martedì 1 novembre 2011

Il mojito di Ali....

Nell' ambito di una vacanza recentemente fatta da me e dalla mia compagna in Egitto, più precisamenta e Marsa Alam. Nel villaggio in cui eravamo alloggiati, un villaggio bellissimo e pieno di comfort ci è capitato di vedere scritto sul menu del bar a bordo piscina, che, avrebbero servito anche degli aperitivi, fra cui spiccava il famoso Mojto. Nei giorni trascorsi nel villaggio avevamo notato che erano presenti grossi cespugli di Basilico sparsi qua e la. Una sera al crepuscolo prima di prepararsi per la cena vado dal barista che si chiama Ali ed ordino due Mojto. Torno a sedermi al tavolo ed intanto guardo Ali che prepara i due Mojto, da un bicchierino di plastica prende dei ramoscelli verdi (sicuramente menta) li mette nei bicchieri, li pesta assieme allo zucchero di canna ed aggiunge i vari liquori fra cui il Rum ed altri che non conoscevo, mescola il tutto, aggiunge una decorazione e li serve al tavolo. Ringraziamo Ali per il servizio reso prendiamo i biccheri in mano, li tocchiamo assieme per brindare alla nostra vacanza tanto sospirata, ci accingiamo a sorseggiare il "prezioso" cocktail ed in quel momento qualcosa ci salta all'occhio, il ramoscello verde non pare proprio menta, l'odore conferma che non lo è, ma soltanto l'assaggio della bevanda fornisce la prova finale che il ramoscello altro non è che il famigerato BASILICO. Iniziamo a sorseggiare il drink, un pò per curiosità un pò per non fare una brutta figura agli occhi del barmen. Fra un sorso ed battuta di spirito il cocktail anche se non con il sapore a cui siamo abituati arriva alla fine, ma qui entra nuovamente in gioco Ali, infatti, vedendo i nostri bicchieri vuoti, arriva dal bar con in mano i liquori e ci riempie nuovamente i bicchieri. Un altro drink da "far fuori" , ci manderebbe in estasi con tutto il rum che aveva messo. Né beviamo un pò ma poi con un espediente riusciamo a smaltirne un certa quantità vicino ad una pianta, questo, non perché la bevanda non fosse di nostro gradimento, ma soltanto perché non ad l' avremmo fatta a reggere due Mojto di Ali! Che il nostro amico abbia inventato una variante del famoso drink? Provare per credere!!!!!!!!!!!!!:-) :-) :-)

lunedì 22 agosto 2011

All' Elba ed alle Cannelle...

Giornata di caldo torrido Domenica 21 Agosto, allora quale migliore iniziativa se non quella di andare al mare, ma quale mare?
Dopo aver riflettuto abbiamo deciso di andare a l'isola d' Elba, ma senza dover portarci dietro un mezzo di locomozione, quale l'auto oppure lo scooter.
Allora, la cosa migliore da fare era certamente prendere l'Aliscafo e dirigesi a Cavo ed è cosi che abbiamo fatto!
Saliti a bordo attorno alle 8.40 subito si salpa ed in pochi minuti attracchiamo al molo di Cavo, li, avevamo prenotato un immersione con il diving del mitico Roland, quindi, non appena scesi subito ci dirigiamo verso il diving pur sapendo che era ancora presto.
Arrivati sul posto troviamo ad attenderci una vecchia conoscenza dei tempi in cui facevo la guida per una nota scuola, subito incominciamo a parlare dei vecchi aneddoti delle immersioni fatte assieme, lasciamo li le attrezzature e nell'attesa ci facciamo una passeggiata sul lungo mare.
La passeggiata in questione non dura che qualche minuto visto che il paese è piccolo.
Torniamo indietro e nel frattempo altri avventori sono arrivati e stanno preparandosi per trasferirsi sulla barca, noi allora facciamo lo stesso ed in pochi minuti siamo tutti a bordo, montiamo le attrezzature ed dopo le ultime raccomandazioni del capitano si salpa alla volta di Punta delle Cannelle, dove arriviamo dopo circa una mezzora di navigazione.
Ancoriamo e nel breefing Roland ci mette in guardia da una corrente abbastanza forte presente in superficie, mentre divide anche i sub in base alla loro esperienza ed alle guide che ha a disposizione, anche noi veniamo assegnati ad un gruppo ma da subito diciamo che ci immergeremo da soli ed infatti così facciamo!
Indossiamo le attrezzature e con il passo da gigante ci buttiamo in acqua uno alla volta, per prima tocca alla mia compagna e dopo l'ok io le passo le decompressive, lei subito si assicura al gav quella che avrebbe dovuto usare mentre assicura all'estremità di un cordino che io avevo calato in precedenza l'altra bombola.
Anch'io mi butto con difficoltà vista la corrente mi assicuro la mia decompressiva e tirandomi alla cima di corrente guadagno la catena de l' ancora, la mia compagna è già lì, si fanno i controlli di rito e giù, dopo pochi metri la corrente presente in superficie sparisce completamente quindi possiamo effettuare la nostra immersione in assoluta tranquillità.
Il giro che all'incirca dura una mezzora, ci porta ad esplorare oltre la parete anche il pinnacolo che si stacca da essa, nel nostro giro incontriamo una grossa Musdella, delle murene alcune Aragoste e vari scorfani ma al nostro rientro in barca la coppia che ci aveva preceduto ci comunica che avevano incontrato un Pesce San Pietro e che al loro passaggio era scomparso verso il largo, peccato che non eravamo li anche noi, ma sarà per un altra volta.
Poco dopo tutti sono a bordo salpiamo l'ancora e ci dirigiamo nuovamente verso Cavo.



Un altra mezzora circa di navigazione e siamo in porto, li una volta attraccati tutti si affrettano a scaricare le attrezzature visto che nessuno aveva intenzione di effettuare un altra immersione nella giornata. Noi, una piccola intenzione l'avevamo ma il capitano ci dice che saremmo stati stretti con i tempi di rientro, allora anche noi decidiamo che è meglio non rischiare, quindi, decidiamo di comanderci un bel pranzetto a base di pesce vista la fame! Pranzo che consumiamo nel locale di fronte al porto con lo sfondo del mare a fare da cornice! Passiamo un pò di tempo li a parlare fino a quando stanchi decidiamo di andare al diving a preparare le ceste per il ritorno e a "schiacciare" un pisolino visto anche la stanchezza presente! Una volta svegliati, la mia compagna mi dice che le piacerebbe prendere un gelato allora, io, la porto al chiosco di fronte alla spiaggia dove sò che il gelato è molto buono, un bel cono a testa che ci gustiamo all'ombra di una palma nei giardinetti adiacenti il chiosco. Dopo, alcune foto ricordo (una pubblicata anche di recente su fb) è giunta l'ora di preserarsi per il rientro. Andiamo al diving salutiamo Roland con la promessa di tornare, recuperate le attrezzature ci dirigiamo all' attracco dell' aliscafo che arriva quasi subito risparmiandoci un attesa sotto il sole cocente. Salutiamo l'isola salendo a bordo pochi minuti di navigazione e siamo in terra ferma, la giornata è praticamente finita anche se si concluderà con una doccia ed una cenetta all'aperto nel parco di casa! Soddisfatti appieno della bellissima giornata ancora una volta passata all' insegna del divertimento e dello stare insieme ci riproponiamo di passare quanto più tempo possibile in questo modo!!!!! Alla prossima venta...

mercoledì 17 agosto 2011

All' Acqua Park di Cecina...

