma quando la raggiungiamo ormai erano passati 20 minuti ed i nostri strumenti ci dicono di non proseguire, quindi iniziamo la risalita che si conclude al 70 minuto, l’immersione è stata bella, ma un po’ scarsa dal punto di vista delle cose da vedere.
Risaliti sulla barca ci aspetta il classico spuntino, che come sempre facciamo molto volentieri, fra i commenti e le risate dei vari componenti del gruppo, intanto la barca si sposta su di un altro punto, che io conosco molto bene cioè Punta Scaletta, qui il mio gruppo perde due componenti, quindi vado in acqua con il mio baddy di sempre, una volta scesi in acqua, dopo i controlli di rito sgonfiamo il gav e giù sicuro della meta, che conosco perfettamente, qui iniziano a vedersi splendidi esemplari di forme di vita marina varie Aragoste, di cui una talmente grande che non ne avevo mai viste di questa taglia, poi, Musdelle Saraghi ed altro, ma non il pesce San Pietro che invece altri incontrano. Anche stavolta dopo circa 15 minuti di fondo i nostri strumenti ci indicano di risalire e così facciamo soddisfatti degli incontri fatti. Raggiungiamo la superficie dopo 60 minuti, veniamo aiutati a risalire in barca dove di li a poco ci viene servito un succulento tris di pasta, che assieme a gli altri occupanti della barca divoriamo all’istante.
Continuano i commenti alla giornata e le battute da ridere come al solito, anche durante il viaggio di rientro, che dopo circa una trentina di minuti ci deposita sul molo di Porto Ercole, qui salutiamo l’equipaggio dell’Abracadabra con la promessa di tornare al più presto, poi ci salutiamo fra noi concludendo una fantastica giornata passata in compagnia ed allegria, con il gruppo più incredibile del mondo.
Grazie a tutti venta.

martedì 12 maggio 2009

un nuovo punto d'immersione...



Chi si immaginava, domenica mattina quando ci siamo ritrovati al diving Deep Inside che una nuova avventura ci stava aspettando!
Infatti, come al solito, siamo partiti per l’immersione delle 9.00, quella che, normalmente è meno affollata, con destinazione il Mammellone. Ma il barcaiolo “fortunatamente” canna l’ancoraggio e mi indica di gettare l’ancora in un punto che già da subito avevo visto non essere il punto prefissato. Fortunatamente la visibilità era ottima e ci siamo calati su una nuova parete piena di corallo dove sul fondo sabbioso si stallavano dei massi con delle bellissime gorgonie bianche. Durante l’immersione , c’è stato anche un piccolo schetc ma niente di che. Insomma un immersione che ha contentato “quasi” tutti un punto dove tornare, sempre se riusciremo a trovarlo nuovamente, infatti nel pomeriggio abbiamo fatto un tentativo di trovarla ma è andato a vuoto.
Sono sicuro che prima o poi riusciremo a trovare nuovamente tale parete per la gioia dei sub che frequentano il Deep Inside diving center!

giovedì 7 maggio 2009

un tuffo sull'HAVEN...



