mercoledì 31 dicembre 2008

BUON ANNOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!

BUON ANNO; BUON ANNO A TUTTI!
Che il 2009 sia migliore del l'anno appena trascorso!
buone bolle a TUTTIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!

giovedì 25 dicembre 2008

Tanti Auguri a tutti...

il venta fa glia Auguri a tutti, a quelli belli ed a quelli brutti, a chi gli vuol bene ed a chi gli vuol male, tanti Auguri di BUON NATALE!!!!

lunedì 22 dicembre 2008

non solo subacquea...

Veramente, alcuni membri i questo blog non sono solo sub, ma anche “provetti” sciatori. Beh, provetti forse no, ma se la cavano abbastanza bene. Quindi ieri mattina, di buon ora(6.30), sfidando il freddo due conosciuti compagni d’immersione assieme ad un amico, si sono messi in marcia per raggiungere la più nota località sciistica della zona, arrivati lassù proprio mentre gli impianti di risalita stavano aprendo i battenti, si sono subito buttati all’impazzata lungo le discese della zona, da subito constatando che il manto nevoso era dei migliori e che la gente in pista scarseggiava. Gli amici si guardano in faccia e si sfregano le mani, dicendo: oggi ci divertiamo. Così infatti è stato, abbiamo sciato fino allo sfinimento,lungo tutte le piste del comprensorio senza fermarci un attimo, questo dalle 8.00 fino alle 12.00, quattro ore di discese mozzafiato, quattro ore da sballo dove l’adrenalina lasciava lo spazio solo al puro divertimento, una vera giornata da DIO!
Mi dispiace per quei poveretti che hanno dovuto immergersi nelle verdi e fredde acque della costa Livornese, ma il divertimento lo si può trovare anche in modi diversi, sempre sapendo che le profondità son li che ci aspettano!
Ciao alla prossima discesa-immersione il vostro venta.

giovedì 18 dicembre 2008

un associazione che...

Provengo come tutti sapete da un associazione che fino a poco tempo fa ritenevo la migliore del mondo, ma fortunatamente ho conosciuto un'altra associazione, la quale mi ha accolto calorosamente pur non conoscendomi.
Quindi cosa dire del nuovo gruppo che ieri sera ho conosciuto nel suo intimo, cioè alla loro sede, che: innanzi tutto mi è subito apparso come molto affiatato e pieno di voglia di divertirsi assieme, senza però nulla togliere alla sicurezza in immersione. Poi cosa dire dei due leder, che sicuramente sono delle persone squisite, con tanta voglia di fare che assieme riescono a tenere unito il gruppo, il tutto correlato da un sorriso sempre presente sui loro volti, sorriso che non è certamente di facciata, ma realmente sincero.
Queste persone che non hanno la loro attività prevalente nella subacquea, con la loro forza di volontà riescono a dedicarsi anche ad un settore che prende molto ma molte volte da poco, questo non come tanti altri di mia conoscenza che fanno sempre sorrisi di facciata e non hanno nessun amico vero, ma soltanto collaboratori. In conclusione la loro gioia, il loro sorriso, la loro voglia di divertirsi, fa si che essi siano rispettati da tutti e nello stesso tempo amici di tutti ed è così che un associazione deve essere per poter andare avanti.
Quindi ringrazio il Sub Way, non che il suo presidente e la sua compagna per avermi accolto in questo gruppo!
Grazie, grazie a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

lunedì 8 dicembre 2008

un invito invitante...

Nella scorsa estate, frequentando il diving Deep Inside di Chioma, gestito da quei simpaticoni ed impareggiabili Mauro ed Elisabetta, mi sono imbattuto in un gruppo di persone che si immergevano li. Tale gruppo, mi sembrava già dall’inizio formato da persone simpatiche, divertenti e con voglia di stare assieme e divertirsi. Certamente non conoscendoli, l’approccio è stato molto graduale e non invasivo della loro privacy almeno spero, fino a che giorno dopo giorno non siamo arrivati a fare una gita all’Argentario, gita da loro organizzata, dove io dietro loro invito ho partecipato ed è li che il Sub Way (questo è il nome del gruppo od associazione)mi è entrato definitivamente nell’occhio, infatti ho visto il loro affiatamento e la loro voglia di stare assieme, qui durante alcuni momenti di relax, mi è capitato di parlare con il loro presidente, non che prima non ci avessi mai parlato, ma in quell’occasione il colloquio fu più prolungato e alla fine io espressi il desiderio di entrare a far parte della loro associazione. Da subito intuii che probabilmente mi avrebbero accettato, da li in avanti l’amicizia si è solidificata, sia con lui che con la sua consorte, fino ad arrivare a domenica 7 dicembre al Chioma, dove, mi hanno invitato formalmente a partecipare alla loro riunione dei soci, fissata per il 17 Dicembre. Non vi sto a descrivere la mia gioia e la mia emozione nel ricevere tale invito, al quale non mancherò di certo!
Ringrazio Spartaco e Patrizia per l’opportunità concessami!
Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Venta.

martedì 2 dicembre 2008

un forum che funzionava...

Unce a pone time un forum, dove tanti utenti scrivevano allegramente, scambiandosi idee, punti di vista informazioni e critiche anche se talvolta le divergenze si facevano accanite, era pur sempre un bel forum con alcuni argomenti da seguire puntata su puntata come il vostro telefilm preferito. Questo fino a quando un personaggio non a fatto un affermazione, la quale ha fatto si che due dei maggiori utenti del forum, cessassero la loro attività di motivatori è pur vero che con questo sono anche cessate le diatribe su vari argomenti, ma sono cessati anche gli interventi e i nuovi temi, non che i reportage di giornate passate all’insegna del puro e semplice divertimento, fuori dal solito punto di ritrovo domenicale.
Adesso le regole verranno senz’altro rispettate, ma non so se il forum, continuerà a destare interesse nei lettori.
Mah! Boh! Sai che c’è lo spazio su internet è grande ed io vado un po’ più in lààààààààà!
Ciao ciao venta.
E ricordate, giovedì mitica pizzata del GAS!

giovedì 27 novembre 2008

la prima pizzata del GAS...

Il GAS inizia la sua attività proponendo una pizzata.
Giovedì 4 Dicembre al circolo di Spazzavento, si terrà una pizzata aperta a tutti, dove coglieremo, l’occasione di salutarci e anche se un po’ in anticipo, di farci gli auguri di Natale.
Per prenotazioni, mandate un mail a questo indirizzo venta.utr@alice.it oppure chiamate 3478490077 venta
Ciao a presto venta!

domenica 23 novembre 2008

ode ad un amico che...

Era il lontano 1999 quando incontrai una persona che sarebbe poi diventato un amico, l’incontro fu da me programmato ma nello stesso modo casuale, infatti, seguendo un corso, egli era l’istruttore e come tutti gli istruttori, vengono da gli allievi , trattati con timore, ma anche con rispetto ed ammirazione, considerandoli di mentori. Finito il corso, mi capitava sempre più spesso di incontrare tale persona durante le mie uscite con il gruppo che si era formato durante lo stesso, così che uscite su uscite, mi hanno portato a frequentare altri corsi che lui proponeva ed a fidarmi di lui senza dubbi alcuni, fino a che anche io sono diventato un “professionista” del settore ed ho iniziato a collaborare con lui, aiutandolo in varie occasioni, il tutto con chiaramente degli alti e bassi, con degli screzi e scambi di vedute non propriamente in linea fra noi, ma finita la piccola burrasca tutto filava liscio come prima. Questo fino a poco tempo fa, quando l’ amico in questione, mi ha comunicato che tutto quello che fino a quel momento era perfettamente in linea con ciò che stavamo facendo, di punto in bianco non andava più bene, ma oltretutto era obsoleto e pericoloso, il tutto a favore di una cosa che fino a poco tempo prima da lui stesso era considerata non idonea allo scopo. A quel punto io ho deciso di non seguire la corrente che lui aveva preso, è così che da quel momento sono incominciate le incomprensioni, che hanno portato a sempre maggiori scontri anche su forum che trattano dell’argomento, ma la cosa buffa è che io non ho mai e ripeto mai sostenuto che il metodo da lui adottato non fosse idoneo allo scopo, ma soltanto che non avesse una valenza ed una sicurezza maggiore, di quello da noi adottato fino a quel momento, almeno in alcuni casi riguardanti il settore in questione. Ma nonostante questo l’amicizia continuava, andavamo a cene assieme ad altri componenti del gruppo, continuando a fare discussioni, a volte costruttive a volte no, sull’ argomento, questo, fino ad ieri, quando l’amico e badate bene io continuo a dire l’amico in questione in uno scatto d’ira(poi dovevo essere io quello che ha gli scatti d’ira),mi ha pregato di lassallo, come dice lui perde, così che lui stesso a tolto tutti i contatti che avevamo anche da internet.
A questo punto, io cosa faccio, niente meno di ciò che mi ha chiesto, lo lasso perde.
Concludo, ringraziandolo per gli insegnamenti ricevuti.
Ciao a tutti venta.

martedì 4 novembre 2008

il tendalino del Giga...