Domenica 14 Agosto, il giorno prima del tanto atteso Ferragosto, il tempo è bello, immersioni non né avevo in programma, anche perché quelle che mi avevamo proposto erano troppo impegnative per distanza e costi. Quindi cosa fare, stare lontano dall'acqua no di certo! Da tempo si parlava di andare all' Acqua Park di Cecina e quale meglio occasione se non questa?! Sapendo che alle bambine sarebbe certo piaciuta questa gita, la sera prima glielo comunichiamo ed il loro entusiasmo và alle stelle. Tutti contenti andiamo a dormire consapevoli della bella giornata che ci attendeva. La mattina la mia compagna ed io ci alziamo attorno alle otto prepariamo tutto, lo carichiamo in macchina mentre le bambine ancora dormono, dopo, prendiamo le bimbe dal letto, le mettiamo in macchina dove continuano a dormire, abbozzando solo qualche protesta ma niente più. Dopo circa un ora e mezza di percorrenza stradale (non abbiamo fatto autostrada) arriviamo a Cecina ma il parco in questione è praticamente introvabile a causa della mancanza di segnaletica che indichi la strada da percorrere. Comunque dopo varie peripezzie e chiedendo informazioni, riusciamo ad arrivare a destinazione. Parcheggiata la macchina andiamo subito all'ingresso tutti entusiasti, biglietti e via dentro, pochi minuti e siamo su gli scivoli. Le discese si succedono una dietro l'altra e da subito notiamo che la bambina più grande ha acquisito molta indipendenza e fiducia in se stessa, infatti affronta tutti gli scivoli da sola divertendosi un sacco! In tutta la giornata, oltre a gli scivoli abbiamo ballato in acqua e giocato sempre in acqua dove le bimbe si divertivano molto a salirmi su la schiena immergendomi completamente testa compresa. Verso la fine della giornata poi la bambina grande ha anche partecipato ad un gioco con difficoltà abbastanza impegnative riuscendo ad arrivare fin quasi alla fine! Ci siamo talmente divertiti che la giornata si è protratta fino all'ora di chiusura del parco, eravamo infatti in attesa di scendere dall' ultimo scivolo quando il personale ha messo la catena che ne impediva l'accesso. La giornata si è poi conclusa con una pizza mangiata sotto la pianta nel giardino di casa. Insomma, una giornata diversa, sempre a contatto con l'acqua che ha fatto divertire grandi e piccini:-) Ciao alla prossima venta.

mercoledì 10 agosto 2011

Un fine settimana a Moneglia e sul Cargo Armato...