Da molto tempo, praticamente da quando ho incominciato a fare subacquea, sentivo parlare del relitto della petroliera HAVEN.
Ne sentivo racconti che la descrivevano come, molto suggestiva, intrigante ed ammaliante. Da quei racconti pian piano mi è salita la voglia di andarlo a visitare, ma sapevo che per farlo, bisognava essere dei sub “esperti”, io non mi considero affatto uno di loro, ma mi ritenevo all’altezza della situazione e così è stato.
Il presidente dell’associazione Sub Way, della quale io faccio ormai parte, organizza proprio questa immersione, non appena ne sento parlare, subito mi prenoto un posto.
Passa il tempo e finalmente, arriva il fatidico giorno, sveglia all’ alba e via verso il diving Arenzano, proprio ad Arenzano, poco oltre Genova, tanto era la bramosia che arrivo li con ben un ora di anticipo su quella fissata. Li dopo varie telefonate ai vari membri della spedizione, eccoti il presidente e la sua consorte, assieme andiamo al diving, scarichiamo le attrezzature e parcheggiamo le macchine. Io sempre più eccitato dall’idea del mitico tuffo, inizio a parlare con il proprietario del diving, il quale, mentre fornisce le risposte alle mie domande sul relitto, fa si che espliti anche le formalità del caso. Subito dopo inizio a preparare con estrema accuratezza ( non che le altre volte non lo faccia, ma stavolta mi sembrava di essere più accorto nell’assemblare), il mio gruppo, non prima però, di essermi fatto dare una bombola con capacità di 18 litri, caricata a 230 bar, questo per sicurezza, nel frattempo alla spicciolata, arrivano anche gli altri componenti del gruppo.
A questo punto è praticamente tutto pronto, ma rimane un ultima cosa, decidere chi avrebbe fatto parte del primo gruppo di sub, visto che tutti sul gommone non ci stiamo. La proprietaria del diving decreta che: presidente, consorte, io ed altri tre, faremmo parte del primo gruppo. Non vi dico il mio morale sale alle stelle!
Mentre aspettiamo il rientro del gommone, ci viene fatto un breefing accurato e vengono anche suddivisi i gruppi in base al brevetto, intanto il gommone arriva e mentre gli escursionisti precedenti, si apprestano a scaricare, io, faccio un ultimo controllo della mia attrezzatura, tanto per essere sicuro di non aver dimenticato niente. Tutto a posto, pronti, carichiamo e via verso quella che sarà una bellissima immersione per non dire la più bella almeno di quelle fatte nel mediterraneo. Arrivati sul punto attracchiamo al gavitello, via subito la vestizione e giù in acqua, controlli e segnali di rito e giù lungo la cima, cinque sub comprendono il mio gruppo tre più due guide, arrivati attorno ai 10 metri di profondità, uno avverte problemi di compensazione, quindi dopo una prima sosta di attesa, il gruppo si divide, io ed un altro scendiamo con una guida, mentre l’altra guida rimane con il sub in difficoltà.
Arrivati attorno ai 20 metri, il gigante si mostra in tutta la sua bellezza, dall’alto, si riesce a vedere tutta la sagoma della parte adagiata in quel punto.
Arrivati sui 38 metri cioè sulla sommità del castello di poppa, inizia la nostra immersione, che ci porterà giù fin sul ponte di coperta, per poi infilarci dentro il corridoio dell’officina, dopo di che ci facciamo un giro attorno alla base del fumaiolo per poi infilarci su per una scala interna che ci porta dritti in plancia di comando. Li dopo circa 18 minuti passati ad esplorare il mitico relitto, finisce la nostra prima immersione sull’ Haven, ma ci aspettano ancora 35 minuti da passare in acqua, tanta è la deco accumulata. Arrivati in superficie e dopo essere risaliti a bordo del gommone, iniziano i commenti e le impressioni, che si protraggono per tutto il pomeriggio pranzo compreso, il quale consumiamo sulla terrazza di fronte al diving. Ma il tempo passa inesorabile ed arriva l’ora di salutare Arenzano, con la promessa di tornarci al più presto per rivivere tale emozione!
In conclusione una bellissima giornata passata in compagnia di amici festosi ed allegri e con un immersione nel bagaglio, da raccontare nelle serate fra amici.
Un grazie speciale all’ organizzatore dell’evento!
Ciao venta.

martedì 21 aprile 2009

una pubblicità meritata...



Dopo la serata di Sabato 18/04, passata splendidamente in compagnia di amici, avevo deciso, che il giorno successivo non sarei andato al mare, ma mi sarei preso una giornata di riposo. Così è stato, ma poi nella tarda mattinata mi son deciso a fare un salto allo Scupapro Day di Camogli GE, il tutto per fare un saluto ad un carissimo amico che è uno degli organizzatori dell’evento.
Arrivato sul posto, incontro subito l’amico in questione, il quale dopo averci, si, parlo al plurale, perché nel viaggio ero accompagnato da un altro carissimo amico, salutato, ci presenta subito le novità della casa in questione. Parlo in primis del nuovo erogatore A 700 ed in secondo delle nuove pinne Seawing Nova. Dopo averci spiegato le caratteristiche dei pezzi in questione, ci invita a provarli, dicendoci che si erano liberati due posti sul gommone. L’amico con cui ero arrivato, per problemi fisici da subito declina l’ invito, mentre io comincio a farci un pensierino, ma ero arrivato li, vestito normalmente, senza alcuna intenzione di immergermi. Allora l’organizzatore dell’evento, non che carissimo amico mi dice: ci penso io se lo vuoi fare! Io accetto, lui mi porta al diving, dove riusciamo a farci prestare un sottomuta, il resto dell’attrezzatura mi viene fornita in prova dalla Scubapro, è così che mi immergo per 50 minuti sulla fantastica Isuela dove, a parte la parete di Gorgonie rosse, vediamo varie Murene, alcune Cernie, Tonni ed un Polpo di grosse dimenzioni.
L’immersione con il BBdiving di Camogli viene effettuata con: muta stagna Everdry, pinne Seawing Nova, equilibratore Knightawk, octopus con primo stadio MK 17, secondo stadio primario A700 e secondo stadio secondario R295 octopus, maschera Spectra ed infine computer Galileo Sol.
Adesso alcune impressioni sulle attrezzature provate.
A parte muta, maschera ed equilibratore su cui non ho molto da dire, per quanto riguarda il Galileo, di dimensioni un po’ troppo grandi, ha uno schermo su cui le informazioni riguardanti profondità, tempo e scorta d’aria, sono chiaramente leggibili, nota interessante, quando il computer mostra la deco da fare, i caratteri che fino ad allora erano neri su sfondo bianco, diventano bianchi su sfondo nero, in modo da far capire che c’è qualcosa di diverso.
L’erogatore A700, cosa dire, sicuramente di alte prestazioni, leggermente superiore a l’ S600, eroga aria in maniera continua a tutte le profondità provate, con pochissimo sforzo, sia inspiratorio che espiratorio, unico dato leggermente negativo, è che essendo completamente in metallo, è leggermente più pesante, circa 100 grammi, ma devo dire che avendolo in bocca la differenza non si nota, quindi sicuramente un acquisto interessante.
Le pinne Seawing Nova, con la loro forma insolita non danno al primo sguardo sicurezza, ma provate in acqua, devi subito ricrederti, si nota subito una grande potenza di spinta con uno sforzo minimo, quindi sicuramente da voto 9, nota negativa, non adatte alle nuove tecniche di pinneggiata dei sub tecnici.
Conclusa questa piccola recensione, faccio un ringraziamento dovuto alla Scubapro ed all’ organizzatore degli Scubapro Day per l’opportunità concessami di provare queste fantastiche novità!
Ciao venta.