Come ormai tutti sapete, o almeno credo, il Gigalù , mitico gozzo del Deep Inside, durante il nubifragio di martedì scorso è affondato nel porticciolo del Chioma.
Per fortuna la prontezza, di Mauro ed Elisabetta, che si sono prodigati per il suo recupero, ha fatto si che il mitico non subisse ingenti danni.
Però un problema rimaneva irrisolto, il tendalino che ci aveva protetti nel gelido inverno passato, era sparito nel fondo melmoso del porticciolo, le speranze del suo recupero diventavano sempre più deboli con il passare del tempo, se non che ieri mattina al mio arrivo al Chioma dove mi ero recato assieme al fratello per constatare l’accaduto e per portare un conforto morale e non solo ai gestori del diving, ti vedo un sub in acqua che scandagliava il fondo alla ricerca dell’oggetto perduto, Spartaco infatti già da un po’ di tempo era dedito alla ricerca, ma dopo poco tempo anche Mauro decide di tuffarsi per aiutare nelle ricerche.
Il tempo passa ma dell’ oggetto misterioso nessuna traccia, se non che anche Patrizia decide di unirsi alle ricerche, ma fa appena in tempo a scendere in acqua che Mauro esclama esultando: è qui l’ho trovato.
Subito il morale dei presenti va alle stelle, gli altri due sub raggiungono Mauro, che sta segnando il punto, subito si fa lanciare una cima con una boa, dove viene assicurato il tendalino, i tre subacquei lavorano freneticamente, ma il recupero, sembra ancora lontano, ma di li a poco, increduli, vediamo apparire in superficie qualcosa di bianco, è lui è il tendalino, che però e ancora incastrato ad una catenaria sul fondo, ma il pronto intervento di Spartaco fa si che venga liberato, a quel punto i presenti, non fanno che issarlo sul molo. Ma la sorpresa più grande è che praticamente non ha subito danni, quindi ragazzi, credo proprio che il mitico tendalino ci proteggerà anche nell’inverno a venire e negli inverni futuri.
Mi sento in cuor mio di ringraziare tutti i presenti al “salvataggio” ed in particolare: Spartaco, Mauro e Patrizia i quali hanno svolto la parte decisiva dell’intervento.
Ciao a tutti venta.

mercoledì 29 ottobre 2008

Il Nasim e l' Anna Bianca






Erano le 5.20 e per tanto ancora buio, quando il fratello arriva a casa mia con il suo furgone, li carico la mia attrezzatura e partiamo alla volta dell’Argentario e più precisamente di Porto Ercole. Grazie a gli amici Spartaco e Patrizia del Sub Way, i quali ci hanno invitato ad un full day a Giannutri con la barca Abracadabra dell’ Argentario Divers.
Arriviamo in porto attorno alle 8.15 come da manuale e proprio assieme ai due organizzatori, li vediamo subito una persona che conosciamo, che fa parte del gruppo cioè Birba ed altre che non conosciamo oppure che conosciamo ma solo di fama, ma ben presto il gruppo che forma la barca si allarga e tutti i componenti prendono posto su di essa, anche se qualcuno non proprio in orario, infatti ci costringono a partire con circa 40 minuti di ritardo sulla tabella di marcia.
La giornata è splendida, il mare non poteva essere più calmo, la barca bella e veloce anche se la logistica non è proprio impeccabile, quindi dopo pochi minuti (circa 40 ), di navigazione raggiungiamo la destinazione prefissata, cioè Giannutri, qui dopo aver pedagnato il punto d’immersione, ancoriamo proprio di fronte alla parete dove andò a sbattere il Nasim. Qui inizia la nostra prima immersione, tutti si vestono, si tuffano ed iniziano a scendere, molti dei quali hanno in bombola miscele ternarie. Ecco che arriva anche il nostro turno, noi come al solito non abbiamo miscele ternarie, però stavolta scendiamo con un 18 litri anziché con un 15, visto l’immersione che ci aspetta. Dopo esserci tuffati facciamo una breve pinneggiata in superficie, fino a raggiungere il pedagno ma non quello messo dall’equipaggio della barca, ma quello già esistente, il quale si trova ancorato attorno alla metà del relitto, li dopo i soliti segnali di rito incominciamo la discesa, da subito ci accorgiamo che la visibilità è ottima ed intorno ai 25 metri la sagoma del relitto si fa vedere, scendiamo ancora fin proprio sulla parte superiore del relitto e cioè sulla fiancata di destra, ma non siamo contenti di ciò e guardandoci ci facciamo segno di scendere ancora fin a metà del ponte di coperta, percorriamo a quella profondità il relitto fin alla prua, dove incontriamo gli altri sub scesi prima di noi, sono ormai passati 12 minuti ed il nostro computer ci consiglia di risalire, ma un ultimo saluto lo voglio dare, fotografando l’ancora di destra, che è ancora ben riposta nel suo alloggiamento, la risalita procede con la sosta per le foto di rito al parcheggio delle macchine, e poi su su lungo la parete, con le nostre soste di sicurezza e di deco, fino in superficie. Immersione finita, risaliamo in barca dove ci aspetta uno spuntino provvidenziale, che facciamo subito dopo aver cambiato bombola per essere pronti per la prossima immersione, ma stavolta montiamo il classico 15 litri, tanto di sicuro non sarà profonda l’immersione che andremo a fare. Poco dopo però ci viene comunicato che il gruppo come seconda ha deciso di fare il relitto dell’Anna Bianca. Rimaniamo sul momento sbigottiti, due relitti in un giorno non sono sempre fattibili, ma se la maggioranza ha deciso così, perché tirarci indietro. Di li a poco il comandante della barca cambia il punto di ancoraggio, ci attacchiamo al gavitello che sale dal fondo proprio dal relitto stesso ed ecco che tutti incominciano a prepararsi, anche noi lo facciamo ed eccoci pronti per affrontare anche il secondo relitto, come prima non appena pronti ci tuffiamo, raggiungiamo il gavitello e dopo i segnali di rito, iniziamo la discesa, per quella che sembra essere l’immersione gemella di quella fatta poco prima, infatti, arrivati ai fatidici 25 metri cominciamo a vedere il relitto, il quale a differenza del Nasim, è spaccato in due tronconi ed in altre parti sparse, arrivati sul fondo percorriamo tutto il relitto in tutta la sua lunghezza avanti e indietro, soffermandoci anche in qualche suo anfratto, ritornati al gavitello il computer come per l’immersione precedente, ci consiglia vivamente di iniziare la risalita e così facciamo, accompagnati dal fondo degradante ed effettuando le dovute soste, arriviamo in superficie, ma un po’ lontano dalla barca, quindi ci aspetta una pinneggiata in superficie, che io compio senza problemi ma il fratello accusa dei crampi, allora effettuiamo una sosta provvidenziale, i crampi si placano e di li a poco raggiungiamo la barca, dove ci aspetta un delizioso pranzetto, che devo dire ci voleva proprio.
Quindi dopo aver passato una giornata splendida, con due immersioni fantastiche, non mi resta che ringraziare Spartaco e Patrizia per l’organizzazione e per il privilegio che ci hanno concesso di poter far parte del loro gruppo e devo anche scusarmi con loro per il malinteso che mi ha portato a non salutarli alla fine della giornata
Un grazie particolare al Sub Way!

Foto di Stefano Ventavoli.

domenica 19 ottobre 2008

andati con un diving tornati con un altro......

Questo articolo non vuol essere una presa in giro per chi ha fatto la cosa( anche se si è accorto in tempo dell’errore), ma solo un monito per quei diving che gettano l’ancora dove ci sono altri sub di altri diving.
Anche oggi il fratello ed io come al solito siamo andati a fare immersione dai nostri amici del Deep Inside diving center, i quali ci hanno proposto la solita, si fa per dire immersione alle Gorgonie. Attorno alle 11,30 siamo partiti con il Gigalù alla volta del sito di immersione, arrivati li e non appena ancorati, noi ci siamo subito vestiti e buttati, tanto per liberare il posto in barca e cercare di essere i primi ad immergersi, tanto per non prendersi il polverone degli altri. Siamo scesi lungo la CIMA dell’ancora ed abbiamo subito constatato che l’ancora era proprio sul canale, quindi impossibile da non ritrovare al ritorno. Svolgiamo la nostra immersione, in cui malgrado la scarsa visibilità troviamo anche il famoso Astrospartus, che da tempo staziona li aggrappato ad una gorgonia. Durante il rientro arrivati nel canale il fratello che era di fronte a me, trova un ancora e credendola la “nostra” vi inizia la risalita, ma io da subito e lui poco dopo, ci accorgiamo che qualcosa non va, infatti l’ancora era attaccata ad una CATENA e non ad una cima come la “nostra”, accortici dell’errore, ci guardiamo in faccia perplessi e continuiamo lungo il canale, dove pochi metri più avanti incontriamo subito l’ancora giusta, li iniziamo la risalita e giunti in superficie, ci accorgiamo che il diving Accademia Blu, aveva gettato l’ancora sul canale mentre i sub erano in immersione, certamente il barcaiolo, si sarà accertato che non vi fosse nessuno prima di gettare l’ancora ma secondo voi il pericolo di prendere qualcuno esisteva o no?
Io penso che non mi sarei preso la briga di fare un gesto del genere, ma non tutti a quanto vedo la pensiamo allo stesso modo.
Per fortuna non è successo niente!
Ciao a tutti alla prossima….


Testo di Stefano Ventavoli

martedì 14 ottobre 2008

una domenica "off road"




Giornata splendida, domenica, il meteo lo aveva pronosticato e così è stato. Giornata che avrebbe spinto chiunque, amante della subacquea ad approfittare dell’occasione per un tuffo.
Purtroppo un banale raffreddore, anche se forte, non mi ha permesso di tuffarmi. Ho pensato di andare ugualmente da gli amici del Chioma, tanto per fare un saluto e passare un po’ di tempo, ma poi mi salta in mano un opuscoletto che parla del salone off road a Carrara, allora mi son detto: perché andare ad incasinarsi con fruste lunghe, bibo EMDE e trimix vari. Vado a Carrara a passare una giornata diversa e così è stato, ho preso lo scooter e sono andato.
Arrivo a Carrara attorno alle 15.00 e non ho difficoltà a trovare parcheggio visto il mio mezzo di locomozione, con cinque euro compro il biglietto, entro e subito inizio a vedere i veicoli off road, ce ne sono di tutti i tipi, dai camion a otto ruote motrici a i fuoristrada preparati appositamente per fare le gare, ai quad cingolati,per arrivare ai semplici per così dire suv ed auto a quattro ruote motrici. Non mancavano certo i veicoli speciali provenienti per lo più dagli stati unti, per intenderci, pik up mastodontici e l’immancabile Hummer americana. All’aperto poi c’era una pista allestita appositamente, dove camion, suv jeep e veicoli speciali si esibivano per la gioia degli appassionati.
In somma una domenica passata diversamente, però con il solito spirito di divertimento e avventura!
Ciao a tutti alla prossima venta.

domenica 5 ottobre 2008

la sbraciata al chioma...