Moneglia, una piccola cittadina situata in un insenatura delle
scogliere a picco sul mare nella riviera di levante della Liguria
tanto che per potervi accedere l'uomo ha creato la famosa strada delle
gallerie, è proprio questo il nome della strada che collega Devia
Marina a Sestri Levante passando proprio per Moneglia. Questa
particolarità rende il posto molto suggestivo simile ad un paesaggio
da favola. Proprio qui la mia compagna ha deciso di passare un breve
periodo di vacanza assieme a le sue figlie e con l'aiuto di sua madre
si è stabilità in un campeggio a picco sul mare anch'esso molto
suggestivo. Qui, ho passato il fine settimana in loro compagnia!
Arrivo Sabato pomeriggio attorno alle 16.00 dopo aver percorso con il
mio fido T MAX i circa 150 chilometri che mi separavano dalla meta (
di cui circa 130 in autostrada fino all'uscita di Devia Marina ed i
restanti lungo le suggestive strade liguri). Ad accogliermi trovo la
mia compagna che mi accompagna nelle fasi di parcheggo dello scooter e
di accoglienza al camping. Dopo di che raggiungiamo il resto della
famiglia sulla spiaggia sottostante, dove le bambine mi accolgono
molto calorosamente come al solito con baci ed abbracci mi rimane
appena il tempo di salutare la madre della mia compagna che le bambine
vogliono andare a fare il bagno, io, di questa iniziativa ne sono
contento, dopo una settimana passata al lavoro un bel bagno
ristoratore ci voleva proprio. Il pomeriggio trascorre serenamente ma
arriva l'ora di tornare alla base le bambine non sono molto daccordo
però riusciamo a convincerle a rientrare. Arrivati al camper e posate
le attrezzature di spiaggia, ci attende un lavoro che farà divertire
molto anche le bimbe, montare una piccola tenda ad igloo per passare
la notte. L'operazione si svolge rapida dato il coinvolgimento di
tutta la famiglia nonna compresa la quale, ha rivissuto per un attimo
i tempi dei campeggi in tenda con la sua famiglia. Finito il
montaggio, ci dedichiamo alla doccia ed alla cena che la nonna prepara
con cura e buon gusto. Finita la cena, metre la nonna si concede un
meritato relax, le bambine giocano con gli altri bambini conosciuti al
campeggio, la mia compagna ed io, ci dedichiamo al lavaggio e
rimessaggio delle stoviglie. Trascorre ancora un pò di tempo ma le
bimbe sono stanche anche se di andare a dormire non ne vogliono
sapere, così che la mamma decide che è ora di andare a letto, questa
fase le porterà via circa un ora in cui io mi appisolo su di una
comoda sedia da campeggio! Adesso, ci aspetta una seratina di relax
che spendiamo per le vie di Moneglia ed al tavolo di uno dei suoi bar
più frequentati, di fronte a due Mojto a parlare di tante cose fra cui
il futuro. Fra un discorso ed un sorso di Mojto si raggiunge la
mezzanotte ora che per la maggior parte dei vacanzieri significa
l'inizio della movida, ma per noi segna l'ora del rientro anche in
previsione di cosa ci aspetta il giorno seguente. Percorriamo il
sentiero che porta al camping fernandoci di tanto in tanto ad ammirare
le luci sullo splendido golfo di Moneglia. La notte passa
tranquillamente nella piccola tenda anche a causa della novità.
Attorno alle 7.00 i nostri vicini di tenda cominciano a produrre
rumori che ci destano dal tranquillo sonno ma la cosa non ci disturba
più di tanto, visto che di li a poco ci saremmo dovuti ugualmente
alzare perché il nostro passatempo preferito ci attende. Avevano
infatti prenotato giorni prima un immersione con il Punta Rospo diving
di Moneglia. Vista la sveglia fuori programma e le attrezzature già
pronte in macchina arriviamo al diving con largo anticipo. Scarichiamo
le attrezzature, il tempo di parcheggiare l'auto nella vicina piazza e
ci presentiamo all'unica persona presente al diving chiedendo
delucidazioni sul da farsi, visto che è la prima volta che utilizziamo
questa struttura per le nostre immersioni. Ci viene detto che dovremo
aspettare colui con cui avevamo parlato durante la prenotazione e che
sarebbe arrivato a momenti. Intanto altri sub arrivano alla
spicciolata, essi incominciano a preparare le attrezzature, noi
dobbiamo ancora aspettare, consultando l'orologio e conoscendo i
nostri tempi di montaggio delle attrezzature decidiamo che ci possiamo
concedere una passeggiata in città ed un caffè. Così facciamo,
rientrando al diving dopo una ventina di minuti, il tizio in questione
non è ancora arrivato, ma di li a poco eccotelo. Li diamo il tempo di
parlare con gli altri dello staff poi ci avviciniamo lui da subito
rammenta la nostra prenotazione ci saluta e ci dà i moduli da
compilare per lo scarico di responsabilità, una volta compilati e
riconsegnati ci comunica che l' immersione a noi destinata, visto le
condizioni del mare che nella notte si era un pò alzato sarà un
relitto e non la parete preventivata. Io chiedo di quale relitto si
trattasse e con mia sorpresa mi comunica che sarebbe stato il Cargo
Armato. Ci affrettiamo a preparare le attrezzature tanto che come al
solito siamo pronti fra i primi, carichiamo il tutto su di una barca
che all'apparenza sembra più un guscio di noce che una barca ma che
poi grazie anche al suo motore fuoribordo dotato di discreta potenza
si rivelerà una discreta imbarcazione anche in situazioni difficili.
Assieme a gli altri cinque (uomo barca compreso) avventori salpiamo
alla volta del punto d.ormeggio situato di fronte al porto di Lavagna.
Durante il tragitto il mare fà un pò i capricci ma niente di cui
preoccuparsi intanto i presenti incominciano a parlare del relitto,
del modo e dei tempi d' immersione, io mi comporto un pò da neofita
pur sapendo dentro di me che il sito non mi è affatto sconosciuto
avendoci negli anni passati effettuato una decina di immersioni
almeno. Arriviamo sul posto dopo una trentina di minuti, ormeggiamo
sul pedagno che si leva dalla murata di dritta del relitto posto su di
un fondale di 36 metri e quindi adatto alla maggior parte dei sub.
Indossiamo le attrezzature e via in acqua, una leggera corrente di
superficie ci costringe a pinneggiare per raggiungere il gavitello che
utilizzeremo anche per la discesa se la corrente ci dovesse aggredire,
ma messa la testa sotto ci accorgiamo che la corrente presente in
superficie è scomparsa, continuiamo la discesa ed intorno ai 12 metri
la sagoma del relitto appare, quindi, la visibilità solitamente scarsa
in questo punto sarà sicuramente buona. Arrivati sul relitto, la sua
morfologia mi appare subito familiare anche dopo alcuni anni di
assenza, quindi iniziamo la sua esplorazione ma purtroppo notiamo
l'assenza di pesce, infatti, soltanto un gruppo di Castagnole, uno
Scorfano ed un Aragosta fanno la loro apparizione. L'esplorazione del
relitto continua illuminando tutti i buchi, gli anfratti e con qualche
penetrazione all'interno nelle zone relativamente sicure. Il tempo
scorre inesorabile e dopo una ventina di minuti il computer ci ricorda
che dobbiamo risalire. Stacchiamo dal relitto ed iniziamo a risalire
luogo il gavitello di ancoraggio, l'assensa di corrente ci permette di
rimanere in "libera" sensa perdere di vista la cima. Un altra ventina
di minuti ci separano dalla superficie, la mia compagna ed io
affioriamo per primi, c'è ancora un pò di corrente ed il mare è
fortemente increspato, ma la cima presente in superficie e l'ampia e
comoda scaletta ci permettono di salire a bordo sensa problemi. Poco
dopo anche gli altri componenti del gruppo salgono a bordo e siamo
pronti a salpare. All' avviamento il motore fà i capricci e vedo la
faccia del barcaiolo rabbuiarsi, non mi preoccupo molto, visto che
siamo a vista del porto di Lavagna. Pochi tentativi ancora e
finalmente si avvia, molliamo l'ormeggio ed iniziamo la navigazione
verso Moneglia, non prima però di esserci mangiati un pezzo di
focaccia offerta dal diving. La navigazione si rivela un pò
difficoltosa e questa volta il capitano non nasconde la sua
preoccupazione, il mare mosso fà si che le onde entrino in barca e
colpiscano gli occupanti in faccia, io, non mi pongo questo problema,
essendomi seduto a poppa e mantenendo lo sguardo all' indietro. La
barca comunque regge bene e dopo una quarantina di minuti (10 in più
dell'andata a causa del moto ondoso e del vento contrario) approdiano
nel sicuro porto di Moneglia! Le operazioni relative allo scarico, al
lavaggio, al rimessaggio delle attrezzature ed a una doccia calda, ci
porta via ancora una quarantina di minuti, alla fine dopo aver pagato
il dovuto ed aver salutato il ragazzo del diving con la promessa di
ritornare per un altro tuffo, ci dirigiamo alla macchina contenti del
tempo trascorso e dell' immersione fatta. Pochi minuti e siamo
nuovamente al camping, la nonna stà preparando il pranzo, una delle
bimbe stà giocando assieme a gli altri bambini presenti, ma una manca,
la nonna ci comunica che ha fatto un pò i capricci ed è voluta
rimanere in spiaggia assieme ad alcune ragazze più grandi conosciute
li. A quel punto la madre preoccupata per la mancanza di una
supervisione affidabile, decide che e bene andare a recuperarla, io
decido allora di accompagnarla. Percorriamo la scalinata ed il
sentiero che porta in spiaggia velocemente, ed arrivati li troviamo la
bambina che stà giocando, sua madre a quel punto si avvicina e la
rimprovera, dicendole poi di seguirla a casa. I capricci non accennano
a diminuire ed il ritorno verso "casa" sarà irto di continue soste
fatte allo scopo di poter rimanere in spiaggia, ma la madre con la sua
flemma riuscirà a portarla fino alla meta. Arrivati li, c'é ancora da
fare un piccolo lavoretto prima di pranzo, smontare la tenda che il
giorno prima avevamo montato e dove avevamo passato la notte. La
bambina più piccola ci accompagna in questa breve operazione,
divertendosi moltissimo. Alla fine del tutto ci aspetta il delizionso
pranzetto preparato dalla nonna, che consumiamo quasi con voracità
vista la fame presente in tutti i componenti dela famiglia. Il
pomeriggio, visto il tempo cupo ed il mare mosso prosegue nei pressi
del camper, le bambine giocano con i loro amichetti, gli adulti con un
gioco da tavolo molto divertente! La giornata praticamente si conclude
con una squisita pizza consegnata a domicilio da una pizzeria di
Moneglia. Finita la cena arriva il momento dei saluti, io purtroppo
devo rientrare alla "base". Baci ed abbracci si susseguono in
quantità, ma il mio fido T MAX si avvia, un ultimo bacio a tutti e via
verso casa dove arriverò tranquillamente dopo circa cento minuti di
viaggio. Concludendo ringrazio: per primo ma non per importanza il mio
T MAX, il quale mi ha permeso di effettuare il viaggio in assoluta
tranquillità e dopo la mia compagna e la sua famiglia che mi hanno
permesso questa breve e divertente vacanza ospitandomi e facendomi
come sempre sentire una della famiglia! Ciao alla prossima avventura
Venta!

lunedì 1 agosto 2011

Poi non dovresti arrabbiarti...