lunedì 13 aprile 2009

natale con i tuoi pasqua al deep inside...

Giornata indimenticabile quella passata domenica di Pasqua al Deep Inside di Chioma, in compagnia degli amici del Sub Way!
In partenza sembrava una domenica come tante, ma con il passare del tempo si è trasformata nella giornata delle giornate!
Come di consueto con “quelli” del Sub Way ci siamo ritrovati molto presto al diving, per la classica immersione della domenica, che già il presidente dell’associazione, aveva programmato in un posto non usuale. Infatti attorno alle 9.00 partiamo tutti, si proprio tutti, infatti anche the lady ci accompagna, visto che tanto non erano previste altre uscite nella giornata, con il gommone, destinazione il muraglione. Io non ero molto entusiasta alla partenza a differenza degli altri, perché l’ultima volta che siamo andati avevamo trovato scarsa visibilità. Ma arrivati sul punto d’immersione, non appena sceso in acqua, mi sono subito ricreduto, infatti già dalla superficie si notava una visibilità apparentemente buona, ma è sul fondo che si notava la differenza, infatti c’erano almeno una quindicina di metri di visibilità ed i 30 minuti passati sul fondo ed i 60 o poco più passati in acqua sono stati veramente eccezionali, una bellissima immersione!
Al rientro al diving, dopo aver sciacquato e le attrezzature ed averle riposte, ci siamo concessi un pranzo di Pasqua a dir poco diverso, infatti abbiamo pranzato tutti assieme, come una grande famiglia, a base di panini comprati all’alimentari del Chioma, con brindisi finale con spumante e colomba offerti da uno dei sub presenti.
Questa è stata per me, una bellissima giornata passata all’insegna del divertimento e del’allegria con dei veri amici!
Grazie a tutti per il buon tempo passato venta.

martedì 7 aprile 2009

il corso correctly...

Sta prendendo sempre più campo il corso correctly UTR, un corso che a mio vedere non ha rivali nel suo campo e che altri cercano di imitare.
Tale formazione ormai è praticamente diventata, più che obbligatoria, indispensabile, per quei sub che vogliono avvicinarsi alle immersioni tecniche. Infatti si sta cercando di standardizzare, come già da molti anni è successo in altri campi, il modo di andare in acqua, così che ogn’uno in qualsiasi parte del globo si trovi e con qualsiasi compagno si immerga, non si debba trovare a dover interpretare i segnali fatti per attirare l’attenzione, oppure non debba andare a cercare i vari componenti dell’attrezzatura disposti a casaccio.
Purtroppo però, siccome la subacquea è uno sport non agonistico, dove la maggior parte delle persone che lo praticano, lo fanno soltanto per svago e non vogliono saperne di imposizioni dettate dalle varie didattiche, a mio vedere e ripeto solo ed esclusivamente a mio vedere, bisognerebbe trovare una soluzione che, si, ottimizzasse il modo di andare in acqua, ma nello stesso tempo lasciasse un po’ di libertà nella scelta e nell’assemblaggio dei componenti dell’attrezzatura. Cosa questa che solitamente non è permessa.
Ora a me piacerebbe ricevere le vostre impressioni ed i vostri giudizi su quanto scritto.
P.S. Sono spiacente, ma per cause di forza maggiore, vista la maleducazione di alcune persone che hanno scritto su questo blog, i commenti anonimi non sono più permessi!
Ciao a tutti venta.

sabato 28 marzo 2009

una serata interessante...