Mitica la sbraciata, così Mauro la chiama, che si è svolta al diving Deep Inside di Chioma!
Nonostante il tempo incerto e il vento che nei giorni precedenti, ha fatto si che oggi non si potesse uscire in barca per la nostra immersione domenicale, il ritrovo al chioma per gli affeccionados c’è stato ugualmente, ma stavolta a fare da protagonisti non sono stati i soliti, gav, mute, bombole ed erogatori, ma una bella grigliata (sbraciata) di carne con patatine fritte, piselli, dolce e caffè, il tutto gentilmente offerto dai mitici gestori del Deep Inside.
L’ afflusso è stato numeroso, c’erano, gli amici di sempre dei gestori, buona parte dello staff del diving, vari componenti delle scuole che vi si appoggiano per le immersioni domenicali, alcuni componenti del sub pistoia ed altri che non conosco.
Insomma! Anche stavolta Mauro ed Elisabetta, hanno fatto le cose in grande, per far si che i loro clienti siano sempre contenti!
Un grazie di cuore a gli AMICI del Deep Inside per la loro cortesia e disponibilità!
Ciao a tutti venta.


Testo di Stefano Ventavoli Foto di Nathalie Dezitter e Stefano Ventavoli

domenica 28 settembre 2008

ancora una volta al Deep Inside

Oggi ancora una volta siamo stati presenti al diving Deep Inside di Chioma , per una giornata all’ insegna come sempre del buon umore e del divertimento.
Quei mattacchioni di Mauro ed Elisabetta, sono sempre pronti a farci divertire con il loro buon umore.
La temperatura non era delle più gradevoli, ma un tiepido sole, ci ha accompagnato ed ha fatto si che la barca fosse piena di sub anche oggi. L’immersione si è svolta al Chenion, con una visibilità che si aggirava attorno hai 3 metri ed una temperatura dell’acqua che in profondità non superava i 15 gradi, temperatura che richiedeva l’uso dell’ormai intramontabile muta stagna. Dopo 40 minuti di giri e rigiri fra i pinnacoli che caratterizzano questa immersione, siamo risaliti in barca, per andare a prendere un gruppo di sub, lasciati in precedenza in un altro luogo, arrivati sul posto, ed incontrato il gruppo, ci sono stati, alcuni schetc da parte di un membro del gruppo, fra le risate generali, ma anche questa è subaquea!
In conclusione, anche oggi, ci siamo divertiti tutti assieme, come facciamo da tempo!
Grazie a tutti per la compagnia e alla prossima!

lunedì 22 settembre 2008

pericolo, pericolo, la muffa è in arrivo..........

La temperatura si è notevolmente abbassata e da domani entreremo in autunno, che succede in autunno?
In questa stagione, specialmente al mattino presto, si vede nelle vallate, una nebbiolina insidiosa la quale avvisa che il terreno sta ribollendo ed è proprio il ribollire del terreno che favorisce il formarsi della muffa.
La muffa colpisce solitamente nei luoghi umidi, per i subacquei il posto più umido è proprio dietro le orecchie. Qui la muffa si inizia a formare ai primi freschi e pian piano, crescendo inibisce la voglia di andare in acqua.
Già ieri, al Deep Inside,le barche non erano più sovraffollate come in Luglio- Agosto. Proprio ora però incomincia il vero relax del sub onnipresente, ovviamente sono pochi tali sub e si riducono man mano che il freddo aumenta, ma è in questo periodo che va solitamente dalla fine di Settembre ai primi di Aprile, che noi ci facciamo delle bellissime immersioni in assoluto relax, senza lo stress di barche affollate, file sulle strade e corse per il rientro al diving.
Quindi ragazzi, munitevi di muta stagna e viaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!
Buone bolle a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

martedì 2 settembre 2008

un altra spelndida giornata alle Formiche di Grosseto...




Salve a tutti! Con il fratello, l’omone ed altri scubateknichiani e non siamo andati ancora una volta alle Formiche di Grosseto, a portarci è stato ancora una volta il diving dei diving e cioè il Sestante!
Come al solito, levataccia mattutina, ritrovo a casa dell’omone e carico delle attrezzature, piccola sosta per la colazione a Chiesina Uzzanese e via verso nuove avventure!
Arriviamo come di consueto con largo anticipo sul luogo dell’imbarco, ancora una piccola colazione, poi prepariamo le attrezzature, mentre anche gli altri membri della comitiva arrivano alla spicciolata, il tempo di avere a bordo tutto e tutti, che partiamo! Ci aspettano cinquanta minuti di navigazione prima di ancorare alla Secca di Zi Paolo, è proprio li che facciamo la prima immersione, la guida ci fa un piccolo breefing, si formano i gruppi di discesa, io come al solito sono in quello che arriverà alla maggiore profondità, so di non avere un attrezzatura professionale e di non avere un assetto perfetto ma so già che mi divertirò lo stesso! Indossiamo i nostri ARA, con decompressive al seguito, tutti in acqua, controlli pre immersione e via giù, lungo una parete verticale che sembra non finire mai, ma ad una profondità che non sto a dichiarare ecco che la guida, la quale era munita di video camera, si ferma, entra in una piccola grotta ed incomincia a filmare, in principio non capiamo il perché, ma poi appena lui esce, il segreto viene svelato, infatti affacciandosi alla grotta e puntando la torcia all’interno si vede uno spettacolo che non avevo mai visto, miriadi di gamberetti, si muovono sinuosamente da una parte all’altra della grotta come in un balletto, uno spettacolo indescrivibile! Rimaniamo ad ammirarlo per una decina di minuti, ma poi guardando il computer, esso ci dice che ne dobbiamo fare 15 di deco prima di poter uscire, allora decidiamo di risalire, lungo la parete, dove facciamo altri incontri anche se non così importanti. Dopo circa 60 minuti e dopo aver fatto tutte le nostre soste di deco e di sicurezza, usciamo da quella che è stata sicuramente una delle migliori immersioni, ma sapendo che la giornata non sarebbe certamente finita li! Mentre l’omone ed io ci apprestiamo a risalire a bordo vediamo a pochi metri di distanza un gommone che sta tentando di salpare l’ancora, ma non ci riesce, l’ancora è incastrata, l’avrebbero dovuta mollare! Allora dopo un piccolo consulto con l’omone, mi avvicino al gommone in difficoltà avvertendolo che mi immergerò per risolvere il loro problema, detto fatto, un paio di minuti di immersione a -12 metri rigorosamente con nitrox 50 ed il problema è risolto, salpano l’ancora ringraziano e se ne vanno, io torno verso la nostra barca dove il mitico omone mi aspettava ancora in acqua.
Saliamo a bordo, dove ci aspetta un succulento pranzetto, come sempre preceduto da l’aperitivo, ci spostiamo sulla formica di mezzo e li consumiamo il pranzo con una certa fame.
Alla fine del pranzo facciamo un po’ di meritato riposo, con chiacchiericci vari, prima di affrontare la seconda immersione, che si svolgerà proprio li!
Al gruppo dei profondisti si aggiunge un nuovo membro, il quale non tradirà certo le aspettative, nuovo breefing e via in acqua! Gav sgonfi raggiungiamo la quota di 6 metri, dove ci aspetta una pinneggiata un po’ più lunga, ma alla fine la fatica viene ampiamente ripagata, infatti è proprio su quella parete che ho fotografato l’Astrospartus che appare all’inizio articolo, una parete immensa con una visibilità che superava ampiamente i 25 metri, ma anche questa volta il computer ci avverte che è meglio andare, visto che ci sono altri 15 minuti di deco da fare, risaliamo lungo la parete, ed alla quota dei 6 metri incontriamo l’altro gruppo, noto che c’è qualcosa che non va, infatti un sub si teneva alla parete, con la guida che lo teneva a sua volta, decido di donargli due dei miei chili anche se ho ancora qualche minuto di deco da fare, ma non ho con cosa agganciarglieli, in quell’istante mi giro e vedo l’omone che ha appeso al gav un moschettone , glielo prendo spiegandoli per quanto possibile di non preoccuparsi, mi avvicino al sub in difficoltà e gli attacco i mie due chili, lo vedo subito rasserenarsi, ora non è più positivo, neanche io lo sono, quindi continuo la mia deco senza difficoltà. ( non credo che i nostri amici DIR siano in grado di fare un azione del genere, ma io sono, in primis un istruttore, poi il venta!) Usciamo dall’acqua dopo circa 60 minuti, risaliamo sulla barca che di li a poco ci serve una succulenta merenda poco prima di salpare l’ancora, per tornare in porto. Attraccati in porto, tutti si apprestano a riporre le attrezzature, velocemente per poter andare via, ma noi ci attardiamo come al solito ed è qui che arriva una nuova sorpresa, un bella crostata fatta in casa, la quale dura poco con le bocche che ci sono.
Caricate le attrezzature salutiamo i componenti del diving e partiamo, lungo la strada non troviamo affatto il traffico che si preannunciava, quindi concludiamo la giornata con una cena al ristorante da Dolfo a Chiesina Uzzanese.
La morale dice che ci siamo diverti allegramente tutti assieme anche senza essere dei sub con attrezzature ed assetti impeccabili, DIR.
Ciao alla prossima, venta!

lunedì 25 agosto 2008

Divertirsi in sicurezza! parte seconda...