Ho chiesto gentilmente al mio capo se la lavanderia questa settimana, effettuava il sevizio di riporto degli indumeti oppure se sarebbe andata in ferie, effettuandolo dopo due settimane. Mi è stato risposto in malo modo che: a me non sarebbe dovuto interessare, se mi andava bene era così altrimenti me li sarei dovuti portare a casa! La mia risposta sensa inflessioni è stata: va bene! Ora io, non mi dovrei arrabbiare con certe persone?!

martedì 26 luglio 2011

Una giornata trascorsa sull' isola di Capraia...

Domenica 27 Luglio la cosa non prometteva niente di buono, all'alba nubi minacciose si stagliavano all'orizzonte, un vento teso da ovest faceva presagire ad una giornata d' Ottobre, una giornata da rimanere in casa. Ma ormai avevano pianificato una gita che certo non ci scorderemo tanto facilmente. Arrivati all'uscita autostradale di Livorno un ci coglie un violento acquazzone che però di li a poco lascia spazio ad un timido raggio di sole, sul Porto Mediceo un forte vento da ovest increspa l'acqua del bacino portuale. Ma la mia compagna, le sue figlie sua madre ed io ci dirigiamo ugualmete alla biglietteria della Toremar che non è però gremita come nelle calde domeniche estive, dove, acquistiamo i biglietti per la Capraia. A quel punto, noi siamo ancora un pò scettici, ma le bambine sono entusiaste quindi, saliamo a bordo convinti che tutto sommato la giornata sarà divertente. Il traghetto salpa con almeno quindici minuti di ritardo e non appena fuori dal porto il mare si presenta subito con onde alte almeno un metro il che fà supporre che il viaggo non sarà dei più agevoli. Di li a poco l'equipaggio passa a distribuire i sacchetti per il vomito, ma il beccheggio ed il rollio provocato dalle onde non hanno effetti su di noi, mentre, le bambine si divertono allegramente nell'angolo dedicato a loro all'interno della nave. Il viaggio si protrae per circa tre ore, a fronte delle due e mezzo previste, è così che attorno a mezzogiorno sbarchiamo sull'isola. Dopo due stagioni ritorno sul luogo (l'estate scorsa non mi era stato possibile recarmi sull'isola purtroppo) e noto che finalmente il nuovo attracco del traghetto è ubicato proprio di fronte al diving. Pochi passi e siamo dentro, i saluti ai vecchi amici e compagni di tante immersioni, le formalità di rito e siamo pronti a preparare le "ceste" con le attrezzature da portare in barca, in questa operazione con entusiasmo e a modo loro ci aiutano anche le bimbe. Tutto pronto, ci rimane solo da far vedere alle bambine ed alla madre della mia compagna dove possono andare in spiaggia. Espletata anche questa operazione e lasciando non sensa qualche difficoltà (le bimbe reclamano la mamma ed a noi dispiace molto lasciarle li da sole) il resto della famiglia sulla spiaggia, ci dirigano alla barca assegnataci (la Maggio) carichi delle casse con le attrezzature, arrivati li iniziamo a montare i "gruppi" mentre anche gli altri sub alla spicciolata ci raggiungono per espletare la stessa operazione, nel frattempo anche il capitano della barca sale a bordo e dopo essersi consultato con altri componenti dello staff ci comunica che faremo tappa a Punta della Fica (questo posto si chiama proprio così anche su le carte nautiche e su le mappe, non è un nome inventato per far impressione sul popolo dei subacquei) io conoscendo il luogo non sono molto entusiasta della decisione ma sulla barca ci sono degli "open" quindi ritengo che il luogo scelto da la guida sia appropriato. Pochi minuti di navigazione e siamo ancorati sul sito un breefing veloce precede la vestizione e poi via in acqua, in superficie chiedo l'ok alla mia compagna controllo la mia attrezzatura (macchina fotografica compresa) tutto bene, segnali di rito e giù nel blu! Da subito ci accorgiamo che la visibilità è splendida, infatti, la limpidezza dell'acqua ci permette di vedere agevolmente ad una trentina di metri di fronte a noi. L'ancora e posizionata su di un letto di posidonia vicino alla parete e scendendo notiamo una figura strana adagiata su di essa non riusciamo a capire che cosa possa essere, ma avvicinandosi riconosciamo la figura di una splendida Tartaruga, figuratevi l'emozione di avvistare una creatura del genere, subito prendo la macchina fotografica, premo il pulsante di accenzione niente, provo ancora niente (dopo in superficie scopriro che una nuova batteria acquistata di recente non fà bene contatto), il panico, non poter avere una prova fotografica dell'evento ma la fotocamera non ne vuol sapere di accendersi, nel frattempo la Tartaruga forse infastidita dai sub presenti si allontana pacificamente. L'immersione prosegue con l'avvistamento di numerose Murene e di un branco di grossi Barracuda e si conclude dopo circa 40 minuti. Su la barca i commenti all'evento si susseguono molteplici, ma purtroppo nessuno ha una documentazione fotografica della creatua avvistata. Rientrati in porto lasciano le attrezzature in barca infatti di li a poco ci immergeremo nuovamente. Nella pausa raggiungiamo il resto della famiglia sulla spiaggia, naturalmente sono molto contenti di vederci, di giocare con noi e di ascoltare il racconto dell'immersione. Ma di li a poco abbiamo dovuto nuovamente congedarci da loro e questo non sensa pianti e lamenti da parte delle bambine e sensi di colpa da parte nostra. Arrivati su la barca, gli astanti erano già intenti a montare le loro attrezzature e noi iniziamo a fare lo stesso, se non che il capitano ci comunica che ci saremo immersi nello stesso luogo della mattina, io, gli comunico che non mi sarei immerso perché a parte l'avvistamento inatteso il luogo non presentava nessuna caratteristica per cui valeva la pena di essere visitato due volte nello stesso giorno. Scarico le attrezzature mia e della mia compagna e le appoggio in banchina metre sopraggiunge Franco il capitano della Lallibo che oltre ad essere una vecchia guida e conoscenza del diving è anche un amico. Lui ci comunica che partirà entro mezzora e che andrà alla Secca dell' aereo e se vogliamo ci poterà con lui visto che ha ancora dei posti liberi. Noi accettiamo e subito carichiamo le attrezzature in barca iniziando da assembrarle, finito mi rimane il tempo di controllare la macchina fotografica che dopo alcune prove riesco a far funzionare nuovamente. Gli altri componenti del gruppo intanto arrivano ed effettuano le nostre stesse operazioni tanto che di li a poco siamo ponti a salpare. Molliamo gli ormeggi mentre Franco ci spiega che proverà a fare l'ancoraggio ma se non terrà dovremo spostarci su di un altro sito. Di li a poco gettiamo l'ancora nel luogo prescelto pochi minuti e ci comunica che l'ancoraggio tiene quindi l'immersione è fattibile, il mare è un pò increspato ma non crea grossi problemi nella vestizione, lui ci fà il breefing e ci comunica che ci guiderà nello svolgimento dell'immersione, io sono a conoscenza della morfologia del sito ma lo seguirò molto volentieri sapendo che lui conosce dove stanziano grosse Cernie. Tutti pronti e giù in acqua, velocemente un controllo e luogo la catena nell'acqua cristallina ci immergiamo dolcemente, arrivati sul fondo subito avvistiamo "Filippo" una grossa Cernia che ormai vive li da anni. I 25 minuti di fondo seguiti da altrettanti di risalita proseguono con molti altri avvistamenti di Cernie, Murene ecc ( non abbiamo visitato il relitto dell'aereo per motivi di tempo ed aria residua). Risaliti in barca ringraziamo Franco per la bellissima immersione fatta grazie alla sua disponibilità. Arrivati in banchina scarichiamo in tutta fretta le casse contenenti le attrezzature infatti, non manca poi molto alla partenza del traghetto. Il tempo di riporre le attrezzature, farsi una doccia, espletare le formalità burocratiche e di salutare il mitico Franco che ci ricongiungiamo con il resto della famiglia, ci rimane il tempo per un panino ed un gelato prima di salire a bordo. Durante la salita sul traghetto un piccolo incidente capitato ad una delle bambine per mia negligenza turba la splendida giornata appena trascorsa, fortunatamente il tutto si risolve in poco tempo tanto che le bimbe giocheranno per tutta la durata del viaggio nello spazio a loro dedicato. Durante il tragitto che effettuiamo in macchina madre e figlie si addormentano dolcemente pienamente appagate dalla splendida giornata trascorsa sull'isola di Capraia. Concludendo voglio ringraziare: da prima chi mi ha accompagnato in questa avventura divertendosi e prestando il suo aiuto per la buona riuscita della giornata e per secondo il Capraia diving ed in particolare Franco per il servizio prestato. Grazie a tutti venta.