Serata veramente interessante quella a cui ho partecipato giovedì! L’argomento era improntato su i rebreathers, in special modo su uno in particolare l’Oroboros una macchina che dato il suo costo non è alquanto diffusa, in Italia credo ce ne siano pochissimi esemplari.
Il relatore della serata era un mio carissimo amico, che ha iniziato ad andare in acqua quando io facevo il divemaster, ed adesso mi ha superato alla grande. Sono rimasto contento di sentirlo parlare con disinvoltura di una cosa che io conoscevo solo per sentito dire, ma con la sua spiegazione, che per quanto mi riguarda è stata molto esaustiva, ha tenuto inchiodati per quasi un ora anche subacquei che ne sapevano molto di più.
Quindi voglio ringraziare questa persona per aver portato all’attenzione dei partecipanti una macchina così speciale e per aver saputo spiegarla con professionalità e disinvoltura, in più ringrazio anche gli organizzatori della serata per averci permesso tale evento!
Grazie a tutti venta.

mercoledì 25 marzo 2009

una pubblicità leale?...

Si sa che la pubblicità è un sistema informativo di gran effetto, infatti tutti i prodotti che vengono presentati in modo da colpire la massa, saranno sicuramente i più venduti.
Qui, entra in gioco l’immagine che viene data al prodotto e sicuramente una bella ragazza che fa da promoter sarà un buon inizio per la sua commercializzazione.
Ma io mi chiedo se è lecito far promuovere il prodotto in questione da una persona che è dichiaratamente appartenente ad un gruppo concorrente, se pur nello stesso tempo anche simpatizzante dello stesso?
Per me questa è concorrenza sleale, ma vorrei sentire la vostra opinione in materia!
Fatemi sapere!
Ciao a tutti venta.

lunedì 23 marzo 2009

il muraglione e c...


Dopo una lunga attesa causa avverse condizioni atmosferiche e non solo, finalmente ieri sono riuscito ad andare in quel di Livorno, per quello che d’ora in avanti sarà il passatempo domenicale per eccellenza.
Avevo già fissato questa immersione fin dalla metà della settimana, ma con il vento degli ultimi giorni non credevo proprio che fosse possibile immergersi, invece arrivando in vista del mare rimango subito strabiliato, vedendolo calmo come poche volte lo vediamo in questa stagione.
Ugualmente però non credo alle mie orecchie quando arrivato al diving, dopo aver salutato i vecchi ed i nuovi amici presenti ed i gestori non che anch’essi amici, alla mia domanda: ma si va là? Spartaco risponde: si, è possibile, ora sentiamo! Di li a poco, la cosa è confermata, si va al Muraglione!
Rituale preparazione dell’attrezzatura, carico sul gommone, controllando più volte di non aver dimenticato niente e pronti a partire, ma qui, arriva la parte migliore, infatti Spartaco mi offre di accompagnarlo nell’immersione di corso DECO DEEP che deve andare a svolgere. Io mi sento lusingato, dalla fiducia accordatami, ma anche un po’ preoccupato di non essere all’ altezza della situazione , se pur con varie immersioni del genere alle spalle, ma accetto con piacere.
Pronti partenza via! Dopo 6 miglia di navigazione, arriviamo sul luogo prefissato, da prima non vediamo il pedagno che segna il punto d’ancoraggio, ma poco dopo ci accorgiamo di essere proprio sul punto, scorgendo il segnale, lo raggiungiamo ed attracchiamo.
Pronti, vestizione effettuata con minuzia, senza trascurare alcun particolare, sapendo l’immersione che ci aspetta, io e gli altri due allievi scendiamo con un mono, invece Spartaco indossa il suo fido bibo, tutti siamo muniti di stage de compressiva in più Spartaco ne porta due dio scorta. Scesi in acqua, ci accorgiamo subito che pur essendo al largo la visibilità non è delle migliori scendiamo lungo la cima, arrivati sul fondo, la nostra guida dopo aver assicurato le due bombole di scorta alla cima di discesa, ci si sagola e prosegue fin sulla parete dove lascia lo spool come segnale, li valuta la visibilità e decide di non fare la parte fonda della parete. Ci facciamo il nostro giretto sui 40 metri dove rimaniamo fino al 30° minuto, dopo di che iniziamo la risalita, infischiandocene del computer ma facendo il sistema UTR dell’ ABT code, riemergiamo al 77 minuto, ma non prima di essersi persi i due allievi del corso. Ora io mi chiedo come abbiano fatto a perdersi lungo la cima, ma questo solo loro lo possono sapere, fortunatamente quando siamo arrivati in superficie vediamo le bolle a poca distanza e di li a poco anche loro emergono. Saliti gli ultimi sul gommone, si parte per il rientro a terra dove sappiamo aspettarci due bellissime e buonissime torte portata dalle due ragazze presenti Natasha e Francesca. Arrivati in porto incontriamo i partecipanti all’ immersione successiva, anch’essi tutti vecchi amici. Appena scaricate le attrezzature i lavori di sciacquatura e rimessaggio scorrono veloci, il tutto per poter assaporare le torte, che di li a poco verranno praticamente divorate dai presenti, tanto che erano buone! Mangiate le torte e bevuto il Berlucchi che non so chi aveva portato, il gruppo incomincia a sciogliersi, Naty Francy ed io andiamo a mangiare qualcosa ad un ristorante li vicino, dopo di che torniamo al diving dove nel frattempo erano rientrati anche quelli della seconda immersione, mi trattengo ancora un po’ a far due chiacchiere ed alla fine decido di intraprendere il viaggio di ritorno verso casa.
Parto con la felicità nel cuore, felicità di aver passato una giornata in compagnia di buoni amici, di aver fatto una bella immersione e per essere stato in acqua con il mitico presidente dea Sub Way.
Grazie a tutti per la bellissima giornata ed un grazie speciale al Sub Way!
Siete miticiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!
Ciao venta.