Siamo giunti alla seconda parte di divertirsi in sicurezza e quindi voglio proprio partire dai neofiti che affrontano per la prima volta la subacquea.
Non voglio certamente parlare di quale didattica sia la migliore per incominciare, perché ogni una ha un suo modo di affrontare la cosa, ne voglio parlare certamente di Marche di attrezzature, ma di attrezzature stesse!
Agli inizi si possono noleggiare le attrezzature necessarie ed in quel caso si prende certamente ciò che il negozio a cui ci appoggiamo, ha a disposizione, ma se invece decidiamo di acquistarle, la cosa cambia ed arriva il dilemma, a chi affidarsi per la scelta. Certamente i negozianti tendo a dare ad un neofita il materiale di rimanenza, cioè quello che gli esperti non acquisterebbero. Allora è qui che entra in ballo la figura dell’istruttore, che se esperto, aggiornato sulle novità in circolazione e non è sponsorizzato da una ditta in particolare, è certamente colui che vi può dare i consigli migliori.
Io in qualità di istruttore non vi voglio certamente consigliare, questa o quella marca, ma vi voglio ,mettere in guardia da chi in principio vi consiglia di acquistare attrezzature particolari, che a voi neofiti non serviranno certamente per lungo tempo.
Quindi, vi dico: Acquistate attrezzature standard, che praticamente vanno bene per tutti i tipi di immersioni ricreative e che vi vadano bene come taglia, per quanto riguarda mute, gav e pinne. Poi una vota che avete la vostra attrezzatura, consultate qualcuno che vi insegni ( e qui non è detto che il vostro istruttore lo sappia fare) a posizionarla in modo che stia il più vicino possibile al corpo, che non vi siano cose che pendano a destra e sinistra, ma che allo stesso tempo sia di facile manovrabilità e lettura( nel caso degli strumenti che segnalano, tempo, profondità e scorta di gas) per voi ed il vostro compagno.
A questo punto dopo aver frequentato il corso open water, che vi porterà fino ad una profondità di 18 metri e dopo un certo numero di immersioni fatte in assoluta sicurezza e registrate sul vostro log book , sarete pronti per affrontare profondità maggiori e la terza parte di immergersi in sicurezza!
Ciao a tutti dal vostro venta.

mercoledì 20 agosto 2008

una domenica da Roland...




Le nuvole all’orizzonte e la preoccupazione del traffico di rientro non fermano certo i due fratelli, che anche domenica si sono avventurati in quel di Cavo all’Isola D’elba, per fare un immersione con il Cavo diving capitanato dall’evergreeen Roland!
Saltando i preliminari della partenza, arriviamo a Cavo con l’aliscafo attorno alle 9.00 e ci accorgiamo che soffia un leggero scirocco il quale ci obbligherà certamente a navigare verso nord per poter trovare un ridosso.
Infatti arrivati al diving, il quale per le estati calde ha una logistica d’eccellenza, visto che è situato nel giardino dell’hotel Cristallo, dove fa da padrona l’ombra di piante d’alto fusto, subito Roland ci informa che faremo lo Scoglietto di Porto Ferraio. Mentre ci prepariamo per trasferirci sulla barca ecco che arriva una nostra conoscenza, il quale ci informa che fa da guida, proprio in quel diving, infatti poi sarà proprio lui a “portarci” in immersione.
Partiamo con il gozzo di Roland attorno alle 10.00 e durante la navigazione che durerà all’incirca una ora, il mare anche se non è calmo non minaccia burrasca, infatti tutta la navigazione si svolge senza intoppi! Gettiamo l’ancora vicino allo scoglietto ed alla parete che andremo a visitare, tutti pronti e giù per 50 minuti d’immersione, dove incontriamo varie Cernie, una Musdella alcuni Scorfani ed altre varietà di pesce.
Essendoci immersi per primi, usciamo anche per primi e ci accorgiamo che il mare inizia a montare, di li a poco anche gli altri risalgono, e subito il capitano, chide di risalire il più in fretta possibile, perché la barca si sta avvicinando pericolosamente a gli scogli, tutti a bordo ed inizia a salpare l’ancora, qui arriva l’intoppo, l’ancora sembra incastrata e lo scoglio si fa pericolosamente vicino, l’argano tira ma l’ancora non si salpa, prova che ti riprova, si rompe la parte che tiene in guida la catena, prima che essa arrivi all’argano.
A questo punto non è più possibile salparla con l’argano, visto che la catena non è mantenuta in guida dall’apposito oggetto,una persona si prepara per scendere a constatare la situazione, ma prima che essa si tuffi intervengo io, e dico : Ragazzi proviamo a salparla a mano. Subito il fratello la guida di cui ho parlato prima ed io incominciamo a tirare, durante lo sforzo, facciamo ogni tanto una pausa assicurando la catena ad una bitta. Dopo qualche pausa e molto tirare ecco che sentiamo alleggerire la forza di trazione, l’ancora è libera finalmente, ancora un piccolo sforzo e la issiamo a bordo, la gente in barca gioisce, possiamo finalmente trarci d’impaccio.
Partiamo con il mare non proprio tranquillo, il gozzo rolla, infatti io mi faccio anche un bel volo dalla seduta al fondo della barca, senza conseguenze per fortuna!
Ed ecco che si conclude l’avventura all’Elba, felici di aver fatto una bellissima immersione ed un salvataggio in estremis, ma un po’ rammaricati per l’incidente alla barca.
Tutto sommato è stata una giornata positiva, passata all’insegna del buon umore e dell’allegria, come sempre in questi casi, dove l’amicizia fa da padrona nel divertimento!

venerdì 15 agosto 2008

Divertirsi in sicurezza! parte prima

Siamo ormai giunti nel 2008 e le tecniche per le immersioni si sono evolute a tal punto che, ogni didattica propone il suo modo di vivere l’ambiente subacqueo.
Io sono un istruttore sub e come ho sempre sentito dire, gli istruttori devono crescere d’esperienza ed imparare nuove tecniche che permettano a gli allievi, di divertirsi in assoluta sicurezza.
Chi di voi è già un sub, saprà benissimo che andare sott’acqua, è un po’ come andare in auto e cioè che se si rispettano le regole, che ci hanno insegnato nei vari corsi, che tutti noi abbiamo frequentato, la cosa non è affatto pericolosa!
Andando a giro nei vari diving e parlando con questo e quello, ho visto e sentito situazioni diverse, da le quali ho sempre cercato di scartare le cose inutili e prendere le cose utili, senza però sconfinare nel maniacale perfezionismo.
Se navigate un po’ su youtube, troverete in giro dei filmati interessanti e per lo più divertenti, dove si vedono sub con varie fruste ed oggetti a giro che si potrebbero impigliare anche nell’acqua stessa, ma che in tale situazione si divertono da matti, mentre si vedono anche sub che hanno un assetto neutro impeccabile e non hanno nessuna frusta od oggetto vario che pende dal corpo e quindi nessuna cosa che si potrebbe impigliare, ma che non si divertono affatto ma sono solo li a fare dell’esibizionismo.
A questo punto io vi faccio una domanda! A voi cosa interessa, essere uno dei due gruppi di sub descritti oppure, divertirvi in sicurezza?
Nella prossima puntata vi fornirò alcuni dettagli del modo che ho personalmente sperimentato, di divertirsi in sicurezza, prolungando anche i tempi di fondo, senza prolungare più di tanto la deco da fare, ma ricordate che si comincia sempre dal livello più basso per poter passo passo arrivare a divertirsi in assoluta sicurezza-tranquillità!
Ciao a tutti dal vostro VENTA

lunedì 11 agosto 2008

due full day in Capraia...



Eccoci qua! Nuovamente con voi cari sub e non!
Nelle ultime due domeniche abbiamo fatto due full day veramente fantastici, non a caso entrambi all’isola di Capraia.
Domenica 3 Agosto, dopo esserci contattati a vicenda ed aver fissato con il diving,il fratello, l’omone ed io decidiamo di partire per l’avventura in Capraia, li troviamo anche gli amici del centroservizidiving e con essi facciamo due bellissime immersioni, la prima come di consueto e come fissato in precedenza, alla Secca del Turco, dove incontriamo un branco di Barracuda e varie Cernie di diverse dimensioni.
Non facciamo in tempo ad uscire dall’acqua che subito ci offrono un immersione allo Scoglione, che solo il fratello ed io accettiamo. A parte la trasparenza dell’acqua e qualche scorfano di grosse dimensioni, qui non facciamo molti incontri spettacolari!
Arrivati in porto e dopo aver riposto le attrezzature, ci aspetta una sorpresa, l’omone ci comunica che volendo la domenica successiva, si sarebbe potuto andare a fare la secca di Fabio o secca delle Cernie.
Dopo averne riparlato, accettiamo l’invito, quindi passiamo tutta la settimana a preparare l’uscita e le miscele decompressive (e qui attenzione, presto su questo blog ci saranno delle importanti novità sulle immersioni tecnico-ricreative). Finalmente arriva domenica 10 Agosto, l’emozione è alle stelle, finalmente possiamo toccare con mano la famosa secca, anche se non c’è la certezza visto le condizioni del mare. Ma partiamo da Livorno fiduciosi, il tragitto con la nave veloce non ci sembra poi così veloce, ma arrivati al diving Fabio ci comunica che l’ immersione è fattibile! Ci affrettiamo a preparare le attrezzature e via si parte, pochi minuti di viaggio e l’ancora viene gettata, ma c’è un problema la corrente è forte, ma anche la voglia di vedere lo è! Quindi via in acqua, tutti pronti e giù tirandoci letteralmente alla catena dell’ancora, ma arrivati sul fondo con l’aiuto di Fabio la promessa viene mantenuta alla grande, ci sono molte Cernie anche molto grandi ( e qui arriva la mia gaf, accendo la macchina fotografica ma questa non si accende e subito mi ricordo di non aver inserito la batteria, quindi niente foto delle cernie purtroppo!), 20 minuti di fondo ed i computers, tranne il mio( nell’articolo dedicato capirete il perché!) dicono che la deco accumulata è eccessiva, quindi salutiamo le Cernie con la promessa di tornare a trovarle e via attaccati alla catena, a fare la deco che per molti è lunga ma non per me per fortuna, soli 5 minuti di deco con in più le soste di sicurezza e via in superficie ad aspettare gli altri.
Durante il rientro in porto ci viene chiesto se volevamo fare la seconda immersione ed io dico: se si fa il Turco io si, Fabio dice va bene ed altri tre accettano.
Quindi un pranzo veloce e di nuovo in barca, montaggio delle solite attrezzature e via!
Ancoraggio al Turco e giù, con un immersione che sembra la fotocopia di quella fatta la settimana prima, ma il fascino di questa immersione rimane inalterato nel tempo almeno per me.
Una volta ritornati in porto ci scambiamo le impressioni, che sono certamente positive, fra un panino e l’altro.
Arriva il momento di ripartire e prima di farlo salutiamo Fabio ringraziandolo della fantastica giornata che ci ha fatto passare. Sul traghetto la fatica si fa sentire e quindi chi più chi meno ci abbandoniamo al sonno, ma la giornata si protrae ancora, per finire al ristorante da Dolfo a Chiesina Uzzanese, dove un po’ stanchi ma moto affamati ci scambiamo le ultime impressioni.
Queste è la storia di due fantastici Full day passati in Capraia!
Buone bolle a tutti e non perdete il prossimo articolo, sarà interessante credetemi!

lunedì 4 agosto 2008

una risalida da open...