domenica 17 luglio 2011

Una giornata all' Acquario di Genova...




Le previsioni davano mare mosso e il sopralluogo sul posto del giorno prima dicevano che la visibilità sarebbe stata sicuramente scarsa, quindi la possibilità di immergersi almeno in costa era sicuramente sfumata. Allora quale miglior occasione per rimanere a contatto con l'ambiente sommerso e nello stesso tempo far divertire anche i bambini?! Così, domenica 17 Luglio assieme alla mia compagna ed alle sue figlie abbiamo deciso di andare a visitare l'acquario di Genova. Arrivati al Porto Antico attorno alle 10.30, dopo aver parcheggiato nell' autosilo ci dirigiamo verso l'ingresso con le bambine già cariche di entusiasmo per la cosa da tempo attesa. Una lunga fila alla biglietteria ci fà presagire un affollamento più o meno intenso all' interno. Non ci perdiamo d' animo ed affrontiamo la fila decisi a far vivere quest' avventura alle bambine. Dieci minuti ed il biglietto è pronto, saliamo le scale che portano nella prima sala e da subito ci rendiamo conto che non è così gremita come previsto, le bambine si dirigono subito verso la parete che rappresenta il porto Genovese, dove i pochi pesci presenti notano allegramente, per loro, vedere il modo sommerso in questa veste è una novità che le accompagnerà per tutto il percorso e ne rimangono subito affascinate. A noi invece cade subito l' occhio su di un grosso plastico in bassorilievo che riproduce la conformazione dei fondali marini in rapporto alle terre emerse (cosa alquanto curiosa è che alcune isole della Polinesia altro non sono che la vetta di montagne che si ergono dal fondo sensa collegamenti fra loro). Passando attraverso un corridoio dove viene scattata la foto ricordo ai clienti si accede alle altre vasche dove gli organismi marini sono suddivisi per zona d' orgine oppure per specie (come Squali, Delfini ecc). Figuratevi l' eccitazione delle bambine nel vedere: Squali, Delfini, pesci tropicali, Pinguini, Cavallucci marini, Pirania e molte altre specie che non stò ad elencare, nuotare praticamente accanto a loro. L'eccitazione e durata per tutta la visita che si è protratta per circa tre ore, con il culmine alla vasca dove si possono toccare le Razze, le quali dopo una breve attesa si sono avvicinate ed una con una performance inattesa si è fatta toccare da entrambe. Durante il viaggio di ritorno l'eccitazione si è trasformata in stanchezza ed è stato bello vedere le bimbe e la mia compagna addormentarsi dolcemente appagate dalla giornata appena trascorsa. A volte certe cose ti ripagano di tutte le angherie subite durante la settimana! Venta.

La serata dei trattori...





Serata carica di allegria e con un pizzico di competizione quella passata Sabato 16 Luglio a Cerreto Guidi FI. Come ormai è consuetudine da 15 anni gli amanti delle macchine agricole che hanno dato inizio alla meccanizzazione dell' agricoltura, si ritrovano in questo luogo per assistere ad una manifestazione che ha più il sapore di una competizione, infatti, trattoristi che hanno fatto il tempo che fu e giovani trattoristi si sfidano in una gara di aratura in notturna a bordo di macchine che ormai non solo non sono più in produzione, ma, non sono più in uso orma da decine di anni. Infatti, Landini a testa calda, Fiat R 80 e cingoli Fiat 55 e 70 si danno battaglia per dimostrare chi è il migliore! Per questo centinaia di persone si radunano per assistere all' evoluzioni dei partecipanti alla manifestazione. Non mancano infatti impennate, infossamenti e rotture varie, ma anche soltanto le operazioni di avviamento sono spettacolari, infatti, queste macchine non sono dotate di un avviamento elettrico, ma vanno avviate con sistemi manuali più o meno complessi che ogni volta danno spettacolo! La serata che si è conclusa attorno alla mezzanotte ha avuto un grande successo ed io sarò presente anche a quella del prossimo anno per poter rivivere per una sera la mia giovinezza! Ciao all'anno prossimo!

martedì 12 luglio 2011

La giornata alle Formiche...