lunedì 23 febbraio 2009

l'Elba mancata...

Erano le 6.30 quando ieri mattina mi sono alzato tutto contento per andare ad immergermi nelle acque dell’Elba, anche perché si preannunciava un immersione in un posto nuovo. Parto alle 7.00 e dopo la classica fermata per la colazione e circa un ora e mezza di macchina arrivo a Perelli dove trovo già Spartaco e Patrizia ad aspettarmi, di li a poco arrivano anche gli altri tre membri del gruppetto, pronti scarichiamo le attrezzature e ci accingiamo a montarle (c’era chi le aveva già montate per metà), ma a quel punto il proprietario del diving, che nel frattempo era arrivato con il gommone, ci dice: aspettate mi sa che non si và!
Per quale motivo chiediamo noi, si è bucato il gommone ci risponde, al momento ci guardiamo increduli, ma non era affatto uno scherzo di carnevale, era vero uno dei laterali sbollava in acqua. Ci dice anche: non ci sarebbero problemi, ma partire così!
Quindi dopo varie telefonate in giro, la casistica ricade sul mitico Deep Inside, il quale è sempre pronto ad accogliere gli amici sub. Li prenotiamo l’immersione delle 11.00 sperando di arrivare in tempo, arriviamo attorno alle 10.30, ci sono già alcune persone ed anche amici di vecchia data, salutiamo tutti e veniamo accolti dai saluti di tutti (qualcuno non accenna nemmeno a salutarmi, ma avrà avuto le sue buone ragioni), capiamo da subito di aver messo un po’ in crisi Mauro ed Elisabetta, ma loro non si perdono d’animo e ci accomodano, la gente continua ad arrivare e ben presto il gommone si riempie, ma in perfetto orario un po’ stretti ma contenti riusciamo a partire, con destinazione Le Gorgonie.
Arrivati sul posto ci accorgiamo da subito che la situazione non è delle migliori, ma ugualmente scendiamo in acqua, il gruppo da noi composto capitanato da Spartaco scende lungo la cima dell’ancora accorgendosi metro dopo metro che la visibilità è veramente pessima, io l’ho stimata in non più di un metro, arrivati sul fondo ci accorgiamo anche che l’ancora non è dove dovrebbe e da subito perdiamo il contatto con il gruppo, ma dopo pochi istanti ci ritroviamo, ma di li a poco ancora una volta due componenti si staccano e non saranno ritrovati che in superficie. Facciamo la nostra immersione sulle gorgonie fonde, dove bellissimi rami di gorgonia ci appaiano in quantità. Raggiunti i minuti preventivati di fondo ci accingiamo a rientrare lungo il canale, sempre con Spartaco alla guida del l’esimo gruppetto, ad un certo punto lui devia dal canale, ma nello stesso momento si accinge a effettuare le manovre per la risalita in libera senza l’ausilio della cima, sicuro che ormai non sarebbe stata trovata, in quel momento io mi sposto poco più in là, sempre tenendo d’occhio il gruppo e girandomi per un istante in direzione opposta cosa non ti vedo ai mie piedi, niente meno che l’ancora stessa, esultante di gioia faccio per dirigermi verso il gruppo dei miei compagni, ma li vedo che anch’essi si dirigono in direzione dell’ancora, infatti loro avevano scorta la cima, in somma la bravura di Spartaco ed il culo del venta ci avevano salvato ancora una volta. Risaliamo, rispettando i nostri tempi di deco da fare ed arrivati in prossimità della superficie mi trovo davanti dei sub attaccati ad un pedagno che fortuna nella sfortuna non avevano si trovato l’ancora ma erano ugualmente sotto il gommone.
Dopo aver raccolto tutti i sub salpiamo l’ancora e torniamo a diving dove Elisabetta ci attende con un bel piatto di pasta e una colomba portata da Patrizia. Mangiamo, sciacquiamo, riponiamo e conversiamo come al solito. In soma giornata divertente anche se non siamo andati all’ Elba!
Grazie a tutti a quelli belli ed a quelli brutti per la bella giornata!