Si parla sempre più spesso di nuove tecniche, di immersione, che tendono a migliorare la sicurezza i consumi e più precisamente l’asseto! Di queste tecniche uno dei punti forti è la risalita in libera, cioè senza contatto con cime od altro.
Durante un immersione, fatta in questi giorni, sapevo esserci, in barca con me, un paio di persone che hanno frequentato un seminario, atto ad insegnare le tecniche sopra citate.
Quindi il mio compagno ed io, al termine dell’immersione, non conoscendo tali tecniche e non essendo sub all’avanguardia, ci siamo avvicinati alla catena dell’ancora e a volte tenendola, a volte mollandola , abbiamo cominciato la nostra risalita, che prevedeva anche alcune tappe deco, sicuri che tanto gli altri non sarebbero certo risaliti lungo la catena!
Ma di li a poco, ci accorgiamo che le cose non stavano affatto così, infatti li vediamo risalire lungo la catena tenendosi ad essa, a quel punto il mio compagno ed io ci guardiamo e decidiamo di effettuare noi, la risalita in libera, lasciando agli altri la sicurezza della catena.
Noi, non siamo esperti di tale tecnica, ma ce la caviamo egregiamente, ma gli esperti?

lunedì 28 luglio 2008

un ancora non al suo posto...

Negli ultimi tempi si parla tanto di tecniche di immersione, innovative, che sicuramente danno i loro frutti e che a mio vedere sono tanto utili quanto inutili!
Questa premessa, serve per portare l’esempio di persone che adottando almeno in parte tali tecniche ( vedi frusta lunga), spengendo il cervello!
Proprio ieri nell’immersione nelle quale ho incontrato l’omone, assieme a me c’era in barca un signore che io non conoscevo. Da subito dopo la partenza incomincia a menarla sul luogo di immersione, una volta stabilito il luogo incomincia a menarla sul punto preciso dove ancorare, a quel punto io come al solito mi metto in disparte e faccio decidere ai grandi.
Una volta ancorati, come di consueto, scendo assieme al mio compagno, arrivati sull’ancora, noto che è stranamente posizionata su di una piccola sporgenza, di una parete a picco, anche se alta solo un paio di metri o poco più.
Da li, il mio compagno ed io partiamo in direzione della parete che sapevo benissimo dove si trovava, arrivati su di essa, il mio compagno anche dietro mia indicazione ( ma son sicuro lo avrebbe fatto ugualmente), piazza il nostro pedagno segna posizione.
Svolgiamo tranquillamente, si fa per dire vista la visibilità, la nostra immersione, ritornando, incontriamo il pedagno , lo rimoviamo, poche pinneggiate ed eccoti l’ancora. Risalita fino in superficie in libera vicino alla cima, salita in barca e tuffi di rito!
Ma non appena il tizio in questione mette la testa fuori dall’acqua, lo sentiamo parlare con il suo compagno e dire che l’ancora era un metro, ripeto un metro più in basso di dove l’avevano trovata all’andata e quindi non era facile da ritrovare.
Allora io mi chiedo a cosa serve essere iper assettati, iper atrezzati, se poi non si riesce a trovare un ancora che è caduta un metro più in basso?
Il mare è un banco prova e non tutti sono buoni a superare tale prova!

domenica 27 luglio 2008

incontro casuale? non troppo!

Amici da tempo l’omone ed io, tanto che a varie cene ed eventi che lui organizza, sono sempre puntualmente invitato. Anche io se organizzo qualcosa che so lo possa interessare, lo faccio sempre partecipe.
Tanto che in settimana abbiamo parlato e riparlato sul fatto di fare immersione oggi! La decisione è stata di fare immersione alla stessa ora, ma per motivi che non sto ad elencare, in diving diversi e per lo più rivali.
Io non sapevo certo in che punto si sarebbero immersi loro, ma al diving dove mi sono appoggiato per la mia immersine, ho chiesto un posto specifico e sono stato accontentato!
Avvicinandosi con la barca al punto di immersione vedo subito che è presente nello stesso posto anche l’altra barca, che sapevo con a bordo l’omone, vedo i sub ancora in superficie e noto subito che uno è ancora in barca, mi affretto a salutarlo capendo da subito che era lui.
Di li a poco anche noi ancoriamo, mi vesto in fretta ed assieme al mio compagno di sempre, mi immergo, arrivati sul fondo mi dirigo subito sulla parete, che come sempre seguo tenendola alla mia destra, di li a poco, eccotelo vedo la sagoma in lontananza, mi affretto a raggiungerlo e non appena mi vede subito incomincia con i suoi dialoghi subacquei, io gli rispondo allo stesso modo, per poi riprendere le nostre rispettive direzioni.
Questo è stato il nostro modo di salutarci e di ricordaci l’amicizia che ci lega!
Grazie omone sei sempre il migliore!

venerdì 25 luglio 2008

una giornata con loro...


Attenzione attenzione si preannuncia una giornata da passare con loro!
Voi che ne dite, si può fare?

martedì 22 luglio 2008

Una giornata in Liguria..




I fantastici quattro, sono diventati sei, anche se un membro non si immerge. Si sono spostati, questa volta in Liguria, più precisamente sul promontorio di Portofino.
Ci siamo ritrovati come al solito di buon ora al bar Le Chicche (un po’ di pubblicità la devo a questo bar nel quale mi fermo ogni giorno per la pausa pranzo), da li siamo partiti alla volta di Santa Margherita Ligure, per andare all’ European dive center.
Arrivati, dopo aver scaricate le attrezzature, aver parcheggiato le macchine (voi sapete quanto è difficile trovare parcheggio di questi tempi in quel luogo), espletiamo le formalità di rito, prepariamo gli scuba e siamo pronti per l’avventura. Poco dopo infatti, le guide del diving, ci annunciano la partenza e ci dicono che il luogo fissato per l’immersione sarà il Faro, all’inizio non siamo troppo entusiasti, ma accettiamo, arrivati sul posto ed ormeggiati, la guida ci fa un breefing dettagliato dove ci spiega che vedremo molto pesce.
Siamo scettici, ma ci vestiamo anche abbastanza velocemente, visto le condizioni del mare che non sono delle migliori e poi via in acqua, ancora pochi minuti e giù! Non appena arrivati alla quota fissata, incominciamo a vedere rami di Gorgonie, proseguendo e come al solito guardando in tutti i buchi, vediamo veramente di tutto, Polpi, Cernie, Scorfani e tanto altro pesce in branchi. Passati 45 minuti risaliamo in superficie, contenti della bellissima immersione fatta.
Tornati al diving, ogni uno ripone le attrezzature, doccia e la giornata continua con un bell’aperitivo, alcoolico, che ci fa girare un po’ la testa.
Poi è ora di pranzo e quindi scegliamo un ristorantino tipico, dove pranziamo bene e all’insegna dell’allegria. Ma la giornata è ancora lunga, quindi decidiamo di farci un giro a Portofino, prendiamo il bus, affollatissimo e li tiriamo fuori una filastrocca che ci tiene compagnia ed allegria per tutto il viaggio.
Un oretta di giro turistico a Portofino dove vediamo quattro Yacht da sogno e poi via è ora di rientrare, nuovamente il bus che ci scende nei pressi del diving, qui dopo aver saldato la quota per il servizio ricevuto, carichiamo le attrezzature e via verso casa, credendo che la giornata sia finita.
Ma nel tragitto di ritorno, durante una sosta per un caffè a qualcuno viene in mente di andare a mangiare una pizza, l’idea viene accolta da tutti con entusiasmo, felici di prolungare la giornata assieme ci fermiamo a Chiesina Uzzanese per la pizza e qui fra una battuta e l’altra, verso le 22.30 finisce la giornata,iniziata alle 6.00 e passata in allegria tutti assieme come mote altre volte!
Quindi, saluto tutti i membri del gruppo e li ringrazio per la bellissima giornata che mi hanno fatto passare.
Grazieeeeeeee ragazziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii siete fantasticiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

martedì 15 luglio 2008

una ri-salita in cordata...