Giornata da incorniciare, domenica 10 Luglio! Giornata come al solito iniziata prestissimo attorno alle 5.30 con la sveglia che ci ricorda che è ora di alzarsi e di affrontare l' escursione che avevamo programmato da tempo, escursione che già si preannuncia fantastica, visto che il programma prevedeva di raggiungere Castiglione della Pescaia dove ci saremo imbarcati con l'ormai mitico Sestante diving per trascorrere una giornata di mare con immersioni ammesse a le Formiche di Grosseto. Assieme alla mia compagna della vita non che compagna d'immersione, arriviamo sul luogo dell'incontro dopo circa due ore di viaggio ed appena arrivati troviamo la cordialità dei proprietari del diving, i quali come sempre ci fanno sentire a casa. Baci, abbracci, battute, proprio come degli amici che si incontrano dopo un pò di tempo e questo non è che l'inizio della giornata! Intanto alla spicciolata continuano ad arrivare gli altri componenti del gruppo, il tempo dei saluti, delle battute e di assemblare le attrezzature che la barca salpa. Durante i circa quaranta minuti di viaggio che ci porteranno ad ancorare su la Secca di Zi Paolo, Cinzia, la guida, ci fà il breefing dell' immersione. Arrivati sul posto si preparano prima i sub che effettueranno il run time più luogo (circa 150 minuti) ed aiutati da gli altri scendono in acqua per posizionare la loro attrezzatura e giù verso gli "abissi"! Adesso è l'ora dei nostri gruppi, indossiamo le attrezzature, scendiamo in acqua ed aiutati da Daniele che gentilmente come al solito ci passa le "decompressive" ci prepariamo a scendere alla Cattedrale guidati da Cinzia che ci porta ad effettuare un giro pieno di incontri eccezionali ( Barracuda, Aragoste, Murene ecc) che si conclude dopo circa 45 minuti. Risaliti in barca ci aspetta come di consueto l' immancabile aperitivo (analcolico) con gli stuzzichini, il quale precede soltanto di pochi minuti la squisita pasta con il Cappone (che come al solito io prendo per due volte) la quale ci rifocilla nell' intervallo fra le immersioni. Ma all'orizzote spunta ancora qualcosa da mangiare umh!!!!! Pane nutella con una fetta di Banana sopra, assaggiamolo, squisito! Intanto però anche gli occupanti del gommone ne vorrebbero un pò, ma un piccolo braccio di mare lo separa dalla barca, come fare per soddisfare la loro richiesta? A Cinzia viene in mente: qualcuno porterà il vassoio notando, provate ad indovinare chi si sarebbe prestato a tale impresa? Indosso le pinne di Cinzia la quale mi posiziona il vassoio su la mano ed inizio la traversata sperando di non far finire le cibarie in acqua e fra gli incitameti e le acclamazioni dei presenti (in breve filmato documenta il fatto) riesco a portare a termine l'impresa. Il tutto era chiaramente solo un scherzo, visto che subito dopo il gommone si affianca alla barca, ma è stato bello, tutti ci siamo divertiti io per primo! Il relax continua con tuffi e notate nelle limpide e calde acque della Formica Grande. Il tempo trascorre spensierato ed arriva l'ora di prepararsi per la "seconda" , seconda che i profondisti non effettuano. Viene deciso che verrà fatta nel luogo della precedente, ma dalla parte opposta (infatti, sulla Secca di Zi Paolo si possono effettuare due distinte immersioni), arrivati però sul posto una miriade di barche e una corrente di superficie sostenuta ci induce a cambiare posto, che con l' approvazione di tutti viene deciso la Bifora vicino alla Formica di Mezzo. Pochi minuti di navigazione ed eccoci pronti per l'ancoraggio che anche se con qualche difficoltà data la presenza di una corrente relativamente sostenuta viene portata a termine dal "nostro" Daniele. Cinzia ci fà il breefing con delle raccomandazioni particolari sulla profondità e la quota da tenere durante il tragitto di andata. Indossiamo le attrezzature con il cuore in gola, la Bifora, un posto stupendo ma a profondità che vanno oltre le nostre possibilità. Decompressive agganciate e giù, pinneggiamo per vincere la corrente rischiando di andare in affanno ma non appena arrivati alla parete essa scompare, pinneggiamo ancora in quota (circa 10 metri) e poi la parete carica di: Gorgonie, Spugne gialle, Spirografi ecc, ci si presenta davanti, con un branco di Barracuda che si staglia su lo sfondo. L'acqua cristallina ci permette di vedere la fine della parete che sicuramente si infrange oltre i 70 metri. Iniziamo a scendere fino alla quota fissata ed ad ammirare la parete in tutto il suo splendore, pochi metri di pinneggiata ed eccoti sotto di noi la famosa Bifora (caverna con ampio ingresso, non molto profonda e caratterizzata da due cunicoli, per questo il nome Bifora), l'immersione continua ma dun tratto si vedono alcune bolle salire dal basso, si, qualcuno è sceso fino li. L'esplsazione continua pensando ai fortunati ed anche un pò incoscienti che si sono goduti la grotta. Smaltiamo la deco accumulata durante il ritorno con una leggera corrente che ci costringe a muoversi in continuazione per mantenere la posizione in assetto neutro vista l'impossibilità di tenersi alla catena dell'ancora a causa del precario ancoraggio. La deco è finalmente esaurita tutti in superficie, contenti del giro appena concluso e della giornata passata all'insegna del divertimento e dell'allegria! Saliti su la barca subito questa salpa l'ancora ed inizia il viaggio di rientro dove i vari membri del gruppo si scambiano come al solito le impressioni su le immersioni appena fatte. Durante il tragitto un piccolo fuori programma ci allieta infatti, due Delfini ci salutano con il loro guizzo come a confermare l'esito della splendidi giornata appena trascorsa! Questa giornata di mare allegria e divertimento resterà senzaltro nei nostri cuori anche se un membro del gruppo ha avuto un piccolo inconveniente con la schiena, ma credo che anch'essa, si ricorderà in positivo di questa giornata! Concludendo, ringrazio chi ha organizzato la giornata, il Sestante diving (siete veramente grandi!!!!!), il gruppo e la mia compagna che mi ha seguito in quest'avventura rimanendone soddisfatta e divertita appieno! Ciao alla prossima... venta.

lunedì 4 luglio 2011

La barca da Sub...


Da qualche giorno ormai avevo pianificato un immersione con un gruppo di vecchi amici, una reunion che puntualmente una o due volte a stagione si ripete. L'uscita era stata fissata in un noto diving del litorale Livornese ed io ne approfitto oltre che per rivedere i compagni di tante immersioni, per provare il nuovo gav acquistato proprio il giorno prima. Assieme dalla mia compagna e da le sue figlie arrivo al diving di buon ora e da subito noto che c'è qualcosa di nuovo, infatti, c'è l' oggetto che ormai aleggiava nell' aria da tempo, la nuova barca da sub! Salutato il proprietario del diving ed i vecchi amici, espleto le formalità burocratiche ed assemblo l'attrezzatura stando molto attento al posizionamento del nuovo gav che devo andare a provare in vista di immersioni ben più impegnative ed alle quali non voglio certo arrivare impreparato. Il tutto coadiuvato ed aiutato dalla mia compagna alla quale devo fare un encomio perché, essendo anche lei una subacquea è riuscita ad aiutarmi sensa grossi rimpianti per non potermi accompagnare. Finite queste operazioni ci dedichiamo all' osservazione del nuovo natante, pur non essendo completo al 100% (infatti mancano i porta bombole ed altri piccoli particolari) appare da subito molto ampia e comoda, con tanto spazio per le attrezzature, ampie panche per la vestizione e un ampio terrazzino di poppa coadiuvato da una grande scaletta che agevola molto l'entrata e l'uscita dall'acqua. Il tempo passa ed arriva il momento di caricare le attrezzature, pur senza i porta bombole dopo aver caricato il necessario per 14 sub (la barca era quasi al limite, infatti è omologata per 16 sub), lo spazio a disposizione per le operazioni rimane ampio. È l'ora tutti a bordo si parte, usciti dal porto il comandante porta la barca ad una velocità di crociera di circa 15 nodi il motore yanmar canta che è un piacere pochi minuti di viaggio e gettiamo l'ancora al Chenyon, tocca al nostro gruppo entrare in acqua per primo ed assaporare gli agi del natante, infatti, la vestizione è agevole, il passaggio da prua a poppa con l'attrezzatura indosso, anche e il terrazzino di poppa e ampio abbastanza da permettere a due sub di indossare le pinne e di tuffarsi senza intralcio. Sono pronto, giù in acqua, aspetto che tutti i componenti del gruppo siano in acqua, effettuiamo i controlli di rutine e via 45 minuti luogo la parete dove il mio gav si comporta in maniera fantastica (promosso a pieni voti!) e Corallo rosso, Aragoste ecc ecc fanno da contorno alla nostra gita subacquea! Arriva il momento di risalire in barca e l'ampia scaletta anche se un pò corta e scivolosa (questo è l'unico appunto da fare) agevola l' operazione. Tutti a bordo, ancora salpata via verso il diving. Arrivati li e dopo aver scaricato, riposto le attrezzature ed aver salutato gli amici che rientrano a casa per pranzo la mia giornata prosegue ancora per qualche ora in questo luogo dove mi dedico completamente a far divertire la mia compagna e le sue figlie. Attorno akle 15.30 prendiamo la via del ritorno, contenti della giornata passata al mare in compagnia e felice per aver provato sia il gav che la nuova barca! Concludendo, devo dire che questa barca è veramente comoda per i subacquei e che nessun diving della zona può vantarne una altrettanto funzionale! Ciao al prossimo post, venta!!!!!

sabato 2 luglio 2011

La grotta d' Enzino...