venerdì 13 febbraio 2009

un negozio per amico...

Nella mia città, Montecatini Terme, esiste un negozio che vende quasi esclusivamente atrezzature per la subacquea e devo dire che è uno dei più forniti che io conosca, anche i loro prezzi di vendita se confrontati con quelli delle grandi catene di distribuzione o anche con quelli di altri negozi, non sono certo dei più alti, per non dire più bassi.
Il nome di tale negozio è: R-Sub, tale esercizio, ha risolto senza problemi e con spesa che a mio vedere risulta alquanto modica, un problema ad un membro del Sub Way, infatti Sergio (sise) dopo aver consultato varie fonti non era riuscito a trovare chi gli sostituisse l'attacco INT del suo primo stadio Cressi con un attacco DIN, a quel punto intervenni io che mio offrii di sentire tale centro assistenza per poter risolvere il propblema.
Mi misi in contatto con il titolare il quale mi diede subito parere favorevole.
al ritorno dalla vacanza Sergio, mi ha portato l'erogatore e stasera sono passato dal negozio, arrivato li il titolare ha guardato il primo stadio ed mi ha detto che forse non aveva il pezzo, ma subito controllando in una delle molteplici bacheche espositive si è accorto che aveva un primo stadio nuovo uguale, lo ha preso, smontato e rimontato su quello che io gli avevo portato, durante tale operazione ha visto che il filtro era sporco, lo ha pulito e rimontato, il tutto in pochi minuti fra una chiacchiera e l'altra, senza spese supplementari e sempre con assoluta competenza.
Ecco che in pochi minuti è stato risolto ,il problema di Sergio.
Grazie a gli amici che gestiscono R-sub!

lunedì 26 gennaio 2009

la configurazione VENTANIANA...