Come di consuetudine, anche domenica io ed il mio compagno di sempre ci siamo immersi.
Lo abbiamo fatto in un diving del litorale Livornese, con un gruppo di persone mai viste ne conosciute!
Come al solito non appena la barca si ferma, io ed il mio compagno, ci vestiamo e via per lasciare spazio libero a gli altri sub.
Anche questa domenica, abbiamo fatto una cosa del genere e dopo il nostro consueto giro, ritornando, come sempre all’ancora per apprestarci a risalire facendo le nostre tappe di sicurezza e deco. Arrivati li vediamo un gruppo di sub, a varie quote e non riusciamo a capire se stavano scendendo oppure erano in fase di risalita. Fatto sta che io ed il mio compagno, incominciamo a risalire in libera, ma lungo la cima dell’ancora, che era tesa in diagonale, causa una certa corrente di superficie. Ad un certo punto, vediamo i sub che iniziano tutti la risalita attaccati alla cima e vediamo anche che questa inizia a tendersi in verticale ed a depositarsi sul fondo.
Quindi deduciamo che tali sub, con la loro risalita in assetto negativo erano riusciti a trascinare la barca verso di loro.
In conclusione, non so che cosa era stato insegnato loro, ma non certamente a stare in assetto neutro.
E ragazzi, questi li potevate configurare a vostro piacimento, tanto non sarebbero riusciti nell’intento ugualmente!
Ciao vostro VENTAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

martedì 8 luglio 2008

Una domenica alle Formiche di Grosseto...




Simone da tempo aveva fissato un escursione alle Formiche di Grosseto con il Sestante diving! Io non vedevo l’ora che arrivasse il giorno fatidico, perche sapevo a che cosa andavo incontro! Il gruppo era dei migliori, anche per la presenza del fatidico uomo ombra, il posto poi non vi sto a dire, il diving non lo conoscevo che per fama soltanto, ma devo dire che non ha tradito affatto la sua fama.
Erano da poco passate le 5.30 di domenica 06/07 quando arrivo a casa dell’uomo ombra, a bordo del mio scooter, di li a poco arriva anche il terzetto capeggiato dal fratello, con il suo mitico furgone, li carichiamo sopra le nostre attrezzature e poi via, due con lo scooter e gli altri con il furgone.
Viaggio molto confortevole e divertente, almeno da parte mia e del mio compagno scooterista. Arriviamo a Castiglione della Pescaia attorno alle 8.30 e subito facciamo la conoscenza dei membri del Sestante, i quali ci appaiano subito cordiali e disponibili e della loro barca che a prima vista ci appare un po’ piccola ma poi si rileva all’altezza della situazione. Di li a poco ci raggiunge anche il sesto membro del gruppo. Durante le varie presentazioni la barca si va via via pienando, con gli altri componenti del gruppo di escursionisti che si rivelano subito simpatici e disponibili.
Ore 9.00 pronti partenza via, molliamo gli ormeggi, il capo ci fa un breefing ed in cinquanta minuti ci troviamo sul punto della prima immersione. La secca di zi Paolo, io ne avevo sempre sentito parlare ma quando sono sceso, assieme ai due mie compagni di immersione, mi sono subito accorto che chi mi parlava delle meraviglie di tale punto, aveva pienamente ragione! Partiti dalla base dell’ ancora a -5 metri, con una visibilità da far invidia anche al mar rosso, dopo pochi minuti di pinneggiata, si arriva ad una fantastica parete che a detta della guida scende fino a circa 70 metri, li pur eseguendo l’immersione entro i nostri limiti di brevetto, ci si presenta di fronte una miriade di fauna acquatica, tipo, Murene fuori tana, Aragoste, Musdelle e così via! Riemergiamo dopo 44 minuti di puro divertimento, saliamo a bordo e subito incominciamo a giocare con i soliti tuffi e giochi d’acqua! Di li a poco ci viene offerto l’aperitivo con stuzzichini e subito dopo il sostanzioso pranzo. Fra una cosa da mangiare, un discorso ed una risata passano circa due ore ed è il momento di spostarci sul nuovo punto di immersione.
Ci ancoriamo nella parte sud della formica di mezzo, piccolo breefing, poi tutti ci prepariamo ed una volta in acqua aspettiamo la guida, scendiamo lungo la cima dell’ancora che questa volta si trova attorno agli 8-9 metri di profondità, qui la visibilità è leggermente inferiore, ma sempre ottima. Pinneggiamo per circa 5 minuti alla quota di 5 metri poi giù, qui la parete a picco arriva, sempre a detta della guida, ad una profondità di circa 90 metri ed è una sensazione indescrivibile, trovarsi in assetto con tutto quel fondo ancora a disposizione, la voglia di scendere è molta ma il bip del computer ci avverte subito che sia la profondità che il tempo non sono dalla nostra, quindi ancora qualche minuto a quella profondità e poi via sempre soddisfatti del posto visitato.
Risaliamo in barca e ci aspetta ancora un piccolo spuntino, durante il rientro verso terra.
Alle 16.30 mettiamo piede a terra soddisfatti della giornata passata assieme, della compagnia del resto del gruppo e soprattutto del Sestante diving.
Ci affrettiamo a riporre le attrezzature, a caricarle sul furgone del fratello ed a salutare i membri del diving, con la promessa di ritornare, ma ci aspetta ancora il viaggio di ritorno, che però non si rivela molto più complicato del previsto.
Arriviamo al punto da dove eravamo partiti attorno alle 19.30, soddisfatti e felici della splendida giornata passata assieme!
Qui devo fare i ringraziamenti a tutti i membri del gruppo per la bellissima giornata che mi hanno fatto passare ed in particolare a: il fratello per la sua impeccabile organizzazione e per averci trasportato le attrezzature permettendoci di andare con gli scooter, all’ uomo ombra per la sua partecipazione sempre gradita ed infine al mitico Sestante diving per il supporto logistico.
Ciao a tutti alla prossimaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!

giovedì 3 luglio 2008

Le luci con il telecomando...

Era già qualche anno che volevo che le mie luci esterne si accendessero con un radiocomando, ma che allo stesso modo si accendessero anche con i vari pulsanti dislocati nei vari punti della casa.
Tutti i vari elettricisti che avevo interpellato, non mi avevano dato una risposta negativa, però, mi avevano sempre trovato complicazioni, sul modo in cui eseguire il lavoro!
Parlando della cosa con Simone Gelli, in arte il fratello, mi assicurò che la cosa era fattibile senza problemi.
Oggi nel pomeriggio, è venuto a casa mia e in pochissimo tempo, mi ha montato l’impianto ed adesso le luci si accendono proprio come volevo io! Bravo fratellooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Quindi se avete bisogno di un elettricista in gamba, chiamate Simone e non ve ne pentirete, parola del venta!!!!!!!

mercoledì 2 luglio 2008

Una calda domenica d'estate!

Giornata di sole, caldo, ma anche gran pienone al diving Deep Inside di Quercianella!
Come al solito il fratello ed io non potevamo mancare all’appuntamento domenicale con il mare, anche per rinfrescarsi un po’!
Questa volta abbiamo scelto il Deep Inside, che anche con il pienone ha trovato due posti più uno per l’uscita delle 9.00 e due per l’uscita delle 14.00 anche per noi.
I nostri Amici Mauro ed Elisabetta sono sempre molto disponibili, anche questa volta ci hanno permesso di fare due bellissime immersioni, anche se entrambe nello stesso punto, ma come sappiamo, ogni volta è diverso. Con l’aiuto di Luca “Lucone” che ci ha ancorati nel punto migliore, cioè vicino alla parete, da dove siamo partiti per l’esplorazione. Nella prima immersione, io ho rischiato di rimanere impigliato in una rete, lasciata da chi sa quale peschereccio, per fortuna, il fratello mi ha avvertito in tempo e non è successo niente. Nella seconda, abbiamo fatto un po’ più di percorso ma non siamo riusciti ad arrivare al famoso ancorone. Comunque, entrambe le volte ci siamo divertiti sia sotto che sopra l’acqua, con tuffi e giochi vari!
Per questa giornata di svago, divertimento ed allegria, ringrazio tutti i presenti in barca, specialmente i soci Scubateknica, i gestori del diving, il barcaiolo non che guida e chiaramente il fratello!
Ciao a tutti e alla grande, domenica ci aspettano le Formiche di Grosseto! Presto il reportage.
Buone bolle a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

lunedì 30 giugno 2008

Una discesa lungo la cima...

Si parla sempre di discesa a contatto della cima dell’ancora, in ogni immersione che si rispetti, ciò al fine di tenere compattato il gruppo e far si che in situazioni di corrente non si venga trasportati lontano dal punto di ancoraggio, che solitamente, è anche il punto di partenza dell’escursione.
Ma si parla anche, sempre più spesso, di tenere le varie fruste compattate, in modo che non vadano a giro ed ad impigliarsi da qualche parte.
Questo è proprio ciò che ieri ho visto ed ho risolto!
Stavo tornando dal mio giro di escursione, assieme al mio compagno, quando arrivati alla cima dell’ancora incontriamo un gruppo che era sulla nostra barca, in fase di discesa.
Uno di essi, non avendo avuto, l’accortezza di fermare a dovere il secondo erogatore, me lo ritrovo di fronte, che stava scendendo, con l’incavo che si crea fra il boccaglio e la cassa dell’erogatore, incastrato nella cima dell’ancora, che stava fungendo da carrucola, per il trasporto di carichi lungo una corda, come le vecchie teleferiche.
Trovandomi li in quel momento, ho pensato bene di liberarlo, dall’impiccio, ma sarebbe stato interessante vedere come andava a finire la cosa.
In conclusione, credo che insegnare a tenere le fruste ben compattate, sia una cosa da fare fin dal corso open, onde evitare, figure del genere, ma non vi preoccupate non era certo uno di Scubateknica!

mercoledì 25 giugno 2008

Italia 0 Capraia 2...