Serata veramente divertente venerdì primo Luglio, quella passata alla Grotta Gusti di Monsummano Terme. La serata si è svolta a bordo piscina e non solo, visto che tutti i presenti erano obbligati ad entrare con costume ciabatte cuffia ed accappatoio, quindi tutti, hanno approfittato della piscina termale con acqua a 32 gradi per farsi un bagno rilassante con idromassaggio e per ballare in acqua. Si, proprio ballare in acqua, infatti, la serata era alietata oltre che dall' aperitivo e dalla degustazione dei prodotti del caseificio Bufalcioffi di Monsummano Terme, anche dalla musica del mitico D J Enzino del Superdisco. Il quale con la sua musica anni 80 e non solo ci ha fatto ballare fino alla chiusura, con un fuori programma molto divertente, cioè il tuffo in piscina del d j quasi completamente vestito, fra le acclamazioni del pubblico presente! Insomma, la serata è stata veramente divertente per tutti i presenti! Spero di poter partecipare al più presto ad un altra serata del d j Enzino! Ciao alla prossima venta.

lunedì 27 giugno 2011

Finalmente all' Elba con Giorgio...

Giornata splendida domenica 26 Giugno passata nelle acque dell' Elba con amici vecchi e nuovi e con il Centro Sub Piombino del mitico Giorgio ed Anna! Ritrovo come al solito attorno a le 9.00 al diving dove la simpatia e la cordialità di Giorgio ed Anna ci accolgono, li, durante i preparativi delle attrezzatutre si apprendono notizie del mondo subacqueo. I preparativi si dilungano un pò, ma tanto non c'è fretta infatti attorno a le 10. 30 salpiamo a bordo del gommone con destinazione Elba e più precisamente le Cammelle due. Dopo circa quarantacinque minuti di navigazione ancoriamo sul punto d' immersione. La formazione delle coppie, dei gruppi e la vestizione delle attrezzature ci prende ancora un pò di tempo ma non appena tutti pronti iniziamo la discesa nel punto prescelto. La visibilità e buona ma non delle migliori, gli incontri non sono frequenti, una Musdella qualche Aragosta alcune Murene e dei Polpi allietano il nostro giro esplorativo che si conclude dopo circa un ora di permanenza sott'acqua. Risaliti tutti sul gommone si cambiano le bombole oppure si rabboccano i bibo per la prossima immersione, intanto, l'equipaggio salpa l'ancora e non appena pronti ci spostiamo sul prossimo sito d' immersione, ancoriamo dopo pochi minuti di navigazione sui Picchi di Pablo (sito adatto anche ai livelli più bassi della subacquea visto che la profondità massima non supera i trentacinque metri). Solita rutine vista nella prima immersione e giù! Non appena messa la testa sotto la superficie ci accorgiamo che la visibilità è migliore di quella incontrata nella prima immersione, ma meravigla delle meraviglie, lungo la parete gli incontri si susseguono a ritmo incalzante, non mancano varie Musdelle, Aragoste, Murene, un Polpo in caccia luogo la parete ed uno nella tana, l'unica cosa che non abbiamo trovato è il grosso Gronco che avevamo avvistato l'ultima volta che ci eravamo immersi li. Il tempo quando ci si diverte passa inesorabile 45 miti è tempo di risalire, lo facciamo a malincuore ma contenti. Risaliti tutti sul gommone viene salpata l'ancora ed a quel punto si parte per il viaggio di ritorno. Durante i quarantacinque minuti che ci separano dal rientro a terra, ci deliziamo raccontandoci aneddoti e mangiando dei deliziosi Meloni provenienti dall' orto di Giorgio. Sbarcati a terra, fervono i lavori per lo scarico del gommone, il lavaggio delle attrezzatutre ed il rimessaggio delle stesse, il tutto come al solito contornato da discussioni varie sull'argomento subacqueo! Intanto il tempo passa, si sono fatte quasi le 18.00 ed io decido che è l'ora di rientrare a casa. Saluto tutti ringraziando per il magnifico tempo passato assieme e con l'augurio di rivedersi al più presto e mi dirigo verso casa felice dell'ennesima giornata passata a coltivare la mia passione! Ciao alla prossima venta.

giovedì 16 giugno 2011

Una risposta dovuta e sentita...

Saluti a tutti, voglio rispondere a certi post apparsi su alcuni forum e da me scatenati a quanto pare, ma, lo voglio fare soltanto sul mio blog, così che altri forum e di conseguenza altri utenti non ne siano coinvolti se non per loro stessa volontà. Allora, quando si stipula un contratto (che in questo caso era soltanto verbale), sia la legge (che in questo caso non viene posta in questione) sia la nostra etica morale prevede che lo stesso venga rispettato, se qualcuno è impossibilitato a farlo lo comunicherà al diretto interessato il quale provvederà a farne rispettare i termini. Nel caso in questione, alcune persone dopo non aver rispettato tale contratto e dopo aver arrecato i danni che ne conseguono, al momento che qualcuno (io) a provato a dire qualcosa non solo non si sono scusate per quello che avevano fatto, ma hanno cominciato a formulare accuse. Adesso a queste persone a le quali piace vivere di prepotenza a quanto pare, voglio soltanto dire che non esistono soltanto loro e non gli è tutto dovuto ma che esistono anche altre persone le quali si danno da fare per il divertimento altrui sensa chiedere niente in cambio e che a queste persone gli è dovuto il rispetto che meritano! In quanto al quesito se mi sento in colpa per aver fatto perdere un socio ad una certa associazione rispondo NI, si, per l'associazione in se stessa e no per il socio in questione. Al quale, ho sempre dato amicizia ed aiuto negli anni passati e che adesso mi pento amaramente di averlo fatto, perché ho capito che non lo meritava! Con questo concludo e saluto tutti i lettori del blog invitandoli ad esprimere commenti sull' argomento se lo desiderano. Ciao a tutti venta.

venerdì 10 giugno 2011

Domenica al Centro Sub Piombino...

Il fine settimana è alle porte, le previsioni meteo sembrano dalla nostra parte, le miscele deco sono pronte l'eccitazione è alle stelle quindi domenica 12 oltre ad andare a votare (cosa molto importante come tutti sapete)! Ci troveremo al Centro Sub Piombino da Giorgio per un full day nelle acque dell' Isola d' Elba! Buon divertimento!!!!!

lunedì 6 giugno 2011

Una giornata alla piscina di Montale...