In campo subacqueo negli ultimi tempi, ci sono stati vari scambi di opinioni fra simpatizzanti del settore non troppo pacati, anzi, scoppiati in divergenze difficili da appianare, il tutto dovuto ad alcune differenze sulla configurazione.
Pare che alla fine sia stato appurato che la configurazione Hogartiana sia la migliore in fatto di sicurezza e funzionalità, tanto che varie didattiche la mettono come OBBLIGATORIA per poter conseguire i vari brevetti TEK.
Su questo mi dispiace ma avrei qualcosa da obbiettare, tanto che ho elaborato una mia configurazione, la quale ritengo attualmente la migliore e la più sicura da adottare in acque libere (per acque libere intendo mare aperto, relitti compresi, in somma escludo solamente le grotte.).
Adesso vi vado ad illustrare,le differenze e le affinità con la configurazione sopra citata.
Innanzi tutto il GAV, che come quello che richiede la filosofia DIR è un tutto dietro, possibilmente con schienalino d’acciaio, in modo da spostare il peso più in alto, per acquistare più idrodinamicità e ridurre il peso in cintura, ma gli spallacci a differenza dei gav tecnici deve avere un sistema di sgancio a clip, meglio se d’acciaio ( in commercio si reperiscono clip d’acciaio) e se regolabile, tipo gav ricreativi. Mentre al ventre come tutti i gav tecnici, deve essere fissato con una cintura con fibbia a sgancio rapido e regolabile (modello cintura dei pesi) alla quale deve essere fissato un occhiello con clip al quale verrà fissato il sottocavallo che ritengo sia insostituibile, in più deve avere un ulteriore fissaggio sternale anch’esso munito di clip a sgancio rapido e regolabile.
Passiamo alla disposizione delle fruste ed ai loro fissaggi, il metodo dir prevede per il primo erogatore una frusta lunga 2,10 metri la quale dopo essere passata sotto il canister della torcia od il coltello fissati alla cintura ventrale sulla destra, deve passare dietro il collo da sinistra, in modo da uscire dalla parte destra prima di essere messo in bocca, tale erogatore deve essere usato anche come eventuale fonte d’aria alternativa. Mentre il secondo erogatore deve avere una frusta di circa 60 centimetri, deve provenire da destra ed essere fissato al collo con un elastico in modo che risulti di facile reperibilità in caso di necessità.
La mia configurazione invece prevede che la frusta del primo erogatore sia lunga 60 centimetri , provenga da destra e passando sopra la spalla vada direttamente alla bocca, mentre quella del secondo, usato anche come fonte d’aria alternativa, lunga un metro e proveniente da destra, deve essere fissata ad un apposita clip che a sua volta è fissata a un d ring nella parte bassa del cinghiaggio destro e da li l’erogatore risale fino ad essere fissato con un laccio elastico al cinghiaggio dello sternale destro, in modo da essere facilmente reperibile e di rapido sgancio anche da parte del compagno. Le fruste che provengono da sinistra invece devono rimanere nella parte sinistra del gav, quella del manometro deve fare lo stesso giro di quella della fonte d’aria alternativa, solo dall’altra parte, quella del vis lunga 60 centimetri proviene da sopra la spalla sinistra e dopo essere stata fissata al corrugato con un apposita clip, va ad agganciarsi al gruppo di carico, mentre quella dell’ eventuale muta stagna, passa sotto il braccio sinistro e si aggancia alla valvola di carico.
La torcia, che quasi tutti i sub portano, non deve essere munita di pacco batterie separato, o se ne è munita, deve essere portata in mano o infilata nella stessa, esclusivamente dalla stessa parte di dove è posizionato il pacco batterie, questo fa si che tutto quello che proviene da destra rimanga nella parte destra del GAV, mentre tutto quello che proviene da sinistra rimanga nella parte sinistra del GAV.
Tutto ciò è dato dalla necessità che si verifichi un caso dove è necessario togliere il gav (vedi eventuali impigliamenti) in tempi relativamente brevi e senza traumatizzare ulteriormente l’eventuale vittima con varie manovre complesse e continuando a farle tenere il suo erogatore in bocca fino ad avvenuta manovra. Infatti come avrete notato leggendo la parte centrale del gav è libera da ogni intralcio e quindi facilmente apribile, cosa favorita anche dalle clip a sgancio rapido presenti sul gav.
Questa a mio vedere è la migliore configurazione per quanto riguarda la sicurezza in acqua.
Invito tutti i lettori di questo blog a fare una riflessione su quanto sopra citato.
Ciao a tutti VENTA.

sabato 24 gennaio 2009

che bello non capire una........

Ogn’uno a casa sua fà come vuole e questo è inconfutabile.
Ma visto che qualcuno di mia conoscenza, al quale in tempi non troppo remoti, ho dato la mia assistenza ed il mio aiuto, ricevendo in cambio da prima un bel niente di niente e poi solo calci nel culo( scusate le parole, ma quando ce vò ce vò), scrivendo sul SUO forum tratta un personaggio che crede essere io (in questo caso voglio proprio lasciarglielo credere), in malo modo, dicendo che non capisce una SEGA, la cosa potrebbe anche essere vera, dal suo punto di vista, infatti tale personaggio non pensa solo ed esclusivamente a quanto può guadagnare da ciò che fa, spacciando il tutto per giusto, migliore e più sicuro. Ma pensa in primo luogo al connubio fra divertimento, sicurezza e spesa, questo tutto a pro del proprio e dell’altrui divertimento, cosa che lui non pensa nemmeno di fare.
Visto che il dittatore in questione crede di essere l’onnipotente e di poter fare il bello ed il cattivo tempo nell’ambito del suo settore, posso solo dire che lui la SEGA la capisce bene, infatti fa di tutto per togliersi di dosso le responsabilità, per scroccare lo scroccabile e per mettersi in mostra in modo da poter vendere il vendibile e il non.
Quando tale persona comincerà (credo mai e poi mai) a frugarsi in tasca per conseguire il suo hobbie credo che alcune delle sue convinzioni faranno come i castelli di carte cioè cominceranno a cadere ed allora io sarò alla base ad aspettare!
Ciao a tutti VENTA.

domenica 11 gennaio 2009

una giornata nel mio elemento naturale...neve!