L’Italia, non è riuscita nel suo intento ma noi si, infatti come al solito siamo partiti di buon ora, con un bel gruppetto per raggiungere la Capraia.
Erano presenti ben 10 sub ed un accompagnatore, al momento di salpare da Livorno alla volta di Capraia isola. Già sul traghetto sono iniziate le prime discussioni sui luoghi dove immergersi e le varie coppie da formare, ma arrivati in porto, subito ci affrettiamo a scendere ed ad dirigerci verso il diving, dove veniamo accolti dall’ intramontabile Franco, il quale ci comunica subito la barca su cui siamo destinati ed anche che non appena pronti saremmo partiti.
Quindi ci sbrighiamo a fare gli scarichi di responsabilità, ad approntare le ceste con tutto il necessario ed a caricarle in barca, che per un caso è l’unica scoperta. Lì montiamo i nostri scuba, nel frattempo la barca parte con destinazione la Civitata.
Era da tempo che non mi immergevo in quel luogo, ma devo dire che è sempre suggestivo! Non appena ancorati, si formano più che le coppie, i gruppetti, alcuni con la guida, altri in coppia da soli, gli altri con me ed il fratello.
Facciamo i nostri 50 minuti di immersione e dopo le varie soste riemergiamo alla scaletta della barca.
Tutti a bordo e via il rientro al porto, qui il gruppo si divide, infatti solo la metà decide di fare la seconda immersione.
Aiutati dai ragazzi del diving, ci spostiamo su di un'altra barca, questa volta coperta per nostra fortuna, prima di preparare nuovamente il gruppo scuba, ce ne andiamo a mangiare un gelato.
Mangiato il quale, si deve tornare al montaggio, perche il tempo stringe, arrivati alla barca, con sorpresa troviamo ad attenderci il mitico Fabio, sempre scherzoso come al solito. Subito ci comunica che andremo alle Formichine, qualcuno in principio non è molto d’accordo. Arrivati lì, con l’aiuto di Fabio, che poi non si immergerà, scendiamo in acqua, l’immersione è conosciuta sia da me che da il fratello, quindi segnali di rito e giù nel blu! Canale contro corrente e dopo ci si apre il mondo, infatti seguendo senza fatica la leggera corrente che ci porta nella direzione giusta, incominciamo a trovare, Scorfani, Polpi, Murene, Cernie e brachi di Barracuda. Questa dopo circa 50 minuti, ed il ritorno all’ancora senza problemi, è stata l’immersione top del giorno!
Risaliti in barca via di nuovo verso il porto, non appena sbarcati, ci affrettiamo a riporre le attrezzature ed a fare la doccia, perché un succulento panino ci aspetta!
Mangiamo il panino in compagnia, con calma parliamo dell’immersione appena fatta ed alla fine ce ne andiamo soddisfatti della giornata appena trascorsa, fermandoci a salutare gli amici del diving!
Durante la traversata di ritorno, gli argomenti non sono molto vaghi, perché la stanchezza si fa sentire.
Arriviamo in porto alle 8,30 proprio in tempo per il fischio di inizio di Spagna Italia, qui i vari gruppetti si dividono, il nostro composto da quattro persone, decide di avvicinarsi a casa, ascoltando il primo tempo della partita su la radio. Dopo di che ci fermiamo a mangiare una pizza al ristorante da Angela a Montecarlo, dove assistiamo fino alla fine alla disfatta dell’Italia!
Quindi con la sconfitta della nostra nazionale e la buona riuscita della gita in Capraia, finisce la nostra domenica.
Da qui, il detto Italia 0 Capraia 2

lunedì 16 giugno 2008

Un gommone per due...




Un'altra domenica passata all’insegna del buon umore e del divertimento!
Chi l’avrebbe mai detto, che ieri domenica 15/06 si potesse fare un immersione, con il tempo del giorno prima!
Ma iniziamo dal principio. Simone ed io come al solito, avevamo fissato due posti, nell’uscita delle ore 9.00, dai nostri AMICI del Deep Inside, il giorno prima, chiamo Mauro che mi mette in allarme, dicendomi, che il mare era mosso, ma tranquillizzandomi, dicendo che le previsioni davano vento di terra per il giorno successivo.
La mattina chiamo nuovamente Mauro, che mi conferma l’uscita. Durante il tragitto, arrivati dalle parti di Calafuria, ci accorgiamo che il vento è assente e che il mare presenta solo un po’ di onda lunga. Al nostro arrivo al diving, siamo accolti come sempre, dalla cordialità di Elisabetta, che ci offre anche un posto auto all’interno. Scaricate le attrezzature e parcheggiata la macchina, iniziamo il montaggio degli scuba ed è qui che arriva la sorpresa!
Elisabetta ci dice: Vi do il gommone solo per voi! Simone ed io ci guardiamo in faccia ed esultiamo! Quando ci ricapita un occasione del genere, ma ci chiediamo, anche,dove andiamo in due? Imbarchiamo le attrezzature e via, durante l’uscita dal porto Mauro ci chiede dove vogliamo andare, noi rispondiamo che ci piacerebbe al Kenion, ma che è un po’ lontano solo per due. Mauro, che vuoi che sia, andiamo, però, ci dice che non ha sul gps il punto esatto di ancoraggio e ci chiede se ce la sentiamo di fare un esplorazione. Noi certo, non chiediamo di meglio!
Ancoriamo, in prossimità del posto fissato, vestizione e via giù, solo noi due. Nei primi metri ci accorgiamo che la visibilità è scarsa, ma proseguiamo, arrivati all’ancora la visibilità migliora sensibilmente, fino a raggiungere, i 7-8 metri. Iniziamo la nostra escursione con la preoccupazione di trovare la parete, ma dopo poche pinneggiate essa ci appare di fronte, li svolgiamo la nostra immersione, una bella immersione devo dire! Al ritorno, sulla parete incontriamo il pedagno di segnalazione che Simone aveva lasciato e dopo poche pinneggiate anche l’ancora, iniziamo la risalita,con le nostre tappe di sicurezza e deco da fare.
Arrivati in superficie, ci accorgiamo che veramente avevamo scelto il posto migliore, perché anche i nostri “amici” del diving Accademia Blu, avevano scelto lo stesso posto, infatti la loro barca era ancorata a pochi metri dal gommone di Mauro e per poco non ci incontravamo sott’acqua!
Dopo il rientro in porto, il rimessaggio delle attrezzature e le varie chiacchiere con gli amici del diving quali il Gaggy ed il Bradipo, ci accingiamo ad andare a saldare il compenso per la gita effettuata e come soci Scubateknica ci aspetta il dovuto sconto, ma noi decidiamo di pagare almeno l’intero importo visto la disponibilità dei nostri amici, ma fargli accettare la cosa non è stato affatto facile!
La giornata si conclude al meglio, con un bel pranzetto al ristorantino d Montenero.
Spero con questo articolo, di aver reso omaggio e di ringraziare due grandi AMICI quali Mauro ed Elisabetta e di far un po’invidia a coloro che hanno rinunciato per paura…
Ciao a tutti venta!

sabato 14 giugno 2008

cattivo cattivo

lo sai sei splendido, sono onorato di essere compagno di una persona cosi arguta e srudeli.
un uomo di cattiveria raffinata, stavolta mi hai superato, bravo fratello bravo!!!!!!!!!!
ma non ti rilassare mi rifaro' presto intanto complimenti e grazie per le risate che mi hai fatto fare
sei un mito! ahhahahahahhahhahahhhahahahhahahhahahhahahahahhahahhahahhahahhahah

martedì 10 giugno 2008

Un diving da provare!




Un diving da provare!
Il Mahaba diving di Cala Galera, Monte Argentario (GR) è veramente un diving da provare!
Ha una logistica che pochi si possono permettere di vantare! Per prima cosa si arriva al porto ed entrati la barca è proprio di fronte a pochi passi dall’ingresso, si scaricano le attrezzature proprio vicino alla passerella della barca e non ci sono scalini o marciapiedi da scavalcare, tranne la passerella stessa. Poi si riporta la macchina fuori, ma il parcheggio, molto ampio, dista dalla barca poco più di cento metri.
Al nostro arrivo si viene accolti con cordialità dai proprietari, di cui purtroppo non ricordo il nome, che ci fanno accomodare in barca e danno alcuni ragguagli sulla logistica della barca.
La barca non è grandissima, ma riesce certamente ad accogliere 12 sub più due membri d’equipaggio, è dotata di un pozzetto a poppa dove si preparano le attrezzature, che è anche la parte destinata a bagnarsi dopo la prima immersione. All’interno ci si presenta un ampio salone destinato alle attrezzature da tenere all’asciutto ed a tutte le attività della barca, come il breefing con apposita lavagnetta, ed il pranzo. A prua sotto coperta c’è il bagno, dove entrando si nota subito la cura con cui è tenuto, ogni cosa è al suo posto e non esiste sporcizia di nessun genere.
A poche centinaia di metri dalla barca c’è il diving, anche esso tenuto in modo impeccabile e che fa anche un po’ da negozio.
Partiamo con la barca ed in poco tempo raggiungiamo l’isola di Giannutri, li fra un immersione e l’altra ci viene offerto biscotti e thè caldo, mentre dopo la seconda, c’è la pasta, pane e nutella, caffè e limoncello.
Al ritorno, dopo una giornata passata all’insegna del divertimento e dell’allegria e dopo aver ricaricato le attrezzature in macchina, andiamo al diving, per formalizzare la parte economica. Qui ci attende un'altra gradita sorpresa, prima ci viene nuovamente offerto un caffè, poi, per nostra gradita sorpresa il prezzo pagato è più che abbordabile!
Quindi un ringraziamento va al Mahaba diving, per la bella giornata passata, con la promessa di ritornare!

e ora ci e' ir sole!!!!!!!!!

e' arrivato ir cardo caro.
te' passata la narcosi? allora preparati per domenica, un tuffettino leggero per desaturare.
che giratina abbiamo fatto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
soltanto una del grande tour estivo, ne faremo molte, perche' noi siamo sempre i m............................................................! ciao a tutti i visitatori non ci perdete di vista ve ne
racconteremo diverse.
p.s. occhio a quel che tu srivi fratello occhi indiscreti ci osservano ahahahahhahahahhaha!

martedì 3 giugno 2008

La pioggia non ci fa paura..

Anche se il tempo è stato incerto per tutto il fine settimana, non ha certo fermato il fratello e me, ed altri come noi! Il fratello ed io siamo riusciti in due giorni a fare tre immersioni, tutte di assoluto piacere, prima per gli amici-amiche che ci hanno accompagnato in due delle tre, poi per l’accoglienza dei nostri amici del Deep Inside diving!
Abbiamo fatto in sequenza: Domenica le Gorgonie, ormai conosciutissime assieme a Cimbidyum , peccato per la scarsa visibilità, ma non abbiamo avuto nessun tipo di problema. Lunedì il fratello ed io,Tato Point, dove abbiamo visto l’Astrospartus tanto ricercato da Cimbidyum da fotografare, peccato che non era con noi. Li abbiamo avuto qualche piccola difficoltà nel ritrovare l’ancora, ma poi il fratello ha colpito nel segno salvandoci da sicure prese in giro (grazie fratellooooooooooo!!!!!!!!!!!!). Dopo nel pomeriggio assieme a Deborah e Daniele, abbiamo fatto il Grottone, un luogo dove era tempo che non andavo, mi è piaciuto tornarci! Alcuni sono anche entrati dentro altri no. Li la visibilità era migliorata e quindi difficoltà zero!
Alla fine la giornata si è conclusa con un aperitivo a Calafuria ed una pizza da Mauro a Montecarlo assieme a Deborah e Daniele!
Grazie a tutti per il belissimo fine settimana passato all’insegna del divertimento ed in particolare a Debora che ha offerto l’aperitivo!

lunedì 26 maggio 2008

Domenica da incorniciare al San Fruttuoso diving!

Chi l’avrebbe mai detto! Che una nuova domenica iniziata con la pioggia battente si sarebbe trasformata in una domenica da sogno.
Si, è così, i nostri eroi (mrfantastic e fireman) si sono ancora una volta ritrovati la domenica mattina sotto una pioggia battente, ma ugualmente sono partiti per la destinazione prefissata. Lungo la strada che ci portava a destinazione, la pioggia non accennava a diminuire, a noi imperterriti continuiamo.
Arrivati a destinazione, scarichiamo l’attrezzatura sempre sotto la pioggia, poi ci facciamo un giretto per Santa Margherita, con annesso pranzo. Ed è li che il tempo incomincia a cambiare, alla fine spunta anche un tiepido sole.
Ma è giunta l’ora di andare al diving a preparare l’attrezzatura, qui riceviamo subito la gradita notizia, la nostra guida, che avevamo conosciuto al nostro arrivo, ci comunica che sul gommone, saremo solo noi lui ed il barcaiolo, perché gli altri hanno dato forfait. Ma ci dice anche che non ci ricapiterà certamente un occasione del genere!
Ci dirigiamo al molo già vestiti, li prepariamo i nostri scuba, li carichiamo sul gommone e via, destinazione l’Altare, c’è un po‘ di mare ma non da troppo fastidio, attracchiamo al gavitello, il tempo di vestirsi e via giù!
Immersione fantastica con visibilità eccellente, ma con poco pesce, anche se non fatichiamo a vedere una grossa cernia, dei dentici, una murena ed un grosso polpo. La risalita la facciamo vicino alla costa, ma arrivati a 5 metri la guida ci fa segno che c’è risacca, quindi di tornare al gavitello, che però lui non riesce più a trovare. Qui come al solito entra in azione mrfantastic, che cambiando leggermente direzione, subito avvista il gavitello, facendo segno a gli altri di avvicinarsi, l’immersione è finita ed emergiamo proprio sotto la scaletta. Saliamo a bordo e fireman si sdraia letteralmente sul gommone per togliersi il gav, tanto non c’è problemi di dar noia ad alcuno, visto che siamo soli.
Un'altra domenica da spasso alla faccia di chi è rimasto in poltrona!!!!!!!!!!!!
Un grazie speciale va al San Fruttuoso diving che non ha fatto storie a portare due soli sub e come al solito al mio compagno di tante immersioni Fireman!

domenica 18 maggio 2008

Una tranquilla domenica di pioggia.........

Erano circa le 6.30 di stamane, domenica 18/05/2008, Quando mi sono alzato da letto ed ho visto che stava piovendo copiosamente, ma ormai avevo fissato un immersione al Deep Inside e quindi armi e bagagli mi sono diretto al punto di ritrovo con il mio compagno. Appena esso arriva subito mi chiede se sarà il caso di chiamare il diving, io rispondo ormai andiamo poi si vedrà!
Partiamo in direzione mare ma l’acquazzone non accenna a diminuire e le perplessità aumentano! Arrivati dalle parti di Calafuria, con la pioggia ancora in atto, rimaniamo di stucco, infatti ci si presenta davanti un mare privo di qualsiasi tipo di onde e con a nostro giudizio una visibilità eccellente, ma quello lo sapremo solo immergendoci.
Arrivati al diving, ci accolgono come sempre alla grande, io incomincio a scherzare sul loro premio vinto due sere fa al raduno e non vedendo gente chiedo se si può uscire ugualmente!
Mauro subito mi risponde: Ma che scherzi si va si! Quindi ci prepariamo e nel frattempo arriva anche Spartaco, che subito si unisce al gruppo! Qui facciamo anche la conoscenza di una nuova guida un ragazzo di cui però non ricordo il nome.
Tutti pronti via si parte! Da subito vediamo che la visibilità sarà buona! Ci ancoriamo all’ Ancorone, scendendo vediamo che c’è un po’ di sospensione, ma arrivati sul fondo rimaniamo a bocca aperta, la visibilità supera abbondantemente i 15 metri, facciamo il nostro giro e Spartaco vede anche due bellissimi Astici, dopo 50 minuti risaliamo in barca sotto un acquazzone che non vi dico, ma contenti di non essere rimasti a letto, come credo alcuni, visto il tempo, avranno certamente fatto.
Quindi ancora una volta una domenica iniziata male finisce nel migliore dei modi!
Ciao a tutti venta.

domenica 11 maggio 2008

La secca delle Secchine

E’ domenica e come al solito i sub vanno in acqua!
Quindi mi sono ritrovato di buon ora al diving Accademia Blu di Livorno, dove assieme al mitico ed a altri sub avevamo fissato un immersione in un posto nuovo.
Arrivato li, alcuni miei compagni erano già presenti e gli altri sono arrivati subito dopo.
Maurizio ci comunica subito luogo di destinazione e profondità. Quindi ci accingiamo a preparare l’equipaggiamento, composto da bibo, oppure 18 litri, con relative stage de compressive, che tutti i componenti del gruppo avevano al seguito. Come avrete capito ci accingiamo a fare un immersione al quanto impegnativa! Infatti la Secca delle Secchine, ha un cappello attorno ai 38-40 metri con una profondità massima attorno ai 50 ed una profondità media sui 45, infatti è a quella profondità che si è svolta l’immersione.
Sono appena passate le 9.00 tutti pronti ed eccitati dalla voglia di esplorare un luogo mai visto prima!
Pronti si parte ed appena usciti dal porto Maurizio mette il gommone ad una velocità di crociera di 29 nodi, sono appena passati 20 minuti, quando leva gas, siamo arrivati, vediamo la Gorgona di fronte a noi vicinissima, ma siamo in mare aperto, Maurizio dice ad uno del gruppo getta l’ancora quando te lo dico! Poco dopo dai getta! E lui come meravigliato risponde: Quiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!
Si vai, ancora a posto. Ci vestiamo, in acqua e giù fino a 45 metri, li inizia la nostra immersione, ci si presenta subito davanti uno spettacolo che avevamo visto solo nelle isole, visibilità attorno ai 20 metri ed una distesa immensa di gorgonie rosse, ma purtroppo niente pesce, lo cerchiamo per un po’, ma il tempo è tiranno e presto arriva l’ora di risalire, ma il computer ci dice: dovete fare 35 minuti di deco. Iniziamo la risalita lungo la cima facendo il nostro extra deep stop, arrivati ai fatidici 21 metri ci accingiamo a respirare le nostre miscele deco iper ossigenate, una volta iniziato a respirarle, ogni uno del gruppo cambia sul proprio computer la michela impostata precedentemente. Qui si iniziano a vedere i tempi deco che si riducono notevolmente, in poche parole dopo 18-20 minuti di fondo e dopo altri 20-25 minuti di deco, rispettando le nostre tappe a 9, 6, ecc. arriviamo in superficie, contenti e con la voglia di tornare per un'altra esplorazione.
Quindi ringrazio ,Maurizio e tutti i miei compagni d’avventura per la bella e nuova immersione fatta, sperando di poterci tornare presto!!!!!!

mercoledì 7 maggio 2008

e bravooooooooooooo!

ti vedo attivo fratello, ti seguo e ti osservo fai il bravo...........ahahhahhhahahahahahhahh

domenica 4 maggio 2008

Il maiale mangia l'aria..........

Se non ci credete chiedete in giro! Qualcuno saprà rispondervi!
Oggi infatti un amico che era in acqua con me avendo il secondo erogatore penzoloni, mentre andava con il maiale, questi riusciva a farglielo andare in continua, ed è così che la sua scorta d’aria si è quasi esaurita in poco tempo e noi ci sbellicavamo dalle risate vedendolo!

giovedì 1 maggio 2008

A volte le guide...

Gruppetto al quanto numeroso per il ritorno del mitico Balda in acqua!
Infatti 14 persone non sono poche, quando il mitico si muove, riesce sempre a smuovere tanta gente!
Il gruppo era composto principalmente di sub esperti, anche da qualche componente di staff! Ma alcuni si sono come al solito persi in un mare con visibilità di almeno 8 metri e dopo aver sentito e risentito il breefing della guida che accuratamente descriveva il percorso da fare.
Allora sono arrivato alla conclusione che non sono il solo fallibile, ma anche che bisognerebbe aver dei punti di riferimento in acqua, infatti grazie ad Alessandro ed al mio pedagno segna posizione,( che ho imparato da lui a fare), siamo riusciti a tornare all’ancora!
Quindi come al solito ringrazio tutti i componenti del gruppo ed in particolare la mia compagna di immersione, Sonia e il mitico Balda che ha dimostrato ancora una volta di essere una ottima guida oltre che un sub con la S maiuscola!
Grazie a ragazziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!