martedì 26 luglio 2011

Una giornata trascorsa sull' isola di Capraia...

Domenica 27 Luglio la cosa non prometteva niente di buono, all'alba nubi minacciose si stagliavano all'orizzonte, un vento teso da ovest faceva presagire ad una giornata d' Ottobre, una giornata da rimanere in casa. Ma ormai avevano pianificato una gita che certo non ci scorderemo tanto facilmente. Arrivati all'uscita autostradale di Livorno un ci coglie un violento acquazzone che però di li a poco lascia spazio ad un timido raggio di sole, sul Porto Mediceo un forte vento da ovest increspa l'acqua del bacino portuale. Ma la mia compagna, le sue figlie sua madre ed io ci dirigiamo ugualmete alla biglietteria della Toremar che non è però gremita come nelle calde domeniche estive, dove, acquistiamo i biglietti per la Capraia. A quel punto, noi siamo ancora un pò scettici, ma le bambine sono entusiaste quindi, saliamo a bordo convinti che tutto sommato la giornata sarà divertente. Il traghetto salpa con almeno quindici minuti di ritardo e non appena fuori dal porto il mare si presenta subito con onde alte almeno un metro il che fà supporre che il viaggo non sarà dei più agevoli. Di li a poco l'equipaggio passa a distribuire i sacchetti per il vomito, ma il beccheggio ed il rollio provocato dalle onde non hanno effetti su di noi, mentre, le bambine si divertono allegramente nell'angolo dedicato a loro all'interno della nave. Il viaggio si protrae per circa tre ore, a fronte delle due e mezzo previste, è così che attorno a mezzogiorno sbarchiamo sull'isola. Dopo due stagioni ritorno sul luogo (l'estate scorsa non mi era stato possibile recarmi sull'isola purtroppo) e noto che finalmente il nuovo attracco del traghetto è ubicato proprio di fronte al diving. Pochi passi e siamo dentro, i saluti ai vecchi amici e compagni di tante immersioni, le formalità di rito e siamo pronti a preparare le "ceste" con le attrezzature da portare in barca, in questa operazione con entusiasmo e a modo loro ci aiutano anche le bimbe. Tutto pronto, ci rimane solo da far vedere alle bambine ed alla madre della mia compagna dove possono andare in spiaggia. Espletata anche questa operazione e lasciando non sensa qualche difficoltà (le bimbe reclamano la mamma ed a noi dispiace molto lasciarle li da sole) il resto della famiglia sulla spiaggia, ci dirigano alla barca assegnataci (la Maggio) carichi delle casse con le attrezzature, arrivati li iniziamo a montare i "gruppi" mentre anche gli altri sub alla spicciolata ci raggiungono per espletare la stessa operazione, nel frattempo anche il capitano della barca sale a bordo e dopo essersi consultato con altri componenti dello staff ci comunica che faremo tappa a Punta della Fica (questo posto si chiama proprio così anche su le carte nautiche e su le mappe, non è un nome inventato per far impressione sul popolo dei subacquei) io conoscendo il luogo non sono molto entusiasta della decisione ma sulla barca ci sono degli "open" quindi ritengo che il luogo scelto da la guida sia appropriato. Pochi minuti di navigazione e siamo ancorati sul sito un breefing veloce precede la vestizione e poi via in acqua, in superficie chiedo l'ok alla mia compagna controllo la mia attrezzatura (macchina fotografica compresa) tutto bene, segnali di rito e giù nel blu! Da subito ci accorgiamo che la visibilità è splendida, infatti, la limpidezza dell'acqua ci permette di vedere agevolmente ad una trentina di metri di fronte a noi. L'ancora e posizionata su di un letto di posidonia vicino alla parete e scendendo notiamo una figura strana adagiata su di essa non riusciamo a capire che cosa possa essere, ma avvicinandosi riconosciamo la figura di una splendida Tartaruga, figuratevi l'emozione di avvistare una creatura del genere, subito prendo la macchina fotografica, premo il pulsante di accenzione niente, provo ancora niente (dopo in superficie scopriro che una nuova batteria acquistata di recente non fà bene contatto), il panico, non poter avere una prova fotografica dell'evento ma la fotocamera non ne vuol sapere di accendersi, nel