Giornata divertente quella passata domenica 05 Giugno alla piscina COGIS di Montale assieme alla mia compagna ed alle sue figlie! Dopo aver deciso per vari motivi di non andare al mare, la mattina non ci alziamo proprio di buon ora ma dormiamo un pò più a lungo e quindi dopo esserci preparati ed aver fatto colazione, arriviamo alla piscina intorno a mezzogiorno, li, qualcosa ci colpisce, è la mancanza di auto, ma la colpa la diamo al Luna Park che sosta proprio di fronte all'ingresso della piscina impedendome l'accesso con i veicoli. Parcheggiata la nostra auto nelle vicinanze, facciamo il tratto che ci separa a piedi con tutte le varie borse al seguito, arrivati li dopo aver pagato l'ingresso (che a mio vedere è un pò caro), ci avviamo negli spogliatoi i quali risultano stranamente deserti, ma arrivati fuori la sorpresa è magiore, infatti, lo spazio risulta praticamente deserto, poche le persone che sostano sia in acqua che negli spazi adibiti al relax, c'è il sole, l'acqua è fresca al punto giusto quindi il divertimento è assicurato. Infatti, passiamo circa quattro ore di puro divertimento con le bambine che si divertono fra scivoli e tuffi in acqua, la mia compagna fra un pò di acqua alternata al relax al sole, io che riesco anche a fare cinquanta vasche di nuoto ed a trovare anche una coppia di vecchi amici. Tutto questo fino alle 16.30 quando una coltre di nubi minacciose comincia ad oscurare il sole. Di li a poco la gente presente comincia a spostarsi all' interno ed anche noi facciamo lo stesso. Sostiamo ancora un pò nella vasca piccola facendo divertire le bambine, intanto, fuori comincia a piovere ma noi ormai siamo stanchi ed appagati della giornata spesa bene, quindi ce me torniamo a casa contenti del tempo appena trascorso! Questo grazie all'idea geniale della mia compagna!!!!!

lunedì 30 maggio 2011

Un altra fantastica giornata...

Giornata fantastica quella passata ieri 29-05-2011 in compagnia degli amici della Sub Way e della IDU, giornata passata nelle bellissime acque che bagnano i tre scogli delle Formiche di Grosseto. A condurci sul posto è stato il mitico Sestante ed il suo staff. Il Sestante ormai non è più solo un diving dove appoggiarsi per le immersioni, ma sono diventati dei veri e propri amici che non vediamo l'ora di rivedere ogni volta! Il mare delle Formiche ci fornito come al solito delle bellissime immersioni che tutti o quasi abbiamo già fatto svariate volte, ma che grazie al fascino che hanno sono sempre belle da vedere. La prima esplorata è stata la parete che va dal Kenion alla Cattedrale della secca di Zi Paolo, dove abbiamo fatto incontri veramente spettacolari ( dentici, musdee, aragoste, murene, polpi ecc). La seconda visitata dopo l'immancabile intermezzo culinario come sempre offerto dallo staff e come sempre di una bontà spettacolare è stata la parete della Bifora alla Formica di Mezzo. Anche li su la bellissima parete adorna di Gorgonie gli incontri sono stati molti, in più, la penetrazione nella piccola grotta ci ha regalato lo spettacolo dei numerosi gamberetti presenti. In somma, la giornata si è svolta nel nell'allegria generale contornata come al solito da dibattiti sull' argomento subacquea. Quindi ringrazio tutti gli AMICI della Sub Way, della IDU e del Sestante diving per la bella giornata passata in allegria! Ciao alla prossima venta.

giovedì 26 maggio 2011

L' ipocrisia...

Penso che la maggior parte di voi sappia cosa significa Ipocrita. Per farla breve comunque, l' ipocrita è colui che dice una cosa e poi ne fà un altra. Nell' ambito subacqueo queste persone sono facilmente reperibili quasi quanto i più famosi lupacchiotti di mare. Questi individui sono persone che per motivi a noi "sconosciuti" promettono mari e monti, come: la loro indiscussa presenza a serate, barche ed a riunioni, poi immancabilmente quando si arriva all' ultimo momento con una scusa qualsiasi comunicano che non possono partecipare all' evento. Queste persone, oltre ad essere maleducate, pensano che il tempo ed il denaro che gli altri impiegano ad organizzare gli eventi a cui loro dicono di voler partecipare, non conti niente. Visto che queste persone non conoscono il significa o della parola Correttezza, provassero loro stessi a fare quello che gli altri fanno ed a ricevere quello che loro danno!!!!! Io non sò cosa augurare a queste persone, soltanto che ricevano lo stesso trattamento che essi riservano a gli altri!!!!! Ciao Venta.

lunedì 18 aprile 2011

La spada nella roccia.

Giornata di sole anche se con un venticèllo fastidioso quella passata ieri a San Galgano in provincia di Siena. San Galgano località situata nella piana del fiume Merse in prossimità del forse più famoso Molino della Pila noto negli anni novanta per la pubblicità di un prodotto molto in voga tuttora. San Galgano è un borgo medievale molto fiorente attorno al XIII secolo, deve il suo nome a Galgano Guidotti, cavaliere e condottiero dell'epoca il quale stanco delle continue battaglie sostente decise di lasciare le vesti di cavaliere e dedicarsi alla vita di redenzione e per suggellare questa scelta conficcò la propria spada in una roccia su la sommità di una collinetta. Qui negli anni che seguirono naque un piccolo eremo attorno al quale nella piana sottostante sorse il borgo di San Galgano, di tale borgo rimane attualmente una bellissima cattedrale priva della copertura ma con le mura perimetrali ancora completamente intatte e per questo molto suggestiva. La giornata in questo luogo e metà fra il magico ed il reale si è svolta in compagnia della mia compagna e delle sue figlie le quali non erano mai state in questo luogo. Per tutti quindi la giornata un pò diversa dal solito si è rivelata stancante ma divertente! Ciao venta.

lunedì 11 aprile 2011

Il Sestante e le Formiche!!!!!

Splendida giornata primaverile con una leggera brezza di Maestrale ieri 10 Aprile. Giornata passata assieme a gli amici della Sub Way ed in compagnia anche dei simpaticissimi gestori ed amici del mitico Sestante Diving. Il luogo che ah fatto da cornice all'evento sono le Formiche di Grosseto sito di immersioni amato da tutti i sub, infatti con la barca piena salpiamo dal molo di Castiglione della Pescaia attorno alle 9.00 per dirigersi sui due punti d' immersione ormai classici, la secca di Zi Paolo e la Formica di mezzo. È proprio su quei punti che le guide ci accompagnano in due bellissime pareti cariche di vita, dove troviamo oltre a Gorgonie, Spugne e numerose Flabelline anche Dentici, Musedelle, Aragoste e grotte piene di Gamberetti. Peccato per la visibilità che non era delle migliori. Ma ugualmente la giornata è stata meravigliosa e questo grazie a tutti gli amici che anno animato il gruppo! Un grazie particolare và a Sandro e a tutti gli altri componenti del Sestante Diving che come al solito sono stati fantastici nel rendere la giornata meravigliosa! Grazie a tutti per la bella giornata passata assieme! Venta.