Nel mio blog fino ad ora ho parlato quasi esclusivamente di giornate passate al mare a fare immersioni, ma come molti di voi sanno la subacquea non è l’unica mia passione sportiva.
Quindi, oggi, ho passato la mia giornata sulla neve,un altro elemento a me familiare, certo mi sarebbe piaciuto anche andare in acqua, visto quello che racconta il presidente del Sub Way nel forum di tale associazione, ma purtroppo la subacquea si può fare in qualunque stagione, mentre lo sci si può fare solo in inverno e con le eccezionali nevicate di questi ultimi periodi, chiunque sia appassionato a tale disciplina non può rinunciare a praticarla ed io non vi rinuncio affatto!
Come per ogni domenica che si rispetti ( e qui il discorso vale sia per lo sci che per la subacquea) al venta non piace fare le file, quindi si alza di buon mattino, intorno alle 6.15 per poter essere sulle nevi dell’ Abetone all’apertura degli impianti, fissata per le 8.00 del mattino ( alcuni amici come si suol dire storgono il naso quando gli propino certi orari, incominciano a dire che non vanno mica a lavorare.) e a quell’ora ero proprio li a fare lo skipass, quale fare, il giornaliero o il mattiniero?
Il mattiniero naturalmente, visto che tanto alle 13.00 quando finisce la sua validità, io sicuramente non ce la farò più a sciare.
Prendo il primo impianto alle 8.15, ed arrivato in cima subito mi butto sulla 2*, la faccio naturalmente tutta di un fiato ed arrivato in fondo non trovo fila a gli impianti, così riparto e via per la 3*, sempre senza “levare”.
Così è stato per tutta la mattina, piste quasi sgombre, o per lo meno che ti permettevano di fare la tua andatura senza creare pericoli ed intralcio per gli altri sciatori,questo in tutto il comprensorio e niente file a gli impianti di risalita.
Alle 12.30 ho smesso, con una stanchezza addosso che non vi dico, ma anche con altrettanta felicità, per la mitica mattinata di divertimento!
Per me, pur non essendo uno sciatore provetto,ma abbastanza capace, la neve è adrenalina pura e questa si trasforma in divertimento puro!
Ciao a tutti e alla prossima sciata!
Venta.
*2= pista Zeno 2
*3= pista Zeno 3

martedì 6 gennaio 2009

la prima immersione del............. 2009

Cielo grigio stamane attorno alle 7.00 quando mi sono alzato con l’intento di andare ad immergermi nelle acque della costiera Livornese.
Nonostante ciò sono ugualmente partito alla volta della meta prefissata, con in cuor mio anche un po’ d’apprensione e d’ansia, infatti era la prima volta che sarei uscito in barca con il nuovo gruppo di sub.
Arrivato al diving, l’intramontabile DEEP INSIDE, un tiepido sole mi ha accolto, assieme ai mitici gestori (Mauro ed Elisabetta) ed assieme al presidente del SUB WAY alla sua compagna ed a gli altri componenti del gruppo. Devo dire che mi sono da subito sentito a casa e non solo per la solita accoglienza ricevuta da Mauro ed Elisabetta, ma anche da quella dei Componenti del Sub Way che mi hanno da subito trattato come uno di loro, tanto che quando, come al solito mi son messo in disparte a preparare la mia attrezzatura, un componente del gruppo, scherzosamente mi ha chiesto se loro mi facessero “schifo”.
Mentre preparavamo le attrezzature, il carisma e la simpatia di Patrizia, Natasha non che quella di Spartaco, Francesca e de gli altri ha tenuto banco fino a che non siamo arrivati sul punto d’immersione, li una volta formati i gruppi, le coppie e vestiti, siamo scesi in acqua, immersione facile, vista anche la visibilità ed il punto d’immersione, ormai conosciuto da tutti (le Gorgonie),li, lungo la cima dell’ancora abbiamo raggiunto il canale e dopo un giretto di circa 30 minuti, siamo ritornati nuovamente sulla cima. Abbiamo iniziato la nostra risalita, anche se per qualcuno con delle piccole difficoltà, ma niente di che. Giunti in superficie ci aspettava un mare tutt’altro che calmo, il quale ci ha messo un po’ in difficoltà nel salire a bordo del gommone, come al solito, io sono rimasto in acqua fino all’ultimo per aiutare eventuali sub in difficoltà, ma la cosa non è stata necessaria, sul gommone con il mare in quelle condizioni, i componenti del gruppo non erano propriamente al top, ma grossi problemi non ce ne sono stati, fino al momento di salpare l’ancora, la quale non voleva saperne di essere salpata, se non che la bravura di Mauro e la tenacia mia e di un altro sub del quale non ricordo il nome, hanno fatto si che anche questa situazione trovasse la sua risoluzione.
Al nostro ritorno in banchina, Elisabetta ci aspettava per prepararci un piatto di penne, accompagnate da un buon vino e da un panettone portato a sua volta da Francesca, la quale aveva portato anche due bottiglie di spumante. Dopo aver mangiato e brindato assieme ai pochi rimasti, chi siamo persi in chiacchiere fino alle 15.00 circa.
In conclusione voglio ringraziare i componenti del Sub Way, per avermi accettato nel loro gruppo, non che gli stessi con Mauro ed Elisabetta per la bella giornata che mi hanno fatto passare.
Grazieeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!