frattempo la Tartaruga forse infastidita dai sub presenti si allontana pacificamente. L'immersione prosegue con l'avvistamento di numerose Murene e di un branco di grossi Barracuda e si conclude dopo circa 40 minuti. Su la barca i commenti all'evento si susseguono molteplici, ma purtroppo nessuno ha una documentazione fotografica della creatua avvistata. Rientrati in porto lasciano le attrezzature in barca infatti di li a poco ci immergeremo nuovamente. Nella pausa raggiungiamo il resto della famiglia sulla spiaggia, naturalmente sono molto contenti di vederci, di giocare con noi e di ascoltare il racconto dell'immersione. Ma di li a poco abbiamo dovuto nuovamente congedarci da loro e questo non sensa pianti e lamenti da parte delle bambine e sensi di colpa da parte nostra. Arrivati su la barca, gli astanti erano già intenti a montare le loro attrezzature e noi iniziamo a fare lo stesso, se non che il capitano ci comunica che ci saremo immersi nello stesso luogo della mattina, io, gli comunico che non mi sarei immerso perché a parte l'avvistamento inatteso il luogo non presentava nessuna caratteristica per cui valeva la pena di essere visitato due volte nello stesso giorno. Scarico le attrezzature mia e della mia compagna e le appoggio in banchina metre sopraggiunge Franco il capitano della Lallibo che oltre ad essere una vecchia guida e conoscenza del diving è anche un amico. Lui ci comunica che partirà entro mezzora e che andrà alla Secca dell' aereo e se vogliamo ci poterà con lui visto che ha ancora dei posti liberi. Noi accettiamo e subito carichiamo le attrezzature in barca iniziando da assembrarle, finito mi rimane il tempo di controllare la macchina fotografica che dopo alcune prove riesco a far funzionare nuovamente. Gli altri componenti del gruppo intanto arrivano ed effettuano le nostre stesse operazioni tanto che di li a poco siamo ponti a salpare. Molliamo gli ormeggi mentre Franco ci spiega che proverà a fare l'ancoraggio ma se non terrà dovremo spostarci su di un altro sito. Di li a poco gettiamo l'ancora nel luogo prescelto pochi minuti e ci comunica che l'ancoraggio tiene quindi l'immersione è fattibile, il mare è un pò increspato ma non crea grossi problemi nella vestizione, lui ci fà il breefing e ci comunica che ci guiderà nello svolgimento dell'immersione, io sono a conoscenza della morfologia del sito ma lo seguirò molto volentieri sapendo che lui conosce dove stanziano grosse Cernie. Tutti pronti e giù in acqua, velocemente un controllo e luogo la catena nell'acqua cristallina ci immergiamo dolcemente, arrivati sul fondo subito avvistiamo "Filippo" una grossa Cernia che ormai vive li da anni. I 25 minuti di fondo seguiti da altrettanti di risalita proseguono con molti altri avvistamenti di Cernie, Murene ecc ( non abbiamo visitato il relitto dell'aereo per motivi di tempo ed aria residua). Risaliti in barca ringraziamo Franco per la bellissima immersione fatta grazie alla sua disponibilità. Arrivati in banchina scarichiamo in tutta fretta le casse contenenti le attrezzature infatti, non manca poi molto alla partenza del traghetto. Il tempo di riporre le attrezzature, farsi una doccia, espletare le formalità burocratiche e di salutare il mitico Franco che ci ricongiungiamo con il resto della famiglia, ci rimane il tempo per un panino ed un gelato prima di salire a bordo. Durante la salita sul traghetto un piccolo incidente capitato ad una delle bambine per mia negligenza turba la splendida giornata appena trascorsa, fortunatamente il tutto si risolve in poco tempo tanto che le bimbe giocheranno per tutta la durata del viaggio nello spazio a loro dedicato. Durante il tragitto che effettuiamo in macchina madre e figlie si addormentano dolcemente pienamente appagate dalla splendida giornata trascorsa sull'isola di Capraia. Concludendo voglio ringraziare: da prima chi mi ha accompagnato in questa avventura divertendosi e prestando il suo aiuto per la buona riuscita della giornata e per secondo il Capraia diving ed in particolare Franco per il servizio prestato. Grazie a tutti venta.



domenica 17 luglio 2011

Una giornata all' Acquario di Genova...




Le previsioni davano mare mosso e il sopralluogo sul posto del giorno prima dicevano che la visibilità sarebbe stata sicuramente scarsa, quindi la possibilità di immergersi almeno in costa era sicuramente sfumata. Allora quale miglior occasione per rimanere a contatto con l'ambiente sommerso e nello stesso tempo far divertire anche i bambini?! Così, domenica 17 Luglio assieme alla mia compagna ed alle sue figlie abbiamo deciso di andare a visitare l'acquario di Genova. Arrivati al Porto Antico attorno alle 10.30, dopo aver parcheggiato nell' autosilo ci dirigiamo verso l'ingresso con le bambine già cariche di entusiasmo per la cosa da tempo attesa. Una lunga fila alla biglietteria ci fà presagire un affollamento più o meno intenso all' interno. Non ci perdiamo d' animo ed affrontiamo la fila decisi a far vivere quest' avventura alle bambine. Dieci minuti ed il biglietto è pronto, saliamo le scale che portano nella prima sala e da subito ci rendiamo conto che non è così gremita come previsto, le bambine si dirigono subito verso la parete che rappresenta il porto Genovese, dove i pochi pesci presenti notano allegramente, per loro, vedere il modo sommerso in questa veste è una novità che le accompagnerà per tutto il percorso e ne rimangono subito affascinate. A noi invece cade subito l' occhio su di un grosso plastico in bassorilievo che riproduce la conformazione dei fondali marini in rapporto alle terre emerse (cosa alquanto curiosa è che alcune isole della Polinesia altro non sono che la vetta di montagne che si ergono dal fondo sensa collegamenti fra loro). Passando attraverso un corridoio dove viene scattata la foto ricordo ai clienti si accede alle altre vasche dove gli organismi marini sono suddivisi per zona d' orgine oppure per specie (come Squali, Delfini ecc). Figuratevi l' eccitazione delle bambine nel vedere: Squali, Delfini, pesci tropicali, Pinguini, Cavallucci marini, Pirania e molte altre specie che non stò ad elencare, nuotare praticamente accanto a loro. L'eccitazione e durata per tutta la visita che si è protratta per circa tre ore, con il culmine alla vasca dove si possono toccare le Razze, le quali dopo una breve attesa si sono avvicinate ed una con una performance inattesa si è fatta toccare da entrambe. Durante il viaggio di ritorno l'eccitazione si è trasformata in stanchezza ed è stato bello vedere le bimbe e la mia compagna addormentarsi dolcemente appagate dalla giornata appena trascorsa. A volte certe cose ti ripagano di tutte le angherie subite durante la settimana! Venta.

La serata dei trattori...





Serata carica di allegria e con un pizzico di competizione quella passata Sabato 16 Luglio a Cerreto Guidi FI. Come ormai è consuetudine da 15 anni gli amanti delle macchine agricole che hanno dato inizio alla meccanizzazione dell' agricoltura, si ritrovano in questo luogo per assistere ad una manifestazione che ha più il sapore di una competizione, infatti, trattoristi che hanno fatto il tempo che fu e giovani trattoristi si sfidano in una gara di aratura in notturna a bordo di macchine che ormai non solo non sono più in produzione, ma, non sono più in uso orma da decine di anni. Infatti, Landini a testa calda, Fiat R 80 e cingoli Fiat 55 e 70 si danno battaglia per dimostrare chi è il migliore! Per questo centinaia di persone si radunano per assistere all' evoluzioni dei partecipanti alla manifestazione. Non mancano infatti impennate, infossamenti e rotture varie, ma anche soltanto le operazioni di avviamento sono spettacolari, infatti, queste macchine non sono dotate di un avviamento elettrico, ma vanno avviate con sistemi manuali più o meno complessi che ogni volta danno spettacolo! La serata che si è conclusa attorno alla mezzanotte ha avuto un grande successo ed io sarò presente anche a quella del prossimo anno per poter rivivere per una sera la mia giovinezza! Ciao all'anno prossimo!

martedì 12 luglio 2011

La giornata alle Formiche...

Giornata da incorniciare, domenica 10 Luglio! Giornata come al solito iniziata prestissimo attorno alle 5.30 con la sveglia che ci ricorda che è ora di alzarsi e di affrontare l' escursione che avevamo programmato da tempo, escursione che già si preannuncia fantastica, visto che il programma prevedeva di raggiungere Castiglione della Pescaia dove ci saremo imbarcati con l'ormai mitico Sestante diving per trascorrere una giornata di mare con immersioni ammesse a le Formiche di Grosseto. Assieme alla mia compagna della vita non che compagna d'immersione, arriviamo sul luogo dell'incontro dopo circa due ore di viaggio ed appena arrivati troviamo la cordialità dei proprietari del diving, i quali come sempre ci fanno sentire a casa. Baci, abbracci, battute, proprio come degli amici che si incontrano dopo un pò di tempo e questo non è che l'inizio della giornata! Intanto alla spicciolata continuano ad arrivare gli altri componenti del gruppo, il tempo dei saluti, delle battute e di assemblare le attrezzature che la barca salpa. Durante i circa quaranta minuti di viaggio che ci porteranno ad ancorare su la Secca di Zi Paolo, Cinzia, la guida, ci fà il breefing dell' immersione. Arrivati sul posto si preparano prima i sub che effettueranno il run time più luogo (circa 150 minuti) ed aiutati da gli altri scendono in acqua per posizionare la loro attrezzatura e giù verso gli "abissi"! Adesso è l'ora dei nostri gruppi, indossiamo le attrezzature, scendiamo in acqua ed aiutati da Daniele che gentilmente come al solito ci passa le "decompressive" ci prepariamo a scendere alla Cattedrale guidati da Cinzia che ci porta ad effettuare un giro pieno di incontri eccezionali ( Barracuda, Aragoste, Murene ecc) che si conclude dopo circa 45 minuti. Risaliti in barca ci aspetta come di consueto l' immancabile aperitivo (analcolico) con gli stuzzichini, il quale precede soltanto di pochi minuti la squisita pasta con il Cappone (che come al solito io prendo per due volte) la quale ci rifocilla nell' intervallo fra le immersioni. Ma all'orizzote spunta ancora qualcosa da mangiare umh!!!!! Pane nutella con una fetta di Banana sopra, assaggiamolo, squisito! Intanto però anche gli occupanti del gommone ne vorrebbero un pò, ma un piccolo braccio di mare lo separa dalla barca, come fare per soddisfare la loro richiesta? A Cinzia viene in mente: qualcuno porterà il vassoio notando, provate ad indovinare chi si sarebbe prestato a tale impresa? Indosso le pinne di Cinzia la quale mi posiziona il vassoio su la mano ed inizio la traversata sperando di non far finire le cibarie in acqua e fra gli incitameti e le acclamazioni dei presenti (in breve filmato documenta il fatto) riesco a portare a termine l'impresa. Il tutto era chiaramente solo un scherzo, visto che subito dopo il gommone si affianca alla barca, ma è stato bello, tutti ci siamo divertiti io per primo! Il relax continua con tuffi e notate nelle limpide e calde acque della Formica Grande. Il tempo trascorre spensierato ed arriva l'ora di prepararsi per la "seconda" , seconda che i profondisti non effettuano. Viene deciso che verrà fatta nel luogo della precedente, ma dalla parte opposta (infatti, sulla Secca di Zi Paolo si possono effettuare due distinte immersioni), arrivati però sul posto una miriade di barche e una corrente di superficie sostenuta ci induce a cambiare posto, che con l' approvazione di tutti viene deciso la Bifora vicino alla Formica di Mezzo. Pochi minuti di navigazione ed eccoci pronti per l'ancoraggio che anche se con qualche difficoltà data la presenza di una corrente relativamente sostenuta viene portata a termine dal "nostro" Daniele. Cinzia ci fà il breefing con delle raccomandazioni particolari sulla profondità e la quota da tenere durante il tragitto di andata. Indossiamo le attrezzature con il cuore in gola, la Bifora, un posto stupendo ma a profondità che vanno oltre le nostre possibilità. Decompressive agganciate e giù, pinneggiamo per vincere la corrente rischiando di andare in affanno ma non appena arrivati alla parete essa scompare, pinneggiamo ancora in quota (circa 10 metri) e poi la parete carica di: Gorgonie, Spugne gialle, Spirografi ecc, ci si presenta davanti, con un branco di Barracuda che si staglia su lo sfondo. L'acqua cristallina ci permette di vedere la fine della parete che sicuramente si infrange oltre i 70 metri. Iniziamo a scendere fino alla quota fissata ed ad ammirare la parete in tutto il suo splendore, pochi metri di pinneggiata ed eccoti sotto di noi la famosa Bifora (caverna con ampio ingresso, non molto profonda e caratterizzata da due cunicoli, per questo il nome Bifora), l'immersione continua ma dun tratto si vedono alcune bolle salire dal basso, si, qualcuno è sceso fino li. L'esplsazione continua pensando ai fortunati ed anche un pò incoscienti che si sono goduti la grotta. Smaltiamo la deco accumulata durante il ritorno con una leggera corrente che ci costringe a muoversi in continuazione per mantenere la posizione in assetto neutro vista l'impossibilità di tenersi alla catena dell'ancora a causa del precario ancoraggio. La deco è finalmente esaurita tutti in superficie, contenti del giro appena concluso e della giornata passata all'insegna del divertimento e dell'allegria! Saliti su la barca subito questa salpa l'ancora ed inizia il viaggio di rientro dove i vari membri del gruppo si scambiano come al solito le impressioni su le immersioni appena fatte. Durante il tragitto un piccolo fuori programma ci allieta infatti, due Delfini ci salutano con il loro guizzo come a confermare l'esito della splendidi giornata appena trascorsa! Questa giornata di mare allegria e divertimento resterà senzaltro nei nostri cuori anche se un membro del gruppo ha avuto un piccolo inconveniente con la schiena, ma credo che anch'essa, si ricorderà in positivo di questa giornata! Concludendo, ringrazio chi ha organizzato la giornata, il Sestante diving (siete veramente grandi!!!!!), il gruppo e la mia compagna che mi ha seguito in quest'avventura rimanendone soddisfatta e divertita appieno! Ciao alla prossima... venta.

lunedì 4 luglio 2011

La barca da Sub...


Da qualche giorno ormai avevo pianificato un immersione con un gruppo di vecchi amici, una reunion che puntualmente una o due volte a stagione si ripete. L'uscita era stata fissata in un noto diving del litorale Livornese ed io ne approfitto oltre che per rivedere i compagni di tante immersioni, per provare il nuovo gav acquistato proprio il giorno prima. Assieme dalla mia compagna e da le sue figlie arrivo al diving di buon ora e da subito noto che c'è qualcosa di nuovo, infatti, c'è l' oggetto che ormai aleggiava nell' aria da tempo, la nuova barca da sub! Salutato il proprietario del diving ed i vecchi amici, espleto le formalità burocratiche ed assemblo l'attrezzatura stando molto attento al posizionamento del nuovo gav che devo andare a provare in vista di immersioni ben più impegnative ed alle quali non voglio certo arrivare impreparato. Il tutto coadiuvato ed aiutato dalla mia compagna alla quale devo fare un encomio perché, essendo anche lei una subacquea è riuscita ad aiutarmi sensa grossi rimpianti per non potermi accompagnare. Finite queste operazioni ci dedichiamo all' osservazione del nuovo natante, pur non essendo completo al 100% (infatti mancano i porta bombole ed altri piccoli particolari) appare da subito molto ampia e comoda, con tanto spazio per le attrezzature, ampie panche per la vestizione e un ampio terrazzino di poppa coadiuvato da una grande scaletta che agevola molto l'entrata e l'uscita dall'acqua. Il tempo passa ed arriva il momento di caricare le attrezzature, pur senza i porta bombole dopo aver caricato il necessario per 14 sub (la barca era quasi al limite, infatti è omologata per 16 sub), lo spazio a disposizione per le operazioni rimane ampio. È l'ora tutti a bordo si parte, usciti dal porto il comandante porta la barca ad una velocità di crociera di circa 15 nodi il motore yanmar canta che è un piacere pochi minuti di viaggio e gettiamo l'ancora al Chenyon, tocca al nostro gruppo entrare in acqua per primo ed assaporare gli agi del natante, infatti, la vestizione è agevole, il passaggio da prua a poppa con l'attrezzatura indosso, anche e il terrazzino di poppa e ampio abbastanza da permettere a due sub di indossare le pinne e di tuffarsi senza intralcio. Sono pronto, giù in acqua, aspetto che tutti i componenti del gruppo siano in acqua, effettuiamo i controlli di rutine e via 45 minuti luogo la parete dove il mio gav si comporta in maniera fantastica (promosso a pieni voti!) e Corallo rosso, Aragoste ecc ecc fanno da contorno alla nostra gita subacquea! Arriva il momento di risalire in barca e l'ampia scaletta anche se un pò corta e scivolosa (questo è l'unico appunto da fare) agevola l' operazione. Tutti a bordo, ancora salpata via verso il diving. Arrivati li e dopo aver scaricato, riposto le attrezzature ed aver salutato gli amici che rientrano a casa per pranzo la mia giornata prosegue ancora per qualche ora in questo luogo dove mi dedico completamente a far divertire la mia compagna e le sue figlie. Attorno akle 15.30 prendiamo la via del ritorno, contenti della giornata passata al mare in compagnia e felice per aver provato sia il gav che la nuova barca! Concludendo, devo dire che questa barca è veramente comoda per i subacquei e che nessun diving della zona può vantarne una altrettanto funzionale! Ciao al prossimo post, venta!!!!!

sabato 2 luglio 2011

La grotta d' Enzino...

Serata veramente divertente venerdì primo Luglio, quella passata alla Grotta Gusti di Monsummano Terme. La serata si è svolta a bordo piscina e non solo, visto che tutti i presenti erano obbligati ad entrare con costume ciabatte cuffia ed accappatoio, quindi tutti, hanno approfittato della piscina termale con acqua a 32 gradi per farsi un bagno rilassante con idromassaggio e per ballare in acqua. Si, proprio ballare in acqua, infatti, la serata era alietata oltre che dall' aperitivo e dalla degustazione dei prodotti del caseificio Bufalcioffi di Monsummano Terme, anche dalla musica del mitico D J Enzino del Superdisco. Il quale con la sua musica anni 80 e non solo ci ha fatto ballare fino alla chiusura, con un fuori programma molto divertente, cioè il tuffo in piscina del d j quasi completamente vestito, fra le acclamazioni del pubblico presente! Insomma, la serata è stata veramente divertente per tutti i presenti! Spero di poter partecipare al più presto ad un altra serata del d j Enzino! Ciao alla prossima